Giorno: 29 Gennaio 2014

Stefano Rodotà promuove con riserva l'Italicum: "Soglia al 37% va nella giusta direzione", di Martina Cecchi De Rossi

Un passo avanti, e molti ancora da compiere, perché a voler seguire le indicazioni della Consulta sulla legge elettorale“la stabilità non deve sacrificare la rappresentanza”. E poi, le preferenze: troppo poco risolvere con le primarie perché “Forza Italia resta un partito personale”. Soprattutto, una bacchettata a Matteo Renzi sull’appello dei giuristi contro l’Italicum: l’aumento della soglia per il premio di maggioranza “va in quella direzione” e poi “bisogna abituarsi al confronto”. Stefano Rodotà, giurista e politico di lungo corso, difende quell’appello, pubblicato domenica sul Manifesto e siglato da altri 27 giuristi tra cui Lorenza Carlassare e chiarisce: nessun aut aut in Parlamento, “altrimenti che ci sta a fare?”. La soglia del 37 con un premio del 15 metterebbe la legge al riparo dai rischi di incostituzionalità? “C’è ovvia cautela, leggiamo i testi, una risposta è legata all’intreccio tra questa soglia e le altre, quelle che riguardano l’ingresso dei partiti minori, ma certamente questo è un primo passo nella direzione giusta. E a questo proposito..” Cosa? “Devo dire che le risposte infastidite arrivate da Renzi a …

Senza corruzione riparte il futuro. Le parole di Luigi Ciotti dopo la vittoria in Senato

Ciao Manuela Ghizzoni, il Senato ha dato il via libera al DDL contro il voto di scambio politico-mafioso, anche grazie agli oltre 377.000 cittadini che hanno firmato la petizione della campagna Riparte il futuro. Ecco il commento di Luigi Ciotti: L’approvazione del Senato della modifica del 416ter – norma che colpisce lo scambio elettorale politico-mafioso – è una bella notizia. L’auspicio, ora, è che la Camera dei Deputati trasformi definitivamente questa proposta in una legge dello Stato rispondendo concretamente alla sollecitazione di oltre 377 mila cittadini che hanno firmato la petizione della campagna Riparte il futuro promossa da Libera e Gruppo Abele. La lotta alla corruzione è infatti una priorità non solo etica ma economica: non meno delle mafie, la corruzione è furto di bene comune, furto di diritti e di speranze, di opportunità e di lavoro. Ed è soprattutto un impegno che deve coinvolgerci tutti, toccare le coscienze laiche e quelle religiose, stimolare una comune ricerca di giustizia e di verità. «La corruzione odora di putrefazione» ci ha ricordato Papa Francesco, sottolineando l’insidia di …

"Il divario tra poveri e ricchi è la nuova sfida. Guerra alle diseguaglianze" di Maurizio Franzini

Obama ha pronunciato ieri il suo sesto (o quinto, contando solo quelli ufficiali) discorso sullo Stato dell’Unione. Per alcuni si tratta di un evento rituale, ma quest’anno il discorso potrebbe marcare una svolta politica e non soltanto per gli Stati Uniti. Poche settimane fa Obama ha definito la disuguaglianza economica la «questione decisiva del nostro tempo» e gli ulteriori dati di cui siamo venuti a conoscenza nel frattempo rafforzano questa valutazione, non soltanto per gli Stati Uniti. Non sorprende, quindi, che, secondo le anticipazioni della Casa Bianca, la disuguaglianza sia diventato uno dei temi centrali del discorso e, soprattutto, che Obama abbia deciso di non limitarsi a denunciare il fenomeno e di proporre alcune concrete misure. La più concreta di queste misure sarebbe l’innalzamento del salario orario minimo da 7,25 a 10,10 dollari e il suo adeguamento automatico con l’inflazione. Di elevare il salario minimo si è discusso e si discute anche in Europa. Si può ricordare, ad esempio, la decisione presa in Germania per iniziativa dei socialdemocratici e la discussione che si sta svolgendo …

"Movimento 5 stelle: tra l'Imu e il "Napolitano boia" i grillini, relegati ai margini del dibattito, esasperano lo scontro", da Pietro Salvatori

La politica del chiamarsi fuori sempre e comunque da qualunque tipo di accordo e da ogni possibile forma di mediazione ha come naturale conseguenza la necessità di alzare i toni. Sempre e comunque, per non rischiare di scivolare ai margini del dibattito politico. Così il Movimento 5 stelle, che avrebbe potuto sostituire come interlocutore Silvio Berlusconi nella trattativa di Matteo Renzi per riformare la legge elettorale, si trova invece a far votare ai propri attivisti un bizzarro “collegio intermedio proporzionale”, totalmente al di fuori da qualunque possibilità di incidere nel merito della legge che verrà. Così, se sull’Italicum si sono limitati ad annunciare un improbabile conflitto di attribuzione rispetto alle procedure regolamentari utilizzate dalla commissione Affari costituzionali, è sul decreto Imu Bankitalia che gli uomini di Beppe Grillo hanno provato ad alzare il tiro. Lo schema è sempre quello: tenersi al di fuori da qualunque tipo di soluzione condivisa per poter additare all’inciucio dei partiti tradizionali, rei di portare il paese allo sfascio. Ma se, in termini generali, qualche parte di ragione potrebbe essere contenuta …

"Obama: il 2014 sarà l'anno della svolta per l'America", di Marco Valsania

“Let’s make it a year for action”. Facciamo diventare il 2014 un anno dedicato all’azione. Quello di Barack Obama al Congresso e alla nazione ha voluto essere ieri notte un discorso più che ispirato da grande oratoria capace di delineare obiettivi concreti. Perchè lo stato dell’Unione migliora, ma non abbastanza rapidamente, malato di crescenti sperequazioni economiche e sociali. E perchè lo stato della sua presidenza, la sua popolarità, è in affanno, per le scarse iniziative che è riuscito a far decollare nell’ultimo anno. Obama ha spiegato fin dalle prime parole come intende reagire all’impasse: ha invitato il Congresso a muoversi, ma ha detto che ovunque potrà userà direttamente i poteri della sua presidenza per restituire alla portata di tutti il sogno americano fatto «di opportunità», a cominciare dal lavoro. Un sogno che vuole cominciare a ricostruire con una dozzina di progetti sui quali può far scattare decreti unilaterali della Casa Bianca, dall’aumento del salario minimo per i dipendenti di aziende appaltatrici del Governo a nuovi conti di risparmio pensionistico, da poli manifatturieri a nuovi piani …

"L’ultimo agguato nella palude", di Stefano Menichini

C’hanno provato. E ci proveranno fino all’ultimo, fino a stasera, fino a quando rimarrà una sola possibilità di fermare la corsa della riforma elettorale. Non è esagerato dire che queste sono le ore decisive per capire se l’Italicum è destinato al fallimento immediato, o a un primo e forse decisivo successo parlamentare. Negli ultimi giorni, il partito che ha lavorato di più è stato il partito dell’ostruzionismo. Lo compongono coloro (di tutti gli schieramenti) che vorrebbero trascinare il gioco della riforma all’infinito, con le tattiche dilatorie applicate negli ultimi anni. Non è che non vogliano una nuova legge: semplicemente, non la vogliono così esigente nei confronti dei piccoli partiti; e soprattutto non vogliono che il suo varo rappresenti una vittoria di Matteo Renzi e della sua leadership. Qui c’è la questione cruciale. Il punto forte e il punto debole dell’operazione tentata dal segretario del Pd. Si diceva la verità, quando si prendeva atto (come ha fatto anche il capo dello stato) che Renzi fosse l’unico attore sulla scena in grado di portare a casa il …

"Errani “scarica” l’Aipo e chiede delle agevolazioni", di Francesco Dondi

«L’Agenzia va riformata, discutiamone e trasformiamo i cittadini in sentinelle» «Cancellare le tasse è impossibile, ma una fiscalità di vantaggio va applicata». Vasco Errani ascolta gli interventi dei consiglieri, poi sveste i panni del pacificatore – la lettera firmata dai sindaci che si complimentavano con Aipo e protezione civile era stata ispirata da lui – e va giù duro. «Qui è successo qualcosa che non mi sento di lasciare alla fatalità o a una nutria o al problema generale del nodo idraulico – dice – Non gioco a ping pong sulle responsabilità, ma facciamo una operazione di trasparenza e verità. Le proteste, il disagio e le preoccupazioni le comprendo fino in fondo. L’autoorganizzazione dei cittadini per me è sempre utile. Non è un problema, anzi serve». Ben vengano dunque i comitati, che stanno nascendo in forma embrionale in ogni paese e anche di più… Ma è su Aipo che Errani non usa mezzi termini. Sa bene che l’Agenzia è “governata” da uomini scelti dalle Regioni Piemonte e Lombardia e la presenza del suo assessore, Alfredo …