Giorno: 23 Gennaio 2014

"La legge Fornero e i prof bloccati nel limbo" di Mila Spicola

Forse sono io che non capisco. E, se non capisco, qualcuno mi spieghi le ragioni. Da un lato ci sono giovani laureati che vogliono diventare insegnanti, che hanno seguito tutto il percorso richiesto loro dallo Stato per diventarlo. Percorso che negli ultimi 30 anni è variato quasi ogni anno: devi fare un concorso, no, ti devi iscrivere alle Sissis e abilitarti così, no, puoi insegnare come supplente, però per avere la cattedra devi fare un concorso, e torni alla casella di partenza, no, ti facciamo fare un tirocinio formativo abilitante, no, però, se hai il vecchio diploma magistrale ti facciamo fare un altro percorso, che si chiama pas, no, se hai anche il titolo del sostegno, hai un altro canale, ma tu sei prima, seconda o terza fascia? Scusi? In che senso? E questo è il versante «come divento insegnante oggi» che ha condotto, in questa follia amministrativa priva di ogni logica di semplificazione ma che continua ancora adesso, mentre scrivo, a complicarsi, ha condotto insomma a ingigantire ogni anno il grande pentolone del precariato …

Alluvione, i deputati Pd chiedono gli ammortizzatori sociali

I deputati modenesi del Pd hanno presentato un’interrogazione al ministro Giovannini. Ieri i deputati modenesi del Pd avevano chiesto al ministro Saccomanni la proroga delle scadenze fiscali, contributive e assicurative per le famiglie e le imprese delle zone alluvionate. Oggi gli stessi deputati Davide Baruffi, Carlo Galli, Manuela Ghizzoni, Edoardo Patriarca, Giuditta Pini e Matteo Richetti hanno presentato un’interrogazione al ministro del Lavoro Giovannini perché vengano assicurati gli ammortizzatori sociali necessari per la tutela dei redditi dei lavoratori, dipendenti e autonomi, delle aziende colpite dall’alluvione. Sono circa 5mila gli addetti, lavoratori dipendenti e autonomi, che hanno dovuto fermarsi a causa dei danni provocati alle aziende alluvionate: in tempi rapidi, devono essere predisposti gli ammortizzatori sociali necessari alla tutela del loro reddito. E’ quanto chiedono al ministro del Lavoro Giovannini i deputati modenesi del Pd Davide Baruffi, Carlo Galli, Manuela Ghizzoni, Edoardo Patriarca, Giuditta Pini e Matteo Richetti con un’interrogazione depositata nel pomeriggio di oggi. “Per molti imprenditori, professionisti, esercenti persiste e persisterà nei prossimi giorni l’impossibilità materiale di raggiungere la propria impresa – spiegano i …

"L’emergenza non è ancora finita la Bassa rischia altri allagamenti", di Andrea Marini

Le acque faticano a defluire nei canali, prolungato lo stato di allerta si temono nuovi allagamenti Errani a Roma chiede aiuti fiscali. I sindaci: «Grazie a tutti, ma si lavori per la sicurezza del territorio». L’acqua arretra a Bastiglia e la gente inizia ad entrare nelle case. In calo i livelli anche a Bomporto, mentre ai confini della Bassa, tra Camposanto, San Felice e Finale si fatica a far defluire il “mare” che ha invaso ettari ed ettari di campagne nei canali che oramai non ce la fanno più ad accogliere acqua. Ed è proprio la piena che avanza nella Bassa a costituire la principale preoccupazione del Centro di Coordinamento degli interventi di emergenza. Tanto che la Protezione Civile ha deciso di prolungare il periodo di allerta fino alla mezzanotte di giovedì, perchè nella pianura «è possibile il verificarsi di ulteriori episodi di allagamento diffuso». Una piena, quella del fiume Secchia, «come se ne vedono ogni 50 anni: alla fine sono stati evacuati dal comprensorio della Bonifica Emilia Centrale, tra Reggio, Modena e Mantova, quasi …

"Quei ricercatori che non meritiamo", di Pietro Greco

I ricercatori italiani fanno sempre di più, con sempre meno. O, se volete, continuano a celebrare con fichi sempre più secchi nozze di sempre maggiore successo. Tre recentissimi rapporti internazionali ci danno la misura di questa condizione paradossale in cui ormai verso la scienza italiana. Il primo è il rapporto sulla «Consolidator Grant 2013 Call» con cui l’European Research Council (Erc) ha finanziato 312 progetti di ricerca scientifica, europei e non, sulla base unicamente del merito. La dotazione della Call era notevole: 575 milioni di euro. Il finanziamento per singolo progetto presentato da un ricercatore era piuttosto alto: in media 1,84 milioni di euro con un picco massimo di 2,75 milioni di euro. La competizione è stata al massimo livello. Questi i risultati. La Germania ha visto premiati 48 suoi ricercatori. Subito dopo, l’Italia: con 46 ricercatori. Seguono, nettamente distaccate, la Francia (33), la Gran Bretagna (31) e l’Olanda (27). Poi ancora il Belgio e Israele (17) e la Spagna (16). Per avere un’indicazione di quanto sia straordinaria la performance dei ricercatori italiani basta ricordare …

"Senato un'anomalia tutta italiana", di Andrea Manzella

Da tempo si dice che così non si può andare avanti. Perché di parlamenti con due Camere ce ne sono parecchi nell’Unione europea: 13 su 28 (in tutti i paesi più grandi: da Germania e Francia a Romania e Polonia): ma il bicameralismo degli altri 12 non è come il nostro. Solo da noi sia una che l’altra Camera hanno uguale potere di fare e disfare i governi (in Germania, Francia, Spagna, Regno Unito ecc. i governi possono nascere e cadere esclusivamente in uno soltanto dei rami del Parlamento). Per giunta, solo da noi vi è una differenza abissale di età tra chi può votare alla Camera (18 anni) e chi lo può al Senato (25 anni). Sette anni di differenza possono provocare una naturale asimmetria di risultati fra una Camera e l’altra. Ma non basta. Solo da noi è differente persino il calcolo dei voti tra le due Camere. L’astensionismo significa voto contrario al Senato mentre alla Camera, più comprensibilmente, l’astensione non influisce sul risultato. In questo modo, anche in presenza di una identica …

"Salviamo gli archivi. Usiamo le ex caserme per custodire la memoria", di Benedetta Tobagi

Grande emozione suscitò il recupero e successivo restauro delle lettere autografe di Aldo Moro dalla prigionia: avrebbero subito un deterioramento irreversibile se fossero rimaste nel ventre dell’archivio del tribunale di Roma ad aspettare il termine di quarant’anni previsto per il versamento all’archivio centrale di Stato. E meno di una settimana fa hanno rischiato di finire nel rogo delle procedure di scarto periodico alcuni delicati documenti riservati contenuti negli incartamenti del processo del 1967 contro Scalfari e Jannuzzi, quando fecero esplodere sull’Espresso lo scandalo Sifar e il caso del “piano Solo” del generale De Lorenzo, il primo di una lunga serie di sussulti golpisti: secondo il protocollo standard, infatti, solo la Corte d’Assise conserva i fascicoli interi. Ma l’eccezionale complessità delle pagine criminali della storia dell’Italia repubblicana esige che alle carte in cui lacrime e sangue di quella storia sono racchiuse sia riservata un’attenzione particolare: non si può continuare a confidare solo nella coscienziosità e buona volontà di singoli archivisti o cancellieri illuminati. Si ripropone ancora una volta, insomma, l’annoso problema degli archivi italiani, parte organica …

"L’ultima chance anche per Letta", di Marcello Sorgi

Il caos che ieri ha accompagnato la presentazione del testo della riforma elettorale non deve necessariamente impressionare. Era prevedibile e in qualche modo logico che una legge nata da un accordo che avrebbe dovuto cancellare, e solo successivamente s’è risolto a ridimensionare, i partiti minori, generasse una reazione così forte degli stessi. Il fronte del No che ha accolto con una levata di scudi l’inizio dell’iter parlamentare della riforma si presenta pertanto variegato, ma anche accomunato dallo spirito di sopravvivenza. Questo, e solo questo, ha potuto riunire Monti e Casini, ormai separati da tempo, con Bossi e Vendola, due leader che a malapena si salutano quando si incontrano alla Camera. Che poi l’inedita alleanza possa attirare nelle sue file, come qualcuno si spinge a dire nei corridoi di Montecitorio, anche D’Alema e la minoranza dalemian-bersanian-cuperliana del Pd e il Nuovo centrodestra di Alfano, è tutto da vedere. Sarebbe una sorpresa non di poco conto, per una ragione molto semplice: mentre infatti il primo gruppo di oppositori appartiene alla schiera di quelli che sono stati colti …