Giorno: 17 Marzo 2012

“Tutti i rischi di un vertice affollato”, di Luigi La Spina

La foto di gruppo a palazzo Chigi con i tre segretari che sostengono il governo, spedita su Twitter durante il vertice di giovedì, oltre ad aggiornare i metodi comunicativi della politica italiana, segnala anche l’inizio della «fase due» nel rapporto tra Monti e i partiti della sua maggioranza parlamentare. Con l’intesa sulla riforma del mercato del lavoro, infatti, si chiude il tempo dell’emergenza economica, caratterizzato da quell’appoggio sospettoso, riluttante e intermittente, degli «strani» alleati, Alfano e Bersani, e dalla necessità, in Parlamento, di una decretazione a colpi di voti di fiducia. Si apre, invece, un periodo che arriverà sicuramente fino alle elezioni amministrative, ma che potrebbe prolungarsi fino al termine della legislatura, in cui i due maggiori partiti si uniranno al «terzo polo» di Casini nel «mettere la faccia», appunto, accanto a quella del governo e del presidente del Consiglio. Un calcolo sbagliato era all’origine dell’atteggiamento del Pdl e del Pd. Pensavano che la necessità di misure severe di risanamento dei conti pubblici scavasse un solco di violenta impopolarità tra i cittadini e Monti, con …

“Tutti i rischi di un vertice affollato”, di Luigi La Spina

La foto di gruppo a palazzo Chigi con i tre segretari che sostengono il governo, spedita su Twitter durante il vertice di giovedì, oltre ad aggiornare i metodi comunicativi della politica italiana, segnala anche l’inizio della «fase due» nel rapporto tra Monti e i partiti della sua maggioranza parlamentare. Con l’intesa sulla riforma del mercato del lavoro, infatti, si chiude il tempo dell’emergenza economica, caratterizzato da quell’appoggio sospettoso, riluttante e intermittente, degli «strani» alleati, Alfano e Bersani, e dalla necessità, in Parlamento, di una decretazione a colpi di voti di fiducia. Si apre, invece, un periodo che arriverà sicuramente fino alle elezioni amministrative, ma che potrebbe prolungarsi fino al termine della legislatura, in cui i due maggiori partiti si uniranno al «terzo polo» di Casini nel «mettere la faccia», appunto, accanto a quella del governo e del presidente del Consiglio. Un calcolo sbagliato era all’origine dell’atteggiamento del Pdl e del Pd. Pensavano che la necessità di misure severe di risanamento dei conti pubblici scavasse un solco di violenta impopolarità tra i cittadini e Monti, con …

"Tutti i rischi di un vertice affollato", di Luigi La Spina

La foto di gruppo a palazzo Chigi con i tre segretari che sostengono il governo, spedita su Twitter durante il vertice di giovedì, oltre ad aggiornare i metodi comunicativi della politica italiana, segnala anche l’inizio della «fase due» nel rapporto tra Monti e i partiti della sua maggioranza parlamentare. Con l’intesa sulla riforma del mercato del lavoro, infatti, si chiude il tempo dell’emergenza economica, caratterizzato da quell’appoggio sospettoso, riluttante e intermittente, degli «strani» alleati, Alfano e Bersani, e dalla necessità, in Parlamento, di una decretazione a colpi di voti di fiducia. Si apre, invece, un periodo che arriverà sicuramente fino alle elezioni amministrative, ma che potrebbe prolungarsi fino al termine della legislatura, in cui i due maggiori partiti si uniranno al «terzo polo» di Casini nel «mettere la faccia», appunto, accanto a quella del governo e del presidente del Consiglio. Un calcolo sbagliato era all’origine dell’atteggiamento del Pdl e del Pd. Pensavano che la necessità di misure severe di risanamento dei conti pubblici scavasse un solco di violenta impopolarità tra i cittadini e Monti, con …

"Chi ha paura di una nuova Rai?", di Giovanni Valentini

È vero che la riforma della Rai, rispetto all´urgenza della crisi economica e sociale, al debito pubblico e allo spread, al lavoro che manca e ai salari che scendono, in questo momento non è una priorità. Ed è vero anche che la legge sulla televisione tuttora in vigore è stata approvata – diciamo legittimamente – dall´ex maggioranza che aveva vinto le ultime elezioni. Ma è altrettanto vero che la Rai è una priorità da sempre. E che oggi la vecchia maggioranza di centrodestra non esiste più, per cui la famigerata legge Gasparri è ormai orfana, figlia di nessuno, priva di legittimità. A parte il consolidamento del vecchio duopolio Rai-Mediaset, sopravvissuto nel passaggio dal sistema analogico al digitale, il difetto principale di quella pseudo-riforma consiste nel fatto che trasferisce il controllo della televisione pubblica dal Parlamento al governo. E con ciò, contraddice proprio la sua funzione d´interesse generale: vale a dire quella di garantire – come ricorda l´autore del libro citato all´inizio – il diritto alla libertà d´espressione e d´informazione sancito dalle Carte costituzionali di tutta …

“Chi ha paura di una nuova Rai?”, di Giovanni Valentini

È vero che la riforma della Rai, rispetto all´urgenza della crisi economica e sociale, al debito pubblico e allo spread, al lavoro che manca e ai salari che scendono, in questo momento non è una priorità. Ed è vero anche che la legge sulla televisione tuttora in vigore è stata approvata – diciamo legittimamente – dall´ex maggioranza che aveva vinto le ultime elezioni. Ma è altrettanto vero che la Rai è una priorità da sempre. E che oggi la vecchia maggioranza di centrodestra non esiste più, per cui la famigerata legge Gasparri è ormai orfana, figlia di nessuno, priva di legittimità. A parte il consolidamento del vecchio duopolio Rai-Mediaset, sopravvissuto nel passaggio dal sistema analogico al digitale, il difetto principale di quella pseudo-riforma consiste nel fatto che trasferisce il controllo della televisione pubblica dal Parlamento al governo. E con ciò, contraddice proprio la sua funzione d´interesse generale: vale a dire quella di garantire – come ricorda l´autore del libro citato all´inizio – il diritto alla libertà d´espressione e d´informazione sancito dalle Carte costituzionali di tutta …

“Chi ha paura di una nuova Rai?”, di Giovanni Valentini

È vero che la riforma della Rai, rispetto all´urgenza della crisi economica e sociale, al debito pubblico e allo spread, al lavoro che manca e ai salari che scendono, in questo momento non è una priorità. Ed è vero anche che la legge sulla televisione tuttora in vigore è stata approvata – diciamo legittimamente – dall´ex maggioranza che aveva vinto le ultime elezioni. Ma è altrettanto vero che la Rai è una priorità da sempre. E che oggi la vecchia maggioranza di centrodestra non esiste più, per cui la famigerata legge Gasparri è ormai orfana, figlia di nessuno, priva di legittimità. A parte il consolidamento del vecchio duopolio Rai-Mediaset, sopravvissuto nel passaggio dal sistema analogico al digitale, il difetto principale di quella pseudo-riforma consiste nel fatto che trasferisce il controllo della televisione pubblica dal Parlamento al governo. E con ciò, contraddice proprio la sua funzione d´interesse generale: vale a dire quella di garantire – come ricorda l´autore del libro citato all´inizio – il diritto alla libertà d´espressione e d´informazione sancito dalle Carte costituzionali di tutta …