Giorno: 9 Gennaio 2011

"Quando c'era il PCI", di Nello Ajello e Michele Smargiassi

Livorno 1921 – Rimini 1991. Nel doppio anniversario cronache dal primo e dall´ultimo congresso del più grande partito comunista d´Occidente. Livorno, 15 gennaio 1921, teatro Goldoni. La destinazione del XVII Congresso del Partito socialista è un ripiego: Firenze, destinata in origine a ospitarlo, è a serio rischio di assalti fascisti. Una foto di Carlo Marx invade il fondo del palcoscenico. Fiori e piante adornano platea e palchi. Millecinquecento soldati e duemila fra guardie regie e carabinieri proteggono (o sorvegliano?) i tremila delegati. «In città l´animazione è grandissima», scrive il Corriere della sera. «I comunisti “puri” non hanno ancora designato i loro candidati, ma saranno l´avv. Terracini, relatore, l´on. Bombacci, l´ing. Bordiga e il prof. Gramsci, direttore dell´Ordine nuovo». L´esito del congresso appare segnato: scissione. Non a caso il quotidiano milanese ha citato per prima, tra le frazioni convenute a Livorno, quella comunista “pura”. È questa a richiamare l´attenzione. L´ingegnere Amadeo Bordiga, un napoletano di trentadue anni, direttore della rivista Il Soviet, animato da una «logica rigorosa fino all´eccesso» – così lo descriverà Togliatti – ha …

Scuola: Ghizzoni (Pd), nostra interrogazione su mancata restituzione scatti di anzianità a docenti

“Mentre Tremonti si preoccupa del menù della cena degli ossi, agli insegnanti non lascia nemmeno l’osso”. “Desta preoccupazione la notizia che il ministro Tremonti non abbia firmato insieme al ministro Gelmini il Decreto interministeriale per restituire ai docenti gli scatti di anzianità – afferma l’on. Manuela Ghizzoni, capogruppo del Pd in commissione Cultura della Camera dei Deputati –. Ma non stupisce che il Ministro sia partito per le vacanze senza preoccuparsi del mondo della scuola e degli insegnanti: è semmai una conferma del suo pregiudizio nei confronti della filiera della conoscenza e della cultura”. “Tremonti si è preoccupato molto della famigerata ‘cena degli ossi’ con gli amici della Lega, ma ai professori non ha lasciato nemmeno l’osso”, commenta la deputata Pd, che ricorda l’impegno assunto dal governo di superare il blocco triennale degli scatti automatici di anzianità determinato dalla manovra estiva “ai danni degli insegnanti, che guadagnano il 5 per cento in meno degli altri statali italiani e, più in generale, hanno retribuzioni ben inferiori alla media europea e Ocse”. “Presenteremo un’interrogazione urgente alla Camera …

"La rabbia dei giovani senza futuro", di Vittorio Emanuele Parsi

Egitto, Tunisia, Algeria: sembra che il Nord Africa rischi di saltare in aria in una miscela esplosiva di regimi più o meno brutalmente autoritari e insieme sempre più deboli. Un composto di crescenti difficoltà economiche con tassi di disoccupazione impressionanti, e di un Islam radicale che soffia sul fuoco. Per chi ha memoria della sporca guerra degli Anni 90, costata oltre 150 mila morti, il timore che il più grande dei Paesi del Maghreb possa nuovamente imboccare la via della violenza settaria rappresenta un vero e proprio incubo. Ed è un rischio reale, visto che gli epigoni del Fis sembrano godere nuovamente di un consenso crescente tra la popolazione algerina. La legittima enfasi sugli sciacalli sempre pronti ad azzannare le società arabe nel nome della loro visione distorta e fanatica dell’Islam rischia però di farci percepire ciò che sta avvenendo sulle coste meridionali del Mediterraneo come qualcosa di eccessivamente «distante», e quindi più facilmente esorcizzabile. In realtà, i giovani disperati che ad Algeri e a Tunisi distruggono e assaltano tutto ricordano molto di più i …

"FIOM e CGIL cercano la «quadra» su Mirafiori", di Luigina Venturelli

Ultimo tentativo per affrontare uniti la settimana sindacale più impegnativa degli ultimi mesi e, probabilmente, la più significativa dell’anno appena iniziato. Oggi pomeriggio si riuniscono a Roma le segreterie della Fiom e della Cgil, in cerca di una posizione comune tanto difficile quanto necessaria sulla vertenza Fiat. Maurizio Landini e Susanna Camusso, al momento, condividono il giudizio fortemente negativo sull’accordo separato per Mirafiori, che il 13 e 14 gennaio verrà sottoposto al referendum dei lavoratori: un’intesa dai «contenuti peggiorativi » rispetto a quella per Pomigliano per ciò che riguarda turni, pause e malattie, ed «inaccettabile » sotto il profilo della democrazia, puntando all’esclusione della fabbrica delle sigle non firmatarie. Ma sul che fare a consultazione conclusa, nel caso non scontano ma certo probabile di un responso positivo, le posizioni restano divergenti. La leader confederale propone una firma tecnica dell’accordo che prenda comunque atto della volontà espressa dagli operai e che rimedi all’esclusione dallo stabilimento del sindacato più rappresentativo. Il segretario generale delle tute blu, invece, rifiuta categoricamente l’ipotesi: «Non esistono firme tecniche » ha ribadito …

"Bersani, appello all´unità delle opposizioni", di Giovanna Casadio

“Destra nel caos, chi alza la testa come Fini e Tremonti viene bombardato”. Messaggio alla Lega: pronti a discutere sul federalismo ma basta diversivi. Bersani batte di nuovo sul tasto dell´unità di tutte le opposizioni. «Il centrodestra non ha prospettive, è nella confusione – denuncia il segretario del Pd – Da dieci anni siamo indietro in tutte le classifiche. Le opposizioni si devono organizzare perché è ora di guardare oltre Berlusconi e i progressisti e i moderati devono incontrarsi per aprire una fase nuova». È l´appello a Casini e Fini per un «patto repubblicano», fatto nei giorni scorsi e rilanciato ieri al Tg2. E poi, lo stile del personalismo populista berlusconiano è quello delle campagne contro Fini o Tremonti. Sono vicende che «insegnano un paio di cosucce» sul Pdl – osserva Bersani – prima fra tutte che «chi alza la testa lì muore, viene bombardato». Ancora più indispensabile è quindi che le forze d´opposizione «facciano una riflessione sulle responsabilità che hanno». Parole dure. Provocano un fuoco di fila di reazioni nel centrodestra. Il ministro Bondi …

Un’altra beffa per i professori Tremonti non restituisce i soldi

Il ministro non firma, resta il blocco degli scatti di anzianità La firma era attesa per il 28 dicembre. Il ministro dell’Economia Giulio Tremonti avrebbe dovuto scrivere il suo nome accanto a quello del ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini sotto il decreto interministeriale che restituisce ai professori gli scatti di anzianità e poi partire per le vacanze di fine anno. Invece, a quanto pare, il ministro è partito ma la firma sotto il decreto non c’è ancora. E ora il mondo della scuola è in allarme. Anche perché lo stesso giorno dal ministero dell’Economia partiva una nota che confermava la preoccupazione. Era il messaggio 181 che chiariva: «L’articolo 9, comma 23, stabilisce che per il personale docente, Amministrativo, Tecnico ed Ausiliario (A.T.A.) della Scuola, gli anni 2010, 2011 e 2012 non sono utili ai fini della maturazione delle posizioni stipendiali e dei relativi incrementi economici previsti dalle disposizioni contrattuali vigenti». Nella nota si precisa che «per gli anni 2011 e 2012 si è proceduto alla proroga per 2 anni delle classi e degli scatti che maturino …

"E la bandiera dei tre colori È sempre stata la più bella", di Eugenio Scalfari

Un secolo e mezzo è trascorso da quando nel cortile di Palazzo Carignano a Torino il Parlamento subalpino proclamò la nascita dello Stato italiano. L´anniversario si presta ad alcune riflessioni, rese ancor più attuali e necessarie dopo il discorso di Giorgio Napolitano a Reggio Emilia, luogo storico del Risorgimento, perché fu lì che la bandiera tricolore sventolò per la prima volta, portatavi dall´armata napoleonica che aveva fondato la repubblica Cisalpina su un territorio strappato all´Austria e ai Savoia, più o meno corrispondente a quello che la Lega usa chiamare Padania. Riflettere sulle condizioni dell´Italia dopo 150 anni di storia unitaria, dei quali 85 di monarchia e 65 di repubblica, si presta anche ad un consuntivo che riguarda al tempo stesso le condizioni economiche e politiche del paese e i suoi valori culturali e morali. Il tema consentirebbe molte citazioni, poiché i protagonisti sono tanti e ancor più quelli che hanno studiato quelle vicende, ma prometto di non farne alcuna e di dire ciò che penso con parole mie salvo una di Ingeborg Bachmann, che traggo …