Giorno: 26 Gennaio 2011

Bonaccini: «Bologna dice al Pd: più uniti e basta parlar male», di Pietro Spataro

«Abbiamo vinto le primarie, ora ci sono le secondarie…». Stefano Bonaccini è il giovane segretario del Pd dell’Emilia Romagna e fatica a nascondere la soddisfazione per il risultato. Pensa che da Bologna parta un messaggio per il Pd: se si sta uniti e si lavora sodo nel territorio si superano tutte le difficoltà: «Basta parlare male di se stessi». Allora, avete tirato un sospiro di sollievo: un bel risultato. Quindi, primarie avanti tutta? Sì, c’è stata una splendida partecipazione che dimostra che quando dai fiducia ai cittadini questi la restituiscono. A Bologna c’è bisogno di buona politica e, dopo il commissariamento pure svolto al meglio dalla Cancellieri, di un governo democratico eletto. Però, come non ci siamo depressi dopo il caso Delbono, né abbiamo declinato dopo la malattia che ha colpito Cevenini, non ci dobbiamo esaltare oggi. Perché abbiamo vinto la prima partita ma ci sono le “secondarie” che sono decisive. Certo quel risultato così netto ci consente di preparare un programma e irrobustire la coalizione. E le primarie? Dopo tutte quelle polemiche… Guardi, fin …

Sfiducia al ministro Bondi: intervento dell'On Michele Ventura

Signor Presidente, onorevoli colleghi, ho ascoltato con la dovuta attenzione la replica del Ministro Bondi al quale vorrei ricordare che non ci si può limitare ad un rendiconto soltanto relativamente a ciò che hanno prodotto coloro che hanno avuto quella responsabilità prima. Cosa intendo dire? Il Ministro Bondi si è dimenticato che l’unico Governo che ha aumentato sostanzialmente le risorse nel campo delle attività culturali è stato il primo Governo Prodi, nonostante si fosse impegnati in una manovra durissima per l’ingresso nell’euro (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico)! Dopo quel quinquennio, onorevole Bondi, vorrei ricordare a lei ed ai membri della maggioranza che voi avete governato per otto o nove anni! Ve lo dobbiamo ricordare tutte le volte, come se questo fosse un dato ininfluente. Portate dunque le responsabilità del declino per quello che riguarda i finanziamenti e lo stato della cultura nel nostro Paese. Lei si è rivolto particolarmente ai problemi riguardanti la città di Roma. Ci vuole obbiettività ed equilibrio, lei lo ha chiesto a noi ed io mi permetto di chiederlo …

"Quando l'equità migliora la vita", di Enrico D'Elia

In genere, gli indicatori statistici di benessere misurano soprattutto i fattori che contribuiscono a generarlo. E ciò porta a sopravvalutare il benessere individuale. Per lo stesso motivo, anche una maggiore sperequazione delle risorse tra gli individui tende a far sovrastimare il benessere collettivo. Mentre invece ogni aumento delle disuguaglianze riduce il benessere collettivo, a parità di Pil. E solidarietà e coesione sociale dovrebbero essere considerati come strumenti indispensabili per raggiungere livelli di benessere più elevati. Si stanno moltiplicando i tentativi di misurare il livello di sviluppo economico e sociale attraverso indicatori complementari al Pil, soprattutto dopo la conclusione dei lavori della commissione Sen – Stiglitz – Fitoussi, e inevitabilmente l’attenzione cade su qualche approssimazione del benessere collettivo. (1) Sarebbe opportuno riesaminare alcuni risultati acquisiti quasi un secolo fa su questo argomento, quando furono anche gettate le basi dell’attuale sistema di contabilità nazionale, di cui il Pil è solo l’elemento più noto. DIFFICILE MISURARE IL BENESSERE Il primo punto fermo è che il benessere non può essere misurato direttamente, perché si tratta di una condizione tipicamente …

Il Partito Democratico a fianco dei lavoratori

Domani, giovedì 27 gennaio, in occasione della manifestazione della Fiom-Cgil in programma a Bologna, il Partito Democratico sarà presente con un punto informativo al quale interverranno, tra gli altri, Stefano Fassina, Stefano Bonaccini e Raffaele Donini. Il Partito Democratico è a fianco di tutti i lavoratori: di quelli che alla Fiat hanno dovuto pronunciarsi in un difficile referendum, dei tanti lavoratori che anche in questa Regione subiscono le pesanti conseguenze della crisi e dei giovani che non trovano occupazione o sono impiegati in condizioni di inaccettabile precarietà. Domani, giovedì 27 gennaio, il Partito Democratico sarà presente alla manifestazione della Fiom-Cgil in programma a Bologna, con un proprio punto informativo, in cui verranno raccolte le firme per la petizione “Berlusconi dimettiti”. Saranno presenti, tra gli altri, Stefano Fassina, Responsabile Economia e Lavoro PD nazionale, Stefano Bonaccini, Segretario del PD dell’Emilia-Romagna e Raffaele Donini, Segretario del PD di Bologna. Per il PD, incremento della produttività e sostegno degli investimenti non possono essere separati dalla piena garanzia dei diritti fondamentali e della dignità dei lavoratori. La limitazione dei …

Boris Pahor: «Non dimenticate gli orrori del fascismo», di Marisa Fumagalli

«Quando cesserò di indignarmi, sarà l’inizio della mia vecchiaia. Così, diceva Gide, vero?» . Sorride, Nicole Michelangeli, ambasciatrice di Francia in Slovenia, mentre il suo discorso rivolto a Boris Pahor («La vostra vita è segnata dal coraggio, dalla perseveranza, dalla ribellione contro ogni totalitarismo» ) si avvia alla conclusione. Poi, lo scrittore triestino di lingua slovena, 97 anni, applaudito da amici e giornalisti, prende la parola. Ed è un fiume in piena. Tra passato e presente, senza perdere un colpo. Al collo, la medaglia di Commendatore delle Arti e delle Lettere: è l’ultima onorificenza accordatagli dal ministro della Cultura francese, dopo che lo stesso ministero l’ha nominato Ufficiale del medesimo Ordine e dopo che il presidente della Repubblica, nel 2007, gli attribuì la Legion d’Onore. Ma Pahor, che vanta altre decorazioni (manca quella italiana, da lui rifiutata ritenendo «parziale» la motivazione indicata dalla municipalità di Trieste), non si considera un uomo-monumento. Ha la scorza del combattente. Sopravvissuto ai campi di concentramento nazisti (esperienza raccontata in Necropoli, il suo libro più famoso), guarito dalla tubercolosi («Con …

"Bidussa: La giornata della memoria è in affanno, cambiamola", di Simonetta Fiori

“La commemorazione ufficiale dell´Olocausto ormai è diventato solo un esercizio mnemonico. Manca la presa di coscienza”. Lo storico sociale dell´Istituto Cervi s´interroga su quanto sia ancora adeguata la ricorrenza del 27 gennaio “Il bilancio dell´iniziativa non è da considerare negativo Ha avuto il merito di estendere enormemente la sensibilità sulla Shoah ma non basta più”. “Non siamo stati capaci di costruire una storia narrata popolare. La nostra è una storiografia litigiosa che ha ceduto al modello della tv”.La giornata della memoria, il 27 gennaio, compie dieci anni. E se indiscusso appare il successo dell´iniziativa sul piano delle celebrazioni e della produzione editoriale, ci si comincia a interrogare sull´efficacia su un anniversario sempre più schiacciato sul «marketing memoriale». Un consumo veloce e rassicurante. Una storia usa-e-getta piegata a un utilizzo autoassolutorio piuttosto che un´indagine perturbante dentro l´orrore che ancora ci appartiene. Un martirologio che rischia di rimanere muto sulle inquietudini del presente. Dall´Istituto Cervi, officina di ricerca e di ripensamenti, parte una riflessione che non vuole certo demolire una data significativa ma pone alcuni interrogativi su …

"Bondi val bene una messa", di Rudy Francesco Calvo

A Montecitorio oggi il ministro della cultura sulla graticola.. “Credo sia più importante partorire che la mozione su Bondi”. La battuta di Pier Ferdinando Casini anticipa il prevedibile esito della votazione di oggi sulla mozione di sfiducia contro il ministro della cultura. Ieri, infatti, la conferenza dei capigruppo ha respinto la richiesta dell’Udc, sostenuta da tutte le minoranze, di rinviare il voto alla prossima settimana, a causa della sovrapposizione con i lavori dell’assemblea parlamentare del consiglio d’Europa, chiamato in particolare giovedì mattina a esprimersi su un documento di censura alle violenze contro i cristiani in Medio Oriente. Ad appoggiare l’ipotesi di rinvio era stato anche il capogruppo leghista Reguzzoni, ma al Pdl è bastato fare due conti per imporre lo stop: in questi giorni, la minoranza a Montecitorio è a ranghi ridotti, a causa di diversi assenti per motivi di salute (compresa la finiana neomamma Giulia Bongiorno, cui si riferisce Casini con la sua battuta), ai quali si aggiunge il centrista Luca Volontè, capogruppo del Ppe in consiglio d’Europa, già a Strasburgo da lunedì. Non …