Giorno: 2 Gennaio 2014

"Operazione credibilità", di Marcello Sorgi

Se avesse dovuto pronunciare ieri, e non ieri l’altro, il suo messaggio televisivo, Napolitano avrebbe forse aggiunto alle sette storie di italiani oppressi dalla crisi economica, scelte per il suo discorso, l’ottava. Cioè la decisione del governo indiano – attesa ma purtroppo confermata, così da segnare negativamente l’inizio dell’anno -, di annullare il contratto da 560 milioni di euro con Finmeccanica per la fornitura di dodici elicotteri Agusta Westland. Non fosse che per la sfortunata coincidenza temporale, non ci sarebbe alcun punto di contatto tra la grave, ancorché prevista, notizia che arriva da New Delhi e gli sfoghi a cui il Capo dello Stato dal Colle ha voluto dar voce, del piccolo imprenditore che ha chiuso l’azienda, dell’esodato, del quarantenne che ha perso il lavoro e non lo ritroverà, della laureata disoccupata, dell’agricoltore che tira la cinghia, dell’impiegato pubblico che deve scegliere tra far la spesa e pagare le tasse, dell’anziano che ricorda l’epoca della ricostruzione e si domanda perché sia perduto, speriamo non definitivamente, l’entusiasmo e la voglia di fare di quegli anni. Effettivamente …

"Perchè al paese serve una politica energetica", di Giorgio Ruffolo e Stefano Sylos Labini

La questione energetica rappresenta uno dei punti critici che condiziona sia lo sviluppo economico sia la sicurezza del nostro Paese poiché oltre l’80% dei consumi viene soddisfatto attraverso le importazioni. La dipendenza dall’estero determina deflussi di capitali per circa 60 miliardi di euro all’anno penalizzando la bilancia commerciale e compromettendo le possibilità di investimento sul territorio nazionale. Negli anni ’60 il tentativo di Enrico Mattei e Felice Ippolito di rendere l’Italia più indipendente dal punto di vista energetico e quindi più autonoma dal punto di vista politico non ebbe fortuna: Mattei, che stava cercando di sottrarsi all’influenza delle “sette sorelle”, morì in un oscuro incidente aereo, mentre Ippolito, che aveva puntato con decisione sull’energia nucleare, fu messo in carcere con delle accuse del tutto infondate. Nel periodo attuale le fonti rinnovabili costituiscono una grande occasione per ridurre le importazioni e abbattere i prezzi dell’energia. Però, crediamo che la transizione da un sistema basato sui combustibili fossili verso un sistema alimentato in misura maggiore con le fonti rinnovabili non possa essere lasciata solo al gioco degli …

"La voce del disagio", di Massimo Giannini

L’ottavo messaggio di Giorgio Napolitano è lo specchio dell’anomalia italiana. Lo è in senso aritmetico: per la prima volta nella storia un mandato presidenziale si proietta oltre l’arco naturale dei sette anni. Lo è in senso politico: mai come oggi l’Italia scissa tra piazza e Palazzo sopravvive suo malgrado sul crinale instabile del «semipresidenzialismo di fatto». Il discorso di fine anno del Capo dello Stato riflette le ombre di quel «Paese senza » descritto da Ilvo Diamanti. Un Paese senza patrie grandi o piccole e senza riferimenti comuni e condivisi, una società lontana dalla politica e orfana delle istituzioni. Entrambi alla deriva, costretti ad aggrapparsi all’unico appiglio che ancora resiste. Nonostante i deliri sull’impeachment (relegati finora al circuito della propaganda) e gli inviti al boicottaggio (smentiti dai dati sugli ascolti). Chi si aspettava moniti dolorosi o annunci clamorosi sarà rimasto deluso. Il presidente della Repubblica, pur riaffermando l’urgenza delle riforme economiche e costituzionali, ha giustamente rinunciato ai rituali ma purtroppo sempre più sterili «appelli» a un establishment cieco e sordo. E pur riconfermando la natura …