Mese: Giugno 2008

Come in Libano?

Nelle città di ogni paese civile è la polizia a pattugliare le strade. In Italia invece no, saranno i militari a farlo, anche se l’esercito è assolutamente inadatto al compito che dovrà svolgere. Lo dico con rammarico: è la prima volta nella storia repubblicana che si arriva ad impiegare il nostro esercito per delle funzioni di ordine pubblico. Neppure durante gli anni di piombo si arrivò a tanto. Valerio Pieroni da PdNetwork L’esercito nelle strade. Ecco la soluzione che il governo di destra ha deciso di mettere in campo per risolvere l’emergenza sicurezza nel nostro Paese. Un’emergenza che, è doveroso ricordarlo, se in parte corrisponde davvero alle preoccupazioni e alle ansie della popolazione, in altra consistente parte è stata la stessa demagogica campagna della paura architettata dalla destra a creare. Il ministro leghista dell’Interno Roberto Maroni potrà quindi contare su 2.500 uomini dell’Esercito, messi a disposizione dal collega Ignazio La Russa, titolare della Difesa, per operazioni congiunte di “pattugliamento e perlustrazione nelle città e nelle aree metropolitane”. Lo stesso La Russa ha assicurato che il …

«Santa Rita, da Mengele a Ponzio Pilato», di Lidia Ravera

Non c’è essere umano più inerme, vulnerabile, fragile di una persona malata. Non può appoggiarsi a nessuna delle sue sicurezze, né il prestigio sociale, né il danaro, né la bellezza o il talento. Non può cavarsela da sé, si deve affidare. E a chi si affida? A uno specialista, a un chirurgo, a un’anestesista, a una struttura ospedaliera, pubblica o privata, all’infermiera di turno. Non è più, per una fase che spera il più breve possibile, padrone della sua vita, non è più indipendente. Ha bisogno degli altri, di tutti, medici e paramedici. Saranno bravi? Saranno competenti? Sbaglieranno sulla sua pelle o faranno bene e gliela salveranno? Decide che deve fidarsi, se no diventa matto. E allora chiude gli occhi, si fa bambino,obbedisce, si sottopone alle cure, si sottomette ai verdetti. Approfittarsi di una persona così, di una persona ridotta dalla malattia ad uno stato di minorità, è il più odioso di tutti i crimini possibili, e di crimini odiosi ne abbiamo visti e commentati tanti, in questi tempi di diffusa amoralità. Alcuni sanitari della …

PD di San Felice, “Un no convinto e consapevole al deposito di gas”

Il segretario comunale Giovanni Giovanelli spiega la posizione del Pd di San Felice in merito al “cambio di direzione” del Governo sul maxi deposito di gas a Rivara. Il filo conduttore che ha mosso l’operato del Sindaco di San Felice sul Panaro, Mario Meschieri, è sempre stato quello di operare, con l’ascolto e la buona amministrazione, tenendo l’istituzione fuori dalle polemiche di piazza, senza farsi condizionare da preconcetti, ma verificando il merito del progetto. Lontano dai riflettori, questo lavoro ha permesso di raccogliere i contributi di numerosi tecnici e di assumere successivamente una chiara posizione politica basata sul principio di precauzione, confortata da valutazioni tecniche. Una posizione seria e responsabile che ha attirato anche striscioni e contestazioni, ma che notiamo con piacere essere stata sposata a piene lettere anche dal Presidente del Comitato Goldoni nell’ultimo comunicato prima del convegno organizzato dai Popolari Liberali alla presenza del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Carlo Giovanardi. I tavoli tecnici provinciali e regionali hanno stabilito che il progetto il principio di precauzione, che va particolarmente assicurato per un progetto …

VII Commissione Cultura: prove di “inciucio” o primato della politica (quella vera?)

Mercoledì scorso, in commissione cultura della Camera, è accaduto un episodio di grande interesse, passato naturalmente sotto silenzio. Maggioranza e opposizione hanno votato contro la decisione del Governo di approfittare del decreto legge sui rifiuti della Campania per creare il nuovo Istituto di ricerca per la protezione ambientale (IRPA), che accorpa l’Agenzia per la protezione dell’ambiente e per i servizi tecnici, l’Istituto nazionale per la fauna selvatica nonché dell’Istituto Centrale per la Ricerca scientifica e tecnologica applicata al mare. La giustificazione è quella di razionalizzare: bene, ma che c’azzecca con i rifiuti campani? A domanda, legittima, il Governo nella figura del sottosegretario Menia risponde: “che non vi è attinenza diretta tra la norma in questione e il contenuto del decreto-legge all’interno del quale è stata inserita”. Evviva la sincerità e l’incoerenza. Ma che bisogno ha un Governo che gode di un’ampia e solida maggioranza di istituire un nuovo istituto di ricerca (che accorperà funzioni molto diverse e delicate) approfittando di un provvedimento urgente – cioè un decreto legge – che ha come oggetto i rifiuti? …

Pendolari, l’on. Ghizzoni interroga il ministro Matteoli

La parlamentare del PD lancia un nuovo allarme sulla soppressione dell’Intercity “L’eventuale soppressione dell’Intercity Scaligero rappresenterebbe un ulteriore colpo ai collegamenti da e per Carpi, non solo con riferimento alla capitale ma anche con altre città d’arte e a forte attrattiva turistica quali Verona, Mantova e Bologna”. A lanciare il nuovo allarme è l’on. Manuela Ghizzoni, dopo l’annuncio di Trenitalia di voler sopprimere dal 15 giugno anche il collegamento Intercity Scaligero da Verona a Roma. Sulla questione la parlamentare del PD ha presentato un’interrogazione al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteoli per sapere “quali iniziative urgenti intenda intraprendere per assicurare il diritto alla mobilità ai cittadini e ai pendolari in particolare nell’area carpigiana”; e “quali strategie si intendano adottare al fine di asicurare continuità, efficienza e regolarità ai collegamenti ferroviari di interesse dei pendolari”. Nella sua interrogazione l’on. Ghizzoni ricorda che il precedente governo aveva emanato un decreto legge – già approvato dalla Camera e tuttora all’esame del Senato – che stanziava 80 milioni di euro per assicurare la continuità dei servizi di trasporto …

Quello che la stampa non dice: il PD, la scuola e l’opposizione

Mercoledì 11, tutti i giornali hanno dato ampio risalto alle linee programmatiche sulla scuola presentate dal ministro Gelmini alla VII commissione della Camera. Le valutazioni del PD – ad eccezione dell’Unità – sono state sostanzialmente ignorate. Repubblica, ad esempio, nel lungo articolo dedicato all’orgomento scrive: «il PD attende che alle promesse seguano i fatti». Come potrete leggere dalle dichiarazioni che allego, si tratta di una sintesi molto “libera” delle valutazioni espresse dei deputati del PD dopo aver ascoltato la relazione della Gelmini. Non mi metto qui a disquisire sulla schiena più o meno dritta dei giornalisti e sulla autocensura, “forse inconsapevole”, che scatta per essere in sintonia con il Paese. Preferisco invece fare “controinformazione” o forse sarebbe meglio dire “informazione”, allegando le nostre dichiarazioni rilasciate a mezzo comunicati stampa (sono pertanto sintetiche). Chi avrà pazienza di leggere, potrà farsi un’idea di cosa pensa il PD sulla scuola e, soprattutto, che l’opposizione del PD c’é! Giovedì 19 giugno alla VII Commissione, la Gelmini tornerà per ascoltare le nostre repliche: in quell’occasione, istituzionale, avremo modo e tempo …

Sicurezza, con il decreto non ci siamo. Presentate dal PD le proposte e gli emendamenti

Emendamenti e proposte per migliorare la sicurezza dei cittadini. La posizione del Partito Democratico è netta sui miglioramenti da effettuare al pacchetto sicurezza varato dal Governo Berlusconi: garantire sicurezza dei cittadini e la delicata questione dell’immigrazione. Per questo ha realizzato una serie di emendamenti e proposte da inserire nel decreto ora all’esame della Commissione Giustizia e Affari Costituzionali del Senato. Su questi temi il PD ha cercato, e continuerà a farlo, il confronto con la maggioranza, che dopo un’iniziale apertura, ora invece si è chiusa a riccio. Per questo il PD giudica deludente il lavoro svolto finora in aula da parte della maggioranza sulla conversione in legge del decreto sulla sicurezza. Quando prende la parola Anna Finocchiaro, capogruppo al Senato del PD, durante la conferenza stampa di presentazione delle proposte PD, non nasconde la propria amarezza di fronte alla ritrosia del Governo a farle rientrare nel disegno di legge. “Sotto il profilo politico – ha dichiarato la senatrice – si registra una certa intransigenza da parte della maggioranza rispetto al confronto iniziale. Sicuramente è frustrato …