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Prima risposta del governo «Tasse sospese fino a luglio», di Davide Berti

Il Governo ha battuto un colpo. Ci ha messo cinque giorni – oggi è il sesto da quando è scattata l’emergenza – ma la prima risposta, anche se ancora non esaustiva, è arrivata, con il rinvio del pagamento delle tasse.
IL CONSIGLIO DEI MINISTRI «Nel decreto c’è un provvedimento che riguarda le zone colpite dall’esondazione del fiume nel Modenese, zone che erano già state colpite dal terremoto. Siamo intervenuti con norme sugli adempimenti tributari: tasse sospese dal 17 gennaio al 31 luglio». Lo ha detto il premier Enrico Letta dopo il consiglio dei ministri che si è concluso ieri sera attorno alle 19.
ERRANI GUARDA AVANTI «Si tratta di un primo importante provvedimento che riguarda cittadini e imprese di ogni comparto oggi colpiti dall’alluvione e già pesantemente danneggiati dal terremoto 2012», ricorda Errani: «Puntiamo poi alla proclamazione dello stato di emergenza per la prossima settimana e, come prevedono le norme, abbiamo avviato la necessaria ricognizione. Infine, sottolineo la necessità che siano pienamente riconosciuti i danni subiti dalle famiglie e dalle imprese, lo merita una comunità laboriosa e tenace, che non vuole arrendersi, e lo merita un tessuto economico e produttivo di grande valore per il Paese, nell’agricoltura come nell’industria, nell’artigianato, nel commercio». PARLAMENTARI SODDISFATTI Dopo l’alluvione di domenica, i parlamentari modenesi del Pd erano intervenuti a più riprese nei due rami del Parlamento per incalzare il Governo a prendere con rapidità provvedimenti a sostegno delle famiglie e delle imprese danneggiate. «Dal Governo Letta non parole di circostanza – commentano stasera ora – ma fatti concreti e rapidi in aiuto delle famiglie e delle imprese alluvionate». Oggi pomeriggio, i parlamentari incontreranno di nuovo i sindaci delle zone alluvionate per fare il punto della situazione e delle richieste.
INTERVENTI SUI FIUMI A breve potrebbero partire i primi interventi straordinari sui fiumi e i canali della bassa modenese, per migliorare la sicurezza della zona messa in ginocchio di nuovo dall’alluvione di questi giorni. A dirlo è l’assessore regionale alla difesa del suolo, Paola Gazzolo, in una nota: «Oltre all’emergenza, che è la nostra priorità, continuiamo a lavorare anche per portare avanti un piano di interventi straordinario, per entità e tempi di realizzazione, su tutto il nodo idraulico Secchia-Panaro-Naviglio. Ci sono le condizioni per fare presto e bene perchè sono già cantierabili diversi interventi nelle zone colpite». A questo proposito, la giunta Errani «aveva inviato al Governo, prima dell’evento, una richiesta di ulteriori finanziamenti pari a 19 milioni di euro», da sommarsi agli «oltre 28 milioni di euro per opere già realizzate o in corso di realizzazione».
FONDO DI SOLIDARIETÀ È stata firmata dal ministro delle politiche agricole Nunzia De Girolamo la dichiarazione dello stato di eccezionali avversità atmosferiche: «Gli agricoltori – scrive il ministro – che a seguito di tali eventi hanno subito danni alle produzioni agricole, alle strutture aziendali ed alle scorte, potranno così accedere al fondo di solidarietà nazionale». Speriamo sia solo l’inizio.

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«Vasco Errani come commissario straordinario»

Coldiretti: già si occupa del terremoto, conosce il territorio Rete Imprese: garantire alle aziende indennizzi al 100%. «Col rientro degli imprenditori nelle sedi delle loro attività, si sta rivelando quanto purtroppo le peggiori previsioni facevano temere: l’alluvione ha causato danni ingentissimi, con il rischio di un definitivo affossamento dell’economia». A lanciare l’allarme è Rete Imprese di Modena. Dalle prime stime raccolte da Ascom, Cna, Confesercenti e Lapam-Confartigianato, sta infatti emergendo che «pur essendo i danni strutturali esigui, quelli alle attrezzature, ai macchinari, agli arredi, alle scorte di magazzino sono pesantissimi» nell’ordine di diverse decine di migliaia di euro per i piccoli negozi di genere extralimentare, in cui merce e arredi sono da buttare per intero e gli impianti da rifare; si sale agli oltre 100mila euro, per alimentari e bar e ristoranti nei quali oltre a merce ed arredamento, danneggiati ed inservibili sono frigoriferi ed altre attrezzature. Il bilancio «è poi peggiore, nell’ambito delle attività artigianali e manifatturiere, dove i danni tra strutture produttive e macchinari variano dalle diverse centinaia di migliaia di euro, verosimilmente ammonteranno a diversi milioni di euro… Senza contare che ad una situazione già di per sè drammatica si dovranno aggiungere le perdite per il fermo attività che può durare mediamente da un mese a tre mesi». Di fronte ad una situazione «di così straordinaria gravità le duemila imprese del commercio, del terziario e del manifatturiero colpite devono avere la certezza da subito che potranno contare sugli indennizzi al 100% dei danni subiti. In caso contrario – avverte Rete Imprese – dovremo contare molte chiusure con una perdita di posti di lavoro che potrebbe superare le 5mila unità comprendendo anche i titolari ed i soci delle imprese». Pur riconoscendo il lavoro di Vasco Errani «dobbiamo sottolineare che questa tragedia esige tempi di risposta assolutamente celeri». Alle imprese «dovranno essere riconosciuti e rimborsati i danni subiti, mentre si mostra sempre più indispensabile l’istituzione di una fiscalità di vantaggio che possa loro permettere di affrontare la sfida della ripartenza. Pena la chiusura», conclude Rete Imprese. Proprio su Vasco Errani punta, per uscire dall’emergenza, la Coldiretti: dovrebbe essere lui, commissario straordinario per il terremoto, a guidare la ripresa dei territori inondati dal Secchia. Questo per «evitare che il sovrapporsi di competenze porti ad una dispersione di risorse e ad un rallentamento di tempi». Poichè i Comuni della zona alluvionata sono anche Comuni colpiti dal terremoto, spiega Coldiretti, affidarsi ad un unico commissario «che conosca bene la situazione può razionalizzare e rendere più efficaci gli interventi». Secondo coldiretti gli interventi più urgenti sono sospensione dei pagamenti fiscali, assicurativi e previdenziali nonchè di tutti i pagamenti legati a bollette, canoni di affitto e iscrizione alla camera di commercio. È «inoltre indispensabile una norma speciale per intervenire in deroga al decreto sulle calamità naturali, privo di risorse, per l’introduzione di uno stanziamento ad hoc per ripristinare strutture, attrezzature, frutteti, vigneti e colture distrutte».

La Gazzetta di Modena 25.01.14