Giorno: 21 Novembre 2008

“Basta violenze: le donne son tornate. E vanno in piazza”, di Luigina Venturelli

Su 300 omicidi registrati nel 2007, il 21% è di mogli o fidanzate. Il Viminale li chiama «conflitti familiari e delitti passionali». In realtà è una strage silenziosa. Che le donne scelgono di combattere facendo da sole. Perchè le donne italiane manifesteranno domani a Roma contro la violenza di genere? Per rispondere un eufemismo vale più di mille parole. «Conflitti familiari e delitti passionali» è la definizione romanzesca usata dal Viminale per oltre sessanta donne uccise tra le pareti di casa nel giro di sei mesi. Da luglio a dicembre 2007 – sono gli ultimi dati disponibili – il ministero dell’Interno ha contato in Italia circa 300 omicidi: tra lotte nella criminalità organizzata e regolamenti di conti tra spacciatori, spunta un 21% di mogli e fidanzate, adulte e ragazzine massacrate da un partner, da un amico, da un parente. Ma le forze dell’ordine non hanno il coraggio di chiamarli con il loro nome, omicidi. Usano una bella perifrasi pericolosamente simile a un’attenuante culturale, che fornisce un quadro esatto dello stato dell’arte nel nostro paese, dove …

“Scuola, ancora sale sulla ferita”, di Manuela Ghizzoni

Proponiamo l’intervento di Manuela Ghizzoni, Capogruppo Pd alla Commissione Cultura della Camera, apparso ieri su Aprileonline.info. Nella giornata mondiale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza il premier interviene sulle classi ponte per difenderle, oltre che sulla “riforma del grembiulino”. Un comportamento che testimonia l’assenza di conoscenza in materia ma anche l’inopportunità istituzionale. Il presidente del Consiglio Berlusconi si è contraddistinto anche oggi per la gravità del suo comportamento, spargendo sale sulla già profonda ferita inferta all’istruzione dal suo governo. Il premier ha infatti utilizzato un’occasione importante come quella odierna, ovvero la giornata mondiale dedicata ai diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, per intervenire non in merito ai gravi problemi che affliggono il mondo dei più piccoli, bensì per discutere di aspetti marginali che afferiscono alla riforma proposta dal suo governo e che dimostra per altro di conoscere approssimativamente. Due gli esempi di questa inopportunità. Il primo relativo alla questione del grembiule che il piano Gelmini vorrebbe reintrodurre e che il presidente del Consiglio difende anche oggi. Fermo restando che non rappresenta un intervento politico degno di questo …

“Ma siamo impazziti?”, di Marina Sereni

Nel giugno scorso avevo cercato di gettare un allarme per un’articolazione delle nostre posizioni interne che mi sembrava privilegiasse l’appartenenza a gruppi, fondazioni, correnti piuttosto che al PD in quanto tale: partito pluralista, ma partito, con una sua identità, una sua linea politica, una sua organizzazione, un suo radicamento nella società. Allora tanti amici e compagni, tanti democratici e democratiche mi dettero ragione. Alcuni si sono sentiti chiamati in causa e mi spiegarono le ragioni della loro adesione a questa o quella associazione… A distanza di cinque mesi la situazione mi sembra sempre più preoccupante. Ricopro un incarico di primo piano nel gruppo PD alla Camera, quasi ogni giorno incontro i massimi dirigenti del nostro partito, eppure provo rabbia e al tempo stesso un senso di impotenza perché non vedo come sia possibile incidere concretamente su una situazione che a me sembra del tutto surreale e pericolosa. Berlusconi sta governando male, l’opposizione sociale nel Paese è cresciuta, abbiamo chiamato a raccolta il popolo democratico ed ha risposto, abbiamo avuto risultati positivi in Trentino, nel centrodestra …