Giorno: 21 Maggio 2010

"La disobbedienza", di Adriano Sofri

La legge concepita dal governo sulle intercettazioni è inconcepibile. È perfino imbarazzante argomentarlo: qui è stato pazientemente argomentato. È una legge che limita gravemente i mezzi delle indagini. Che imbavaglia l´informazione e la conoscenza. Che ricatta gli editori e li induce, o li autorizza, a ricattare a loro volta i giornalisti. Tutto ciò è inaccettabile. Da magistrati, giornalisti – e cittadini in genere desiderosi di sapere e informare, che abbiano o no una tessera corporativa in tasca – ed editori. Di fronte a una legge inaccettabile si fa tutto quello che democraticamente si può per sventarne l´approvazione. Si conta sulla Costituzione e sulla civiltà giuridica europea. E ci si dispone a trasgredire la legge pacificamente e dichiaratamente una volta che sia stata imposta, facendo delle sue vergognose sanzioni, e segnatamente del carcere, un´arma della propria ragione. Se davvero si arrivasse all´approvazione di questa legge, trasgredirla ed esigere di pagare con la galera sarebbe, oltre che un normale onore, un punto segnato contro la retrocessione della democrazia italiana. Fin qui ho detto delle ovvietà. Sarebbe bene …

"I giovani in cattedra", di Marco Meloni*

«L’Italia non è un paese per giovani». «L’Italia è un paese bloccato». Si tratta di affermazioni a metà tra luogo comune e realtà ineluttabile, che la nostra università rappresenta in modo davvero emblematico. Nel 2007 Salvatore Settis scriveva: «Qualità della ricerca e degli studi e ricambio generazionale nella docenza sono problemi che non stiamo affrontando, che si vanno incancrenendo a ogni giorno che passa». Il Pd, dall’assemblea di oggi, vuole metterli in testa alle proprie priorità. Un’università di qualità serve all’economia dell’Italia, e serve a far incrociare i talenti con le opportunità. Non possiamo accettare che solo il 10% dei giovani con il padre non diplomato riesca a laurearsi. Nel Regno Unito sono il 40%, in Francia il 35%. Non possiamo dirci progressisti se non promuoviamo, con le idee e con i fatti, la mobilità sociale. Ha ragione Irene Tinagli: la diminuzione delle immatricolazioni (-17.000 nell’ultimo anno) è molto preoccupante. I giovani italiani non credono più nell’università come spazio per la crescita professionale e la mobilità sociale. È la fotografia dell’Italia di oggi: una società …

"La prova del sistema", di Massimo Giannini

Al culmine dello scandalo che colpisce il governo, nel turbine di appalti truccati e case regalate, tasse evase e favori sessuali che coinvolge ministri e grand commis, Berlusconi prova a uscire dall’angolo con una mossa che ricorda il Craxi della prima Tangentopoli. Come il Mario Chiesa del ’92, “mariuolo” indipendente e solitario, anche gli Scajola e i Verdini di oggi sarebbero dunque “casi personali e isolati, che nulla hanno a che vedere con l’attività del governo e del partito”. La “dottrina Berlusconi”, affidata ancora una volta alle premurose cure di un Bruno Vespa ormai unico “biografo” accreditato dal Palazzo, non sta in piedi da nessun punto di vista. Né etico, né politico. Al di là delle retromarce e delle precisazioni successive, la tesi del Cavaliere è “tecnicamente” risibile. L’intenzione è chiara: il premier, nell’illusione di mettere in sicurezza l’esecutivo e il Pdl, non nega gli addebiti al vaglio della magistratura, ma li scarica sui singoli espungendoli dagli organismi collettivi. Ma la spiegazione non regge: qui non stiamo parlando dell’oscuro assessore di un comune dell’hinterland milanese. …

PD, Puglisi: La Sicilia boccia la Gelmini

Dopo la Provincia Autonoma di Bolzano, anche la Regione Sicilia boccia all’unanimità il riordino delle superori voluto dal Governo e rinvia di un anno la sua applicazione. Le durissime motivazioni che hanno portato il parlamento regionale alla scelta, confermano il fallimento delle politiche della Gelmini. Il drastico calo delle iscrizioni ai tecnici e professionali per il prossimo anno scolastico, vista la scelta al buio di informazioni e priva di qualsiasi orientamento a cui sono state costrette le famiglie e gli studenti, sono indice dell’errore macroscopico compiuto. I tagli alla scuola pubblica imposti dal Governo sono insostenibili, bene ha fatto l’assemblea regionale a respingerli. ****** “Scuola, riforma Gelmini l’Ars chiede lo slittamento”, di Salvo Intravaia Approvata una mozione bipartisan che chiede al governo nazionale l’applicazione della legge per le superiori a partire dal 2011. Necessari 40 milioni per coprire le spese. Roma ha accordato il rinvio alla Provincia di Bolzano. L’Ars chiede al governo regionale di rinviare di un anno la riforma della scuola superiore. Con una mozione bipartisan, sottoscritta dagli interi gruppi parlamentari di Pd …

"I bavagli e la mafia", di Rita Borsellino

Caro Direttore,sono trascorsi diciotto anni dalle stragi di Capaci e via D´Amelio. Quasi due decenni, nel corso dei quali abbiamo atteso che fosse fatta luce su ragioni e responsabili di quelle stragi in cui hanno perso la vita undici persone, uomini e donne delle istituzioni. Abbiamo saputo da sempre, per usare le parole di Giovanni Falcone, che sono morti perché lo Stato non è riuscito a proteggerli. Oggi, sappiamo anche che proprio dentro lo Stato c´è chi ha fatto di tutto perché non si scoprisse la verità. E non mi riferisco alle oscure trame che a più riprese sono emerse da indagini giudiziarie e inchieste giornalistiche, senza mai trovare conferme definitive. Parlo di fatti concreti e gravissimi, che non possono essere tacciati di mero complottismo o di faziosa mistificazione. Perché è un fatto che in tutto questo tempo, mentre la società reagiva alle stragi abbracciando e promuovendo la cultura della legalità, mentre l´ala militare di Cosa Nostra finiva in galera e la politica partecipava in pompa magna alle commemorazioni, la storia giudiziaria sulle stragi del …

"L’esercito dei «cancellati»: hanno vinto il concorso ma non hanno il lavoro", di Roberto Rossi

Agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso, salvo i casi stabiliti dalla legge». Il terzo comma dell’articolo 97 della Costituzione italiana Floriane Messana ce l’ha stampato in testa. Per lei, che si è laureata in giurisprudenza a Palermo con il massimo dei voti a 23 anni, ricordarlo è un gioco da ragazzi. Vederlo applicato, invece, un muro invalicabile. Oggi Floriane ha 28 anni. Di concorsi ne ha già vinti due. Il primo, nel 2007, per un posto di funzionario amministrativo all’Inail. Il secondo, l’anno scorso, come collaboratore amministrativo presso il ministero dell’Interno. Quattordicesima in graduatoria, su ottanta posti disponibili, dopo aver superato quattro selezioni e battuto qualche migliaio di aspiranti statali. Due concorsi vinti, dunque, ma nessun posto di lavoro. Deve aspettare. Non solo lei. Come Floriane, in Italia ce ne sono parecchi. Tra province, regioni, enti di ricerca, enti pubblici non economici, comuni, ministeri e Asl, la conta è quasi impossibile. Una stima del 2007, uscita nelle pagine del Sole 24 Ore , parlava di 70mila. Oggi qualche cosa in più, come …

Federalismo demaniale: il Pd si astiene e l'IDV vota con il governo

Il testo riscritto in Parlamento. Franceschini e Causi: “Impegnati per un federalismo equo. Troppa fretta e poca chiarezza sui costi, non potevamo votare a favore”. Enrico Letta: “Non ci sono tattiche, i miglioramenti non sono bastati a dire sì. Di Pietro non ha contribuito alla discussione di merito”. Il primo decreto di attuazione della legge 42 del 2009 (il cosiddetto federalismo fiscale) è stato varato dalla commissione bicamerale per l’attuazione del federalismo, con l’astensione del Partito democratico. E’ il decreto sul federalismo demaniale relativo al trasferimento del patrimonio a regioni, comuni e altri enti territoriali. Astensione che Dario Franceschini, capogruppo PD alla Camera, rivendica in una lettera al Corriere della sera come “una meditata scelta politica, non un modo di non scegliere tra due linee opposte. L’astensione è arrivata perché la copertura economica della manovra non è chiara e non ha permesso un voto favorevole. Su norme che riguardano il futuro assetto della Repubblica un grande partito riformista non può sottrarsi al dovere di migliorare i testi e trovare trasparenti punti di incontro sulle regole”. …