"Show e ultimatum, Silvio rialza il Muro di Berlino", di Ninni Andriolo
Rieccoli «i comunisti». Alfonso Signorini gli fa da spalla e Berlusconi rispolvera il vecchio repertorio per spedire avvertimenti anche alla Lega. Il Carroccio pronto a flirtare in solitudine con il Pd per portare a casa il federalismo? Anche se il democratico Chiti mette le mani avanti («Bossi e Calderoli diano una risposta sulle nostre proposte alternative, anziché darci i numeri sui giorni, le ore e i minuti nei quali un provvedimento debba concludersi »), Silvio sospetta dialoghi sotto banco. Così rimette in piedi il Muro di Berlino e, con la scusa dei comunisti, bacchetta il Carroccio. Perché – spiegano i suoi – «non è che uno si alza la mattina e tratta autonomamente con l’opposizione». Questa scelta si può anche fare, concedono, “ma dev’essere la maggioranza a deciderlo e non la Lega per conto proprio». Lo show Berlusconi-Signorini, andato in onda ieri sera su Canale 5 è stato un «parlare a nuora perché suocera intenda». E un modo, anche, per «riposizionare comunicativamente il centrodestra» nel tentativo di mettere in ombra le divisioni che lacerano la …