Giorno: 9 Novembre 2008

«Nitto Palma cambia versione: “Piazza Navona, la destra ha aggredito”», di Claudia Fusari

Il procuratore di Roma Giovanni Ferrara ha già ricevuto due informative dalla Digos. Gli investigatori stanno ancora esaminando video e filmati sulle violenze. Accertata l’identità di oltre 30 persone coinvolte. «Le riprese hanno evidenziato che appartenenti al Blocco Studentesco, intorno alle 11, hanno alzato cinghie verso altre persone». E’ stato il blocco di destra, quindi, ad attaccare per primo quello di sinistra. Ad accendere la miccia che ha incendiato piazza Navona. Il sottosegretario all’Interno Francesco Nitto Palma torna davanti al Parlamento per la seconda volta in una settimana per spiegare come sono andate le cose la mattina del 29 ottobre mentre il Senato faceva diventare legge il decreto Gelmini sulla scuola dell’obbligo e l’Onda degli studenti, fuori, cercava di impedirlo. Per il sottosegretario è il secondo tentativo di ricostruzione in meno di una settimana. Ma ancora una volta inciampa in una racconto parziale e frettoloso. Con questo clima, che vede il ritorno di opposti estremismi in piazza, forse, anche pericoloso. Ha detto ieri Nitto Palma: «Uno del Blocco (la destra, ndr) spalleggiato da un altro, …

«Governo a muso duro con poveri e immigrati», di Luigi Manconi e Federico Resta

Homeless schedati e senza diritti. Reato di clandestinità e 18 mesi per l’identificazione. Le ronde legalizzate. Sindaci sceriffi e pseudo poliziotti a occuparsi di ordine pubblico. Persino il matrimonio è subordinato al permesso di soggiorno. Via tutti i diritti Sarà in aula da martedì a Palazzo Madama il disegno di legge sula sicurezza. Ronde istituzionali, reato di clandestinità per gli immigrati e schedatura dei clochard. Così si tagliano i diritti dei più poveri. Il complesso delle misure disegna una strategia e un’ideologia affidate a un sistema di intimidazione ed esclusione. Questi i punti più significativi. La schedatura dei clochard Si istituisce il registro delle persone che non hanno fissa dimora, rimettendone a un mero decreto del Ministro dell’interno la disciplina di funzionamento. La norma contrasta con il principio di eguaglianza, assoggettando a una sorta di schedatura persone per il solo fatto di essere «senza fissa dimora». Non si specificano poi le finalità che dovrebbero legittimare questo trattamento discriminatorio, gravemente lesivo della dignità personale. Le ronde e il presidio Gli enti locali potranno avvalersi «della collaborazione …