Giorno: 21 Maggio 2010

"Una legge che ferisce la Costituzione", di Carlo Federico Grosso

La commissione Giustizia del Senato ha approvato a maggioranza gli emendamenti del governo al disegno di legge sulle intercettazioni. Sono previste limitazioni inaccettabili ai poteri dell’autorità giudiziaria, una cappa plumbea di silenzio nei confronti delle indagini penali in corso. Inoltre, sanzioni severe per i giornalisti che contravvengono al nuovo regime e, soprattutto, per gli editori che consentono le pubblicazioni illegittime. Una disciplina che lascia stupefatti e che, se dovesse diventare davvero legge dello Stato, cambierebbe il volto delle indagini penali e di parte dell’informazione nel Paese. Nonostante le critiche, le osservazioni e le proteste di una porzione consistente dell’opinione pubblica, l’azione non si è fermata. Non sono serviti i problemi economici urgenti, gli scandali della «cricca», il crollo di credibilità della classe politica, la necessità di affrontare finalmente il nodo della corruzione. In altre parole, le vere urgenze. La priorità, per il governo, era, ed è rimasta, tagliare le unghie alla magistratura che indaga e togliere voce e penna ai giornalisti che informano. Ne prendiamo atto con sconcerto, cercando di fare un bilancio di ciò …

«Povera Gelmini con questi consiglieri!», di Osvaldo Roman

Ma questo Giorgio Israel, prezioso consigliere della Gelmini nonché sessantottino pentito, lo fa o lo è veramente? Prendiamo due delle principali considerazioni che svolge nel suo articolo sul Giornale.it del 20 maggio. La prima riguarda l’insegnamento dell’inglese nella scuola primaria dice il nostro scienziato: “Parliamo tanto, a vanvera, di educare bambini che sappiano perfettamente l’esperanto dei nostri giorni, l’inglese, ma l’insegnamento di questa lingua inizia in modo carente e poco intensivo soltanto dalle elementari. Non sarebbe sensato che fin dalle scuole materne i bambini sentano parlare, ovviamente in termini semplici e giocosi, anche in inglese? Invece no. Ritardiamo i processi di apprendimento in nome dell’idea che i bambini non vanno tormentati e oppressi, quando chiunque sa che un bambino è tanto più nervoso, annoiato, distratto e mentalmente labile quanto più non viene impegnato in svariate attività.” Ma lo sa il prof-consigliere che il suo ministro sta tagliando oltre 11.000 posti di insegnamento svolti da specialisti per assegnare tali compiti a docenti che non hanno avuto alcuna preparazione specifica? Le sue accurate letture pedagogiche lo portano …

"Il governo cambia lo Statuto del lavoratori", di Roberto Mania

Cambiare lo Statuto dei lavoratori. Esattamente dopo quarant´anni dall´entrata in vigore della legge sui diritti di chi lavora, il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, ha voluto confermare che il governo intende mettere mano a quelle norme. E che lo farà in tempi rapidi: nei prossimi giorni arriverà il Piano triennale per il lavoro al quale seguirà un disegno di legge delega sullo “Statuto dei lavori”. Un vecchio progetto di Sacconi articolato su due livelli: il riconoscimento dei diritti di tutti i lavoratori indipendentemente dalle dimensioni aziendali e dal tipo di contratto (lo Statuto attualmente si applica a poco meno della metà dei lavoratori) e un sistema di tutele variabili a seconda del settore di appartenenza, del territorio e della stessa impresa. «Un attacco alla Costituzione», secondo il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, convinto che lo Statuto «non sia il caro estinto» . I quarant´anni dello Statuto sono stati celebrati da Cgil, Cisl e Uil in tre distinti convegni. Segno delle divisioni di questa stagione sindacale. Eppure, al di là dei toni e degli argomenti, …