“Rimane inalterato il nostro impegno per ulteriori dilazioni nei prossimi provvedimenti”. La dilazione fiscale per le imprese e i cittadini dell’area del cratere sismico è finalmente legge: la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del provvedimento è avvenuta, infatti, il 30 dicembre. La formulazione finale della norma è, però, difforme da quella per cui avevano lavorato con pervicacia i parlamentari Pd: la dilazione, infatti, non è di tre, ma di un anno. “Era un obiettivo molto atteso – spiegano i parlamentari modenesi del Pd Manuela Ghizzoni e Stefano Vaccari – a forte impatto sociale: pensavamo di averlo raggiunto dopo l’approvazione al Senato dell’emendamento nel decreto Enti locali, ma la scelta di non convertirlo in legge ci ha riportato al punto di partenza. Come già nel 2013, anche per il 2014 il nostro impegno prioritario rimarrà quello di portare a Roma le esigenze dei nostri territori: rimane quindi inalterata la nostra determinazione nel cercare di inserire una ulteriore dilazione nei prossimi provvedimenti utili, insieme all’approvazione delle altre norme che il territorio ancora attende”.
Un obiettivo atteso e finalmente conseguito, anche se la formulazione finale del provvedimento non è quella per cui, con pervicacia e determinazione, i parlamentari Pd avevano lavorato in questi mesi. La dilazione fiscale per le imprese e i cittadini delle aree del cratere sismico è finalmente legge: la norma è stata, infatti, inserita nel decreto legge n. 150 del 30 dicembre 2013 e pubblicata in Gazzetta Ufficiale lo stesso giorno. Si è così riusciti ad evitare che coloro che avevano acceso un mutuo bancario per pagare le tasse fossero costretti all’esborso per la prima rata già dalla fine del 2013, ancora in piena crisi e in piena fase di ricostruzione. La dilazione ottenuta, però, non è di tre anni come recitava l’emendamento che, grazie all’impegno dei parlamentari Pd e del commissario Errani, si era riusciti a inserire nel decreto Enti locali, ma di un anno, rientrando nel più generale richiamo del presidente Napolitano al rispetto della prassi legislativa che per le proroghe è in genere appunto annuale. L’art. 2 comma 8 del decreto recita infatti testualmente: “La restituzione del debito per quota capitale al 1º gennaio 2014, comprensivo della rata non corrisposta alla scadenza del 31 dicembre 2013 ai sensi dell’ultimo periodo del presente comma, è prorogata di un anno rispetto alla durata massima originariamente prevista, assicurando la compatibilità con la normativa europea sotto il profilo di sovracompensazioni di danni, tenuto conto anche degli indennizzi assicurativi, nonché previa modifica dei contratti di finanziamento e connessa rimodulazione dei piani di ammortamento, con conseguente adeguamento delle convenzioni in essere da parte di Cassa depositi e prestiti Spa e Associazione bancaria italiana… La rata per capitale e interessi in scadenza il 31 dicembre 2013 è corrisposta unitamente al piano di rimborso dei finanziamenti rimodulati ai sensi del presente comma”. “Era un obiettivo molto atteso – spiegano i parlamentari modenesi del Pd Manuela Ghizzoni e Stefano Vaccari – a forte impatto sociale: pensavamo di averlo raggiunto dopo l’approvazione al Senato dell’emendamento nel decreto, ma la scelta di non convertirlo in legge ci ha riportato al punto di partenza. Fino all’ultimo avevamo sperato che il termine di tre anni, rispettoso delle esigenze dei territori colpiti dal sisma, potesse essere mantenuto, ma l’assalto alla diligenza a cui abbiamo assistito nella fase di conversione del decreto Enti locali, stigmatizzato anche dal presidente Napolitano, aveva finito per mettere a rischio anche quei provvedimenti, come il nostro, che venivano incontro alle sacrosante esigenze dell’area colpita dal terremoto del 2012. Non abbiamo, comunque, desistito anche in questi giorni di festività, – concludono Ghizzoni e Vaccari – e alla fine siamo riusciti ad ottenere, in extremis, questo importante risultato. Come già nel 2013, anche per il 2014 il nostro impegno prioritario rimarrà quello di portare a Roma le esigenze dei nostri territori: rimane quindi inalterata la nostra determinazione nel cercare di inserire una ulteriore dilazione nei prossimi provvedimenti utili, insieme all’approvazione delle altre norme che il territorio ancora attende”.