“La scuola in vetrina”, di Marina Boscaino
Sono appena terminati gli ultimi Open day, che – nel linguaggio cifrato dell’autonomia di facciata, ignoto a chi non abbia almeno un nipotino studente e invece assai familiare a genitori e insegnanti – scandiscono il periodo conclusivo del cosiddetto “Orientamento”, quello in cui le scuole devono tentare di attirare il maggior numero di iscritti, specie ora che la soglia dei mille alunni decide sopravvivenza o accorpamento. Le iscrizioni sono chiuse. Una domenica, in genere, con la scuola aperta, per accogliere potenziali utenti che possono così prendere contatto con struttura, Piano dell’offerta formativa, attività svolte durante l’anno; accompagnati da insegnanti – che accolgono, spiegano, illustrano – talvolta coadiuvati dagli studenti più grandi. Una lettera al Corriere vi individua «una sorta di campagna promozionale della scuola, in cui si mostrano i locali, si illustrano le attività ed i progetti e si conosce parte del corpo docente della scuola presso la quale si vorrebbe iscrivere il proprio figlio». Il “responsabile dell’orientamento” (l’insegnante affidatario dell’incarico) si dedica soprattutto a organizzare gli eventi e a girare per le scuole medie …