Giorno: 29 Gennaio 2011

"Parola di Gran Bugiardo", di Giuseppe D'Avanzo

Al Gran Bugiardo, che ieri ha afflitto il Paese con un terzo videomessaggio, si deve ricordare che la verità è una condizione necessaria in una democrazia. Nutre la fiducia del cittadino nello Stato e ha un presupposto nella convinzione che lo Stato – e chi momentaneamente lo rappresenta – non ingannerà il cittadino. La verità è anche il presupposto indispensabile per il cittadino di esercitare la sua libertà perché se falsifichi la realtà, manipoli gli eventi, allevi imbrogli e confusione, alteri il bianco nel nero, pregiudichi il possibile esercizio della libertà.È un forte argomento anti-tiranny – ricorda Michele Taruffo (La semplice verità) – che le azioni illegittime compiute da chi esercita il potere debbano poter essere rivelate e afferrate, ma «ciò implica che informazioni veritiere siano disponibili per le potenziali vittime del tiranno». Solo in questo modo, il cittadino potrà controllare le modalità con cui il potere viene esercitato. Con il tempo abbiamo compreso che la politica di Silvio Berlusconi è soprattutto arma psicologica e l´unico antidoto all´illusionismo del Gran Bugiardo è un´adeguata sintassi. Consente …

Scontri in Egitto, Fassino: sbagliato ignorare chi protesta. Prodi: Paese chiave per tutto l'islam"

In Egitto continuano gli scontri tra manifestanti e autorità, tra carri armati in strada, che ha causato già 10 morti e 870 feriti. I cortei di protesta si sono tenuti in tutto il paese – e la notizia è in sostanza confermata da al-Jazeera e dal Guardian. Senza precedenti, peraltro, il black-out imposto dal governo sulla rete Internet. Nonostante sia scattato ovunque il coprifuoco, per le strade del Cairo i dimostranti hanno fatto in tempo ad incendiare la sede del partito del presidente Hosni Mubarak, che è stata incendiata. Incidenti gravi anche a Suez, dove i carri armati dell’esercito sono stati presi d’assalto da dozzine di manifestanti, contro i quali i militari hanno aperto il fuoco. Non si sa ancora quale sia stata la sorte toccata a Mohammed el Baradei, premio Nobel per la Pace 2005: rientrato in patria ieri da Vienna, l’esponente dell’opposizione sarebbe stato – secondo alcune fonti – messo agli arresti domiciliari; quattro giornalisti francesi sono inoltre finiti in prigione. A nome del Pd, Piero Fassino, presidente del Forum internazionale, ha messo …

"Il federalismo aiuti controlli e trasparenza", di Alberto Cisterna*

Nessuno può pensare o accettare che i processi economici e sociali del Paese possano subire il condizionamento delle mafie. Così, ad esempio, si può essere favorevoli o contrari al Ponte sullo Stretto, ma è inaccettabile che la scelta sia fatta agitando lo spettro dell’occupazione mafiosa dei cantieri. E’ ovvio che spetta allo Stato assicurare la legalità degli appalti e la trasparenza democratica delle decisioni impedendo che il fardello delle cosche possa condizionare scelte così importanti. E’ giusto ritenere che il federalismo sia un’opzione irrinunciabile per il Paese, addirittura indispensabile per la riorganizzazione della responsabilità politica. Anzi, in modo più netto, il trasferimento dei poteri pubblici e delle risorse alla comunità locali può costituire un’occasione decisiva per il recupero dell’etica repubblicana. Tuttavia è una svolta che, anche per garantire questi obiettivi, necessita di alcune consapevolezze. Il sistema elettorale nazionale, benché pessimo per i diritti di cittadinanza, ha mandato letteralmente in fumo il potere delle cosche di condizionare l’elezione dei parlamentari. Le liste di «nominati» su base regionale sono una vera e propria dannazione per i padrini …

"Non siamo il Paese del no flessibilità ma salvando diritti", di Ettore Livini

C´è Don Andrea Gallo che parla dal palco appena prima di Gad Lerner. C´è Cecilia Strada mandata da papà, chiamato d´urgenza in sala operatoria, a portare il saluto di Emergency. Ci sono i centri sociali e i Cobas della scuola, gli operai delle fabbriche bergamasche – «chi si fa pecora il lupo lo mangia», è il loro manifesto – e i lavoratori del tempio della lirica sotto lo striscione “La Scala s´inFiomma”. La Fiom avrà pure perso il referendum di Mirafiori. Ma l´Italia che si muove «in direzione ostinata e contraria», come dice il prete genovese citando Fabrizio De Andrè, ha trovato una bandiera sotto cui schierarsi: quella del sindacato dei metalmeccanici Cgil, prima medicina in grado – parrebbe – di combattere la “scissionite”cronica della sinistra radicale italiana. Piazza del Duomo a Milano è stata ieri la dimostrazione lampante del miracolo di Sergio Marchionne. «Compagni e compagne», tuona dal palco Piera della rete San Precario. «Fratelli e sorelle», arringa Don Gallo prima di intonare Bella Ciao. «Cari amici», dice Gad Lerner (applaudito) scusandosi in anticipo …