Giorno: 11 Gennaio 2011

Riconoscere, valutare, valorizzare: parliamone ancora

Un documento della Segreteria Nazionale del MCE a proposito della valorizzazione e valutazione degli insegnanti. La recente presentazione, da parte del MIUR, di due documenti che attivano in via sperimentale percorsi di valutazione (nel duplice senso della valutazione della professionalità docente e della valutazione di sistema) riporta la questione al centro del dibattito e ci suggerisce l’opportunità di farne argomento di riflessione. Preliminarmente, è utile affermare che siamo favorevoli a quei percorsi, costruiti nella condivisione, con gli insegnanti e il mondo della scuola e non sulla testa degli insegnanti e della scuola, che permettono di far crescere una cultura della valutazione. La valutazione, infatti, può essere uno strumento di concreto esercizio di responsabilità, nel significato più ampio di rendicontazione; può assumere la funzione di autoregolazione dei processi innescati nella scuola dell’autonomia; infine, al livello di valutazione di sistema, concorre alla “tenuta” nazionale del sistema di istruzione, componendo l’azione delle scuole autonome con l’istanza di unitarietà. Detto questo, si tratta di delineare quali dovrebbero essere, a nostro avviso, i tratti qualificanti per promuovere cultura della valutazione. …

"Un marziano a Roma", di Curzio Maltese

Siamo alle comiche finali, come direbbe il suo ex capo, Gianfranco Fini. L´ultima trovata di Gianni Alemanno, sindaco per caso della capitale, sarebbe quella di chiamare come vice Guido Bertolaso, il Capitan Terremoto appena pensionato dalla Protezione civile. Un colpo di teatro che dovrebbe risollevare l´immagine dell´amministrazione capitolina, in caduta libera. Il sondaggio annuale del Sole 24 Ore indica Alemanno fra i sindaci meno amati d´Italia, soltanto un´incollatura davanti ai casi disperati del palermitano Cammarata e della napoletana Russo Iervolino. Con tutte le perplessità che evoca la figura di Bertolaso, si tratterebbe in ogni caso di un passo avanti. Indietro, del resto, era difficile compierne. Da tre anni i romani assistono al bizzarro esperimento di una grande capitale dell´umanità governata da una curva di ultras della politica. Un pugno di ex camerati del Fronte della Gioventù romano, più parenti e amici, proiettati da un destino crudele (e dall´imbecillità degli avversari politici) verso una missione impossibile. Governare una città che ha la popolazione e il bilancio di un piccolo stato europeo, e la storia di molti …

"Ricerca, perchè l'Italia non è la Corea", di Pietro Greco

Sacconi, Tremonti e l’editto di Costantino. Ha iniziato Giulio Tremonti, ministro dell’Economia, sostenendo che la cultura non si mangia e che in tempo di vacche magre è lì che bisogna risparmiare. Poi, con assoluta coerenza, ha tagliato 1,5 miliardi di euro alle università e 8 miliardi alla scuola di primo e secondo livello. Poi ha continuato Maurizio Sacconi, ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, sostenendo che per i laureati nonc’è mercato e che la colpa della disoccupazione giovanile è dei genitori che vogliono i figli dottori invece che artigiani. Ha chiuso Stefano Zecchi, filosofo estetico, sostenendo che in Italia i laureati sono troppi e che nel settore del lavoro intellettuale c’è spazio solo per i laureati figli di laureati. Non c’è dubbio, la destra italiana sta sposando la cultura della non cultura e (chissà?) magari già immagina un ritorno al tempo di Costantino (274-337, Imperatore dal 306) quando la mobilità sociale fu bloccata per legge e ai figli era concesso fare solo il lavoro dei padri. Ma anche le idee più reazionarie devono basarsi …

"La regola del più forte", di Stefano Rodotà

Le parole, i toni, l’argomentare sono di fastidio di fronte alla critica, alla discussione pubblica che pure è il sale della democrazia. Pare evidente che Sergio Marchionne voglia mostrare la regola della forza. Ha ribadito che suo, e soltanto suo, è il potere di vita o di morte su Mirafiori. Una spada gettata su una bilancia già sospetta d´essere alterata. È così eccessivo questo atteggiamento che viene quasi il sospetto che l´amministratore delegato della Fiat voglia favorire il “no” al referendum, per essere finalmente libero di muoversi in un mondo globale dove tutti gli aprono le porte e gli offrono braccia a qualsiasi prezzo. Un referendum, peraltro, che egli stesso svuota del suo significato proprio, visto che ne rifiuta pregiudizialmente uno dei possibili risultati. Lo sappiamo da sempre che è facile volgere a proprio vantaggio una guerra tra poveri. Per sfuggire a un impoverimento che attanaglia un numero crescente di persone, vi è sempre qualcuno che accetta di vendere la sua forza lavoro riducendo garanzie e diritti. È questo il dono del realismo del Terzo …

"Decreto salvascatti, Tremonti firma", di Alessandra Ricciardi

Risolto il giallo sul provvedimento che ripristina le progressioni di carriera degli insegnanti. Il giallo sugli scatti di anzianità pare essere definitivamente risolto. Il ministro dell’economia, Giulio Tremonti, secondo quanto riferito ieri dalla Cisl scuola, ha controfirmato il decreto che salva le progressioni di carriera di docenti, ausiliari, tecnici e amministrativi. Gli scatti maturati nel 2010 saranno regolarmente pagati e saranno utili ai fini della carriera, dice in sostanza il provvedimento. Costeranno 320 milioni di euro, attinti dal tesoretto dei risparmi destinati al merito. Che per quest’anno si dovrà accontentare di circa 30 milioni di euro per le quattro sperimentazioni previste. Per il 2011 e 2012, gli altri anni di blocco degli scatti, il decreto prevede che siano sempre le risorse dei risparmi della scuola a essere utilizzate a copertura, ovviamente debitamente ceitificate per la loro capienza dal Tesoro. Il decreto, secondo indiscrezioni, sarebbe ora ai controlli di rito, prima della sua pubblicazione. Si chiude così una vicenda che aveva tenuto con il fiato sospeso la categoria per tutto fine 2010. Gli scatti rappresentano l’unico …

"Battisti , il caso Mastella", di Cesare Martinetti

Il presidente Napolitano aveva appena detto che sul caso di Cesare Battisti non ci eravamo fatti capire all’estero e Clemente Mastella, ministro della Giustizia dell’ultimo governo di centrosinistra (ma ora parlamentare europeo per il Pdl), ha subito provveduto a dargli ragione. In un’intervista al Corriere della Sera l’ex Guardasigilli racconta che già nel 2006 aveva affrontato con il collega francese Pascal Clement il caso: «Gli dicevo che la dottrina Mitterrand non poteva riguardare un delinquente che aveva ammazzato quattro innocenti…» Giusto. Peccato che nel 2006 Battisti fosse già ben lontano dalla Francia, da dove era fuggito nell’agosto 2004 proprio a seguito dell’estradizione che i giudici francesi avevano riconosciuto fondata e legittima in ogni grado di giudizio. Non basta. Nel respingere l’ultimo ricorso di Battisti, il Consiglio di Stato della République, nel 2005, aveva motivato l’estradizione proprio con la «dottrina Mitterrand» che prevedeva l’espulsione dei rifugiati colpevoli o complici di «crimini di sangue». A leggere Mastella si capisce bene come siano nati i tanti casi Battisti: nel governo italiano si parla di vicende che nessuno conosce. …

Scuola, il tribunale di Milano boccia i tagli del sostegno ai disabili: è discriminazione

Il giudice Gattari ha accolto il ricorso dei genitori di 17 alunni di tre scuole cittadine contro il ministero dell’Istruzione, l’Ufficio scolastico regionale lombardo e quello provinciale milanese. La decisione di ridurre le ore di sostegno per gli studenti disabili, seguita al ridimensionamento degli organici scolastici previsto dalla ultima Finanziaria, è un comportamento discriminatorio. Lo ha deciso il tribunale civile di Milano accogliendo il ricorso dei genitori di 17 alunni di tre scuole milanesi contro il ministero dell’Istruzione, l’Ufficio scolastico regionale lombardo e quello provinciale milanese. Nell’ordinanza il giudice Patrizio Gattari precisa che è “accertata la natura discriminatoria della decisione delle amministrazioni scolastiche di ridurre le ore di sostegno scolastico per l’anno in corso rispetto a quelle fornite nell’anno scolastico precedente (2009-2010)”. Il tribunale ordina quindi “alle amministrazioni convenute la cessazione della condotta discriminatoria e condanna i convenuti, ciascuno per le rispettive competenze, a ripristinare, entro trenta giorni dalla comunicazione della presente ordinanza, per i figli dei ricorrenti il medesimo numero di ore di sostegno fornito loro nell’anno scolastico 2009-2010”. I genitori degli studenti sono …