Mese: Marzo 2012

“Da Montale al Cavaliere il paese senza quid”, di Francesco Merlo

Con un guizzo linguistico malandrino che voleva solo ridimensionare il proprio delfino Alfano – «gli manca il quid» – Berlusconi ha implicitamente ammesso di aver perduto anche il suo di quid, che è stato plusvalore in economia e carisma in politica, benché molto spesso sia stato, quid unicum in Occidente, lontanissimo dal quid iuris dello Stato di Diritto. E così il quid, monosillabo ad alta densità, che a Berlusconi arriva forse dal latino goliardico dei papelli e del proforma, nella politica italiana ha preso il posto dello spread. spread finalmente ridimensionato dal quel miniquid (il sobrio è sempre piccolo) di Monti che tuttavia non è ancora «il quid definitivo» cui agognava Montale e che vistosamente manca al diligente Bersani, come è mancato, sempre a sinistra, a Veltroni e a Rutelli e pure a D´Alema, che nella sulla lunga carriera o ha avuto troppo quid o ne ha avuto troppo poco. Perché il quid può essere mancato anche per eccesso: troppo quando appare senza essere evocato e troppo poco quando sparisce senza essere distrutto. Infatti il …

"Da Montale al Cavaliere il paese senza quid", di Francesco Merlo

Con un guizzo linguistico malandrino che voleva solo ridimensionare il proprio delfino Alfano – «gli manca il quid» – Berlusconi ha implicitamente ammesso di aver perduto anche il suo di quid, che è stato plusvalore in economia e carisma in politica, benché molto spesso sia stato, quid unicum in Occidente, lontanissimo dal quid iuris dello Stato di Diritto. E così il quid, monosillabo ad alta densità, che a Berlusconi arriva forse dal latino goliardico dei papelli e del proforma, nella politica italiana ha preso il posto dello spread. spread finalmente ridimensionato dal quel miniquid (il sobrio è sempre piccolo) di Monti che tuttavia non è ancora «il quid definitivo» cui agognava Montale e che vistosamente manca al diligente Bersani, come è mancato, sempre a sinistra, a Veltroni e a Rutelli e pure a D´Alema, che nella sulla lunga carriera o ha avuto troppo quid o ne ha avuto troppo poco. Perché il quid può essere mancato anche per eccesso: troppo quando appare senza essere evocato e troppo poco quando sparisce senza essere distrutto. Infatti il …

“Dall´inglese al cirillico ecco l´università poliglotta”, di Corrado Zunino

Siamo in fondo alle classifiche universitarie mondiali anche qui, ma cresceremo. «Dobbiamo sprovincializzarci», dice il ministro dell´Istruzione Francesco Profumo, «aprire i nostri atenei agli studenti e ai professori stranieri». In mano trattiene il dato degli studenti foreigner che frequentano le 66 università pubbliche italiane e le 18 private riconosciute. Sono 63 mila studenti stranieri in tutto, su un milione e 750 mila iscritti. Il 3,6 per cento. «Troppo pochi, l´Italia ha bisogno di contaminazione». La media degli stranieri nelle università dei paesi industrializzati è del 10%, nel Regno Unito gli immigrati per studio sono uno ogni cinque. Il ministro Profumo ha da poco lasciato la guida di un Politecnico di Torino che negli ultimi sei anni – sfidando interrogazioni parlamentari – ha chiuso corsi in italiano per riaprirli in inglese, ha tolto tasse a chi li frequentava e attratto, grazie all´uso crescente della lingua inglese, una poderosa comunità da Pechino. Oggi sono 797 i cinesi aspiranti ingegneri. Due settimane fa il Politecnico di Milano, che ha realizzato un progetto integrato con l´Università Jiao Tong di …

"Dall´inglese al cirillico ecco l´università poliglotta", di Corrado Zunino

Siamo in fondo alle classifiche universitarie mondiali anche qui, ma cresceremo. «Dobbiamo sprovincializzarci», dice il ministro dell´Istruzione Francesco Profumo, «aprire i nostri atenei agli studenti e ai professori stranieri». In mano trattiene il dato degli studenti foreigner che frequentano le 66 università pubbliche italiane e le 18 private riconosciute. Sono 63 mila studenti stranieri in tutto, su un milione e 750 mila iscritti. Il 3,6 per cento. «Troppo pochi, l´Italia ha bisogno di contaminazione». La media degli stranieri nelle università dei paesi industrializzati è del 10%, nel Regno Unito gli immigrati per studio sono uno ogni cinque. Il ministro Profumo ha da poco lasciato la guida di un Politecnico di Torino che negli ultimi sei anni – sfidando interrogazioni parlamentari – ha chiuso corsi in italiano per riaprirli in inglese, ha tolto tasse a chi li frequentava e attratto, grazie all´uso crescente della lingua inglese, una poderosa comunità da Pechino. Oggi sono 797 i cinesi aspiranti ingegneri. Due settimane fa il Politecnico di Milano, che ha realizzato un progetto integrato con l´Università Jiao Tong di …

Scuola, Bersani: “Investire sull’istruzione per uscire dalla crisi”

Il Partito Democratico aderisce alle iniziative promosse dall’Urlo della Scuola. “La battaglia per la qualità della scuola italiana è la battaglia per garantire a tutti opportunità di successo e per tornare a offrire al nostro Paese una chance importante di sviluppo e di crescita economica e sociale”. Lo scrive in una nota il Segretario nazionale del PD, Pier Luigi Bersani. “In un momento di crisi generalizzata, la scuola non deve essere assolutamente trascurata. L’Italia non può sopportare ancora la visione miope di chi immagina che tagliare le risorse alla scuola rappresenti un risparmio, mentre ovunque in Europa si investe in istruzione proprio per uscire dalla crisi. Ogni euro investito nella scuola è un euro di investimento nell’avvenire, è un ragazzo di meno che abbandona la scuola, è una possibilità in più per vincere le sfide del mercato del lavoro, è un mattone solido che rafforza la democrazia. Dobbiamo esser capaci di una lettura d’orizzonte che restituisca fiducia a chi la sta perdendo nei confronti della politica, e la scuola è il luogo migliore per scommettere …

Scuola, Bersani: "Investire sull'istruzione per uscire dalla crisi"

Il Partito Democratico aderisce alle iniziative promosse dall’Urlo della Scuola. “La battaglia per la qualità della scuola italiana è la battaglia per garantire a tutti opportunità di successo e per tornare a offrire al nostro Paese una chance importante di sviluppo e di crescita economica e sociale”. Lo scrive in una nota il Segretario nazionale del PD, Pier Luigi Bersani. “In un momento di crisi generalizzata, la scuola non deve essere assolutamente trascurata. L’Italia non può sopportare ancora la visione miope di chi immagina che tagliare le risorse alla scuola rappresenti un risparmio, mentre ovunque in Europa si investe in istruzione proprio per uscire dalla crisi. Ogni euro investito nella scuola è un euro di investimento nell’avvenire, è un ragazzo di meno che abbandona la scuola, è una possibilità in più per vincere le sfide del mercato del lavoro, è un mattone solido che rafforza la democrazia. Dobbiamo esser capaci di una lettura d’orizzonte che restituisca fiducia a chi la sta perdendo nei confronti della politica, e la scuola è il luogo migliore per scommettere …

“Quando le donne non fanno notizia”, di Giovanni Valentini

Nella centrifuga della comunicazione di massa, le donne in genere fanno notizia quando sono vittime di abusi o violenze oppure quando sono protagoniste di situazioni o vicende a sfondo sessuale. Non fanno notizia, invece, nella dimensione più quotidiana, familiare, domestica. Né tantomeno quando subiscono discriminazioni o ingiustizie sul lavoro. Ma non fanno notizia, almeno nel nostro circuito televisivo e in particolare nel nostro servizio pubblico, soprattutto nel senso che – tranne qualche rara eccezione – normalmente non dirigono, non governano, non controllano il flusso quotidiano dell´informazione. Per documentare e denunciare questa disparità, l´Usigrai – il sindacato interno dei giornalisti Rai – presenterà giovedì 8 marzo, nella sede della Federazione della Stampa a Roma, il primo sondaggio sulla condizione dei suoi iscritti realizzato nella storia aziendale, insieme a un monitoraggio sulla visibilità delle donne e degli uomini in 15 telegiornali europei di Italia, Francia, Germania, Inghilterra e Spagna. Il confronto fra le due ricerche consentirà così di mettere in rapporto l´immagine femminile con il ruolo del servizio pubblico, in vista dell´ormai prossimo ricambio al vertice dell´azienda. …