Giorno: 16 Gennaio 2011

"Giustizia all'italiana, l'elefante zoppo", di Michele Ainis

Così è stata tradita la legalità promessa dai padri della Repubblica. Dal nuovo libro di Michele Ainis sulla Costituzione e i suoi nemici. Si intitola L’assedio, sottotitolo La Costituzione e i suoi nemici, il nuovo libro di Michele Ainis in uscita il 20 gennaio per Longanesi di cui qui anticipiamo un brano. Costituzionalista all’Università «Roma Tre», editorialista della Stampa, nel suo pamphlet Ainis riconduce la crisi di legalità in cui è immersa l’Italia al rapporto truffaldino che la politica, a destra come a sinistra, intrattiene con la Costituzione. Come potremmo prendere sul serio le leggi in vigore, quando la legge più alta viene costantemente vilipesa? La riforma della giustizia è attesa da quasi settant’anni (le norme in vigore risalgono al 1942). Per mettere pace fra giudici e politici dovremo forse aspettarne altri settanta. Ma i guai della magistratura non si esauriscono nei ceffoni quotidiani dispensati da Silvio Berlusconi alla Procura di Milano. E neppure nella difesa a spada tratta dei colleghi di governo finiti sotto inchiesta (da Brancher a Cosentino), tutti vittime a suo dire …

«Cittadini, ribellarsi è giusto!» Incontro con Stéphane Hessel di Luca Sebastiani

In Francia è diventato un caso che sta varcando i confini nazionali. S’intitola «Indignatevi!» ed è un pamphlet che esorta alla mobilitazione contro gli orrori del nostro presente. L’autore è un ex partigiano di novantatrè anni. Contattarlo non è stato per niente facile. Incontri durante tutta la giornata, interviste, domande e troupe tivù da tutta Europa fin dentro al tinello di casa. La moglie a smistare telefonate, appuntamenti, richieste che in queste ore gli arrivano da ogni dove. A 93 anni Stéphane Hessel poteva godersi un meritato e giusto riposo, soprattutto dopo la vita convulsa, avventurosa e assolutamente encomiabile che ha condotto. Invece il suo ultimo «libretto», come ama chiamarlo con candida modestia, ha fatto un baccano infernale qui in Francia. Nessuno se lo aspettava, né lui, né tantomeno la piccola casa editrice di Montpellier, la Indigène Editions, che qualche mese fa ha avuto l’idea di pubblicare qualche pagina di questo pezzo della storia francese. Più che altro si trattava di un omaggio, di dare la parola con una trentina di paginette al resistente, all’eroe …

"A Firenze l’acqua è di tutti: niente bolletta per i poveri", di Tommaso Galgani

I poveri e gli svantaggiati non devono pagare la bolletta dell’acqua. Non è solo un principio ideale. Ma anche un progetto concreto che stanno portando a termine Comune di Firenze e Publiacqua, la società che per conto dei municipi (che ne controllano il 60%, mentre il resto è di partner privati tra cui Acea) gestisce la rete idrica per decine di comuni tra il capoluogo toscano, Prato e Pistoia.Come si configura questa operazione? Niente bolletta, di regola, per chi è povero o non può permettersi di pagarla. A patto che certifichi la sua condizione attraverso l’Isee, come già avviene per chi ha sconti sulle utenze di certi servizi del Comune (dagli asili nido alle mense scolastiche). E a chi è destinato il progetto di Publiacqua? Si pensa ad anziani con la pensione minima, famiglie monoreddito con figli, nuclei con lavoratori in difficoltà (cassintegrati, disoccupati, licenziati) o con portatori di handicap. Il tutto dovrebbe andare in porto in un mese (serve l’ok dell’Ato e degli altri comuni soci di Publiacqua). IL PIANO Spiega la ratio dell’operazione …

"Bastano 300 parole per restare in Italia", di Sara Ricotta Voza

«La base minima per ottenere il permesso di soggiorno». Domani a Firenze e Asti i primi test di lingua per stranieri. Notte prima degli esami, questa, per i 170 immigrati a Firenze e i 10 ad Asti che domani si sottoporranno al primo test di italiano per stranieri reso obbligatorio per richiedere il permesso di soggiorno «lungo». Non sarà la maturità classica col suo carico di incubi, ma per chi vede in gioco la possibilità o meno di restare in Italia a tempo indeterminato, forse, significherà una notte insonne. A farsi le domande classiche del candidato in ansia: sarà facile, difficile, che mi chiederanno? Di certo non pretenderanno i congiuntivi o una traduzione simultanea dal politichese, lì cadrebbero fior di italiani doc, ma la preoccupazione c’è, se non altro perché è un’assoluta novità, qualcosa che qui non s’è mai fatta. Tutto parte da una direttiva dell’Unione europea che prevedeva la possibilità – non l’obbligo – di esigere una sorta di «prova d’integrazione» da parte degli immigrati che chiedessero il permesso di soggiorno a tempo indeterminato. …

"Cosa rischia davvero Silvio", di Alessandro Gilioli

Cinque domande e cinque risposte per capire l’ultima tempesta giudiziaria sul Cavaliere e le sue possibili conseguenze: le accuse, la difesa, i tempi dell’eventuale processo. E, naturalmente, la politica. “Il Giornale” di famiglia ha già deciso: l’inchiesta è una «mignottata» basata su «chiacchiere», e comunque «le bombe su Silvio non scoppiano mai», sono «solo petardi mediatici». Una linea non molto diversa da quella tenuta sabato sera dal Tg1, che ha dato la notizia dell’indagine sul premier dopo lunghi servizi sulla Tunisia, sul voto a Mirafiori e sulla stella a cinque punte dipinta su un muro a Viareggio, facendo poi ascoltare per vari minuti solo la versione del premier, un audio preso di peso dal sito dei Promotori della Libertà. Ma aldilà della propaganda, in che cosa consiste veramente la nuova inchiesta giudiziaria di Milano sul Cavaliere e che conseguenze può avere, sia giudiziarie sia politiche? Cerchiamo di capirlo basandoci su quello che si è appreso finora, attraverso cinque domande e altrettante risposte. 1. Di che cosa è accusato Berlusconi? I reati ipotizzati sono due. Il …

"Che bravo il prof online già 300 milioni di lezioni", di Laura Montanari

La lezione del prof si scarica sull´iPod o su un tablet e la si ascolta ovunque, fuori dalle pareti di un´aula. Il podcast cresce e crescono le università che offrono gratis, audio e video di conferenze e lezioni in rete. Il più grande «campus» accademico del mondo si trova su iTunes U: 300 milioni di lezioni in download, in 4 anni, dalla piattaforma di Apple che distribuisce corsi e immagini . Lì sono appena sbarcate la Bocconi di Milano e l´università di Pisa. Allo stesso indirizzo, in quel crocevia di saperi senza pedaggio, si erano già insediate nei mesi passati altri quattro atenei italiani. Chiunque può ascoltare la registrazione del docente in cattedra che spiega, mostra slide, diagrammi, video dalle università dei cinque continenti. È una specie di facoltà globale: si può scegliere cosa trasferire sul computer, sul cellulare o sugli altri supporti elettronici. Si trova di tutto. Dalle lezioni di macroeconomia, ai segreti delle particelle elementari, dall´etica di Einstein a Mark Twain, dai misteri dell´ultima supernova alle tecniche di chirurgia toracica. Da Berkeley, da …

"Rivolta tunisina. Il mondo arabo aspetta l’effetto domino", di Umberto De Giovannangeli

Dal Cairo ad Algeri, da Amman a Tripoli c’è chi teme e chi auspica la rivoluzione dei gelsomini Gli analisti: una grande lezione per i regimi. C’è chi parla di una «Danzica araba». Chi evoca una nuova «Primavera di libertà». C’è chi lo spera. E chi lo teme: l’effetto domino della rivolta tunisina. Da Algeri al Cairo, da Tripoli ad Amman, da Beirut a Rabat… Una dialettica che emerge dalle analisi che occupano le prime pagine dei più autorevoli quotidiani arabi e internazionali. «Ben Ali e il suo clan sono stati cacciati. La formidabile rivoluzione democratica del popolo tunisino ha spazzato via la sanguinaria dittatura di Ben Ali. I tunisini si sono liberati della paura, hanno affrontato a mani nude le forze della repressione». Esordisce così un editoriale del giornale algerino El Watan, uno dei principali quotidiani del Paese maghrebino, noto per dare ampio spazio alle voci dell’opposizione nella regione. «Ben Ali è la storia di un potere assoluto in Tunisia da 23 anni. Ma è anche una storia che si può riscontrare in quasi …