Giorno: 14 Gennaio 2011

Viva l'Italia. Tutta intera

Presentazione delle centocinquanta iniziative del Pd per celebrare il 150° anno dell’Unità d’Italia (video) Festeggiare i 150 anni dell’Unità d’Italia è un dovere morale, politico e culturale. Lo è ancora di più domandarsi il significato dei 150 anni d’Unità oggi. Così il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani ha introdotto la conferenza stampa di presentazione delle centocinquanta iniziative del Pd “Viva l’Italia. Tutta intera” per il grande anniversario della nostra nazione. “Chi altro potrebbe presentare un progetto del genere? Quale partito italiano? Solo noi. Una volta di più dimostriamo di essere un partito nazionale, fondamentale per la riscossa del Paese”. Dello stesso parere anche Gianni Cuperlo, responsabile del Centro Studi del Pd e promotore delle iniziative. “Siamo consapevoli di essere un partito e non una fondazione culturale e per questo che viviamo i 150 anni d’Unità d’Italia come una riflessione sul Paese e sulle vere ragioni dell’unità oggi. Questo alla luce del paradosso e dell’anomalia italiana di avere una cooalizione di governo che ha come anima la Lega i cui principi si basano su presupposti …

Pd Modena, “l’altra metà” del partito vuole pesare di più

Convocata per questa sera la Conferenza provinciale delle donne “luogo d’elaborazione di idee per valorizzare le differenze di genere” E’ stata convocata per venerdì 14 gennaio la Conferenza provinciale permanente delle donne del Pd. L’incontro si terrà alle 20.30 nella Sala C di palazzo Europa. La Conferenza – si legge in una nota – vuole essere “luogo di elaborazione di proposte e di idee per rendere la politica più vicina alla vita delle persone e più capace di interpretarne i bisogni attraverso la valorizzazione delle differenze di genere”. Alla conferenza provinciale di Modena seguirà l’assemblea costitutiva della conferenza regionale delle donne democratiche che si terrà a Parma sabato 22 gennaio. Ai primi di febbraio è prevista la Conferenza nazionale di Roma. “Le donne italiane – spiegano Mariangela Bastico e Caterina Liotti, rispettivamente coordinatrice e referente per Modena del gruppo regionale Conferenza delle donne – sono le più penalizzate in Europa nell’occupazione, nella carriera, nella rappresentanza politica e nel carico del lavoro domestico e delle responsabilità di cura. Crediamo sia un prezzo altissimo che fa male …

"La strage dei teatri", di Claudio Martini*

I guasti prodotti dai tagli lineari alla spesa pubblica svelano già tutta la loro pesantezza. Gravissima è la situazione della cultura italiana, alla quale il Governo sottrae, tra tagli generali e forte riduzione del Fondo Unico per lo Spettacolo (Fus), le risorse essenziali per vivere. I bilanci di Regioni ed Enti locali stanno evidenziando questo vero e proprio dramma nazionale. Tutti i sostegni pubblici vengono rivisti al ribasso, spesso sotto il livello minimo di sopravvivenza per enti e associazioni culturali.Ma il colpo finale arriverà con le prossime decisioni sui trasferimenti del Fus. Il taglio programmato dal Governo è quasi il 40% di quanto stanziato un anno fa. In questo modo mancherà l’ossigeno per tutti, dalla Scala al Maggio Fiorentino, dalle orchestre regionali ai teatri di base. Un disastro nazionale. Per l’Italia la cultura è risorsa primaria e insostituibile, al pari dell’educazione e della ricerca scientifica. È su questa triade che si fonda la nostra competizione qualitativa sui mercati globali. Che fare, dunque, oltre al sacrosanto dovere di denunciare questo scempio inaudito di risorse e di …

"Le ragioni di Marchionne e le ragioni di tutti", di Ezio Mauro

Due, tre cose sulla Fiat e il Paese prima che si conoscano i risultati del referendum di Mirafiori. Prima, per ragionare fuori dall’orgia ideologica di chi si schiera sempre con il vincitore e di chi pensa che i canoni della modernità e del progresso – oggi – sono sanciti dal rapporto di forza. Il voto e la sfida di Torino non disegneranno un nuovo modello di governance per l’Italia, come sperano coloro che oggi attendono da Marchionne quel che per un quindicennio ha promesso Berlusconi, senza mai mantenere. Soprattutto non daranno il via né simbolicamente né concretamente – purtroppo – ad una fase generale di crescita del Paese. Il significato della partita di Mirafiori è un altro, e va chiamato col suo nome: la ridefinizione, dopo tanti anni, del rapporto tra capitale e lavoro. Un manager che è lui stesso transnazionale, che ha spostato il baricentro della Fiat da Torino a Detroit, ha liberato la famiglia proprietaria dal vincolo centenario con l’automobile ma anche dalla responsabilità verso il Paese, ha deciso un assemblaggio multinazionale dei …

"Alemanno, bel federalista", di Vannino Chiti

Alemanno, bel federalista Alla faccia del federalismo. Il sindaco di Roma Gianni Alemanno ne è un vero campione: discute del rinnovo della sua Giunta con i capigruppo del Pdl e con il presidente del consiglio. Si vanta di avere avuto da quest’ultimo carta bianca. E noi che pensavamo che un sindaco, tanto più della Capitale, non avesse bisogno di chiedere un permesso per la propria giunta al primo ministro. Eravamo abituati a Rutelli e Veltroni, evidentemente “meno federalisti”, perché a loro un simile comportamento non sarebbe mai passato per l’anticamera del cervello. Mi riservo di esprimere un giudizio sul nuovo governo capitolino, se e quando verrà varato, ma insisto sul punto: tutta la vicenda della crisi al comune di Roma è iniziata in un modo che spiega chiaramente quale idea di federalismo abbia la destra della Capitale: una riunione insieme ai capigruppo di camera e senato, Cicchitto e Gasparri, alla quale è seguito lo scioglimento della giunta e un comunicato di Alemanno nel quale si diceva che quella nuova sarebbe stata fatta in «piena collaborazione …

"Ristabilita l'uguaglianza", di Carlo Federico Grosso

La Corte Costituzionale ha deliberato nei tempi previsti. Con uno stringato, ma esauriente, comunicato diffuso ieri pomeriggio, ha reso pubblici i contenuti della sua importante decisione sul legittimo impedimento. Essi mi paiono assolutamente condivisibili. I giudizi potranno essere esaustivi solo quando si potranno leggere le motivazioni della sentenza. Oggi mi sembra importante cercare di capire il significato di ciò che è stato deciso e quali saranno le conseguenze sui processi penali del premier. Vediamo, innanzitutto, di riassumere che cosa stabiliva, esattamente, la legge sul legittimo impedimento. Nel suo art. 1 comma 1 essa elencava i casi «che costituiscono legittimo impedimento per il Presidente del Consiglio a comparire quale imputato nelle udienze penali in ragione del concomitante esercizio di una o più delle sue attribuzioni». Nell’art. 1 comma 3 disponeva a sua volta che il giudice, su richiesta della parte, era obbligato a rinviare il processo ad altra udienza, senza potere procedere ad alcuna valutazione di merito sulla istanza presentata. Nell’art. 1 comma 4 soggiungeva che la presidenza del Consiglio aveva titolo «ad attestare che l’impedimento …