Giorno: 12 Novembre 2008

Scuola, On. Ghizzoni: “governo illogico, i tagli non tengono conto della realtà del Paese”

Serve una modifica radicale del piano programmatico “I dati presentati oggi dall’Istat confermano l’illogicità dei tagli all’istruzione praticati dal Governo attraverso la riforma Gelmini e la manovra finanziaria”. Lo dichiara la capogruppo del Pd nella commissione Cultura della Camera, Manuela Ghizzoni, che aggiunge: “si tratta di due provvedimenti contrari al dato di realtà della società italiana che presenta, al contrario, una crescente richiesta di istruzione e formazione”. “Il Governo – sottolinea Ghizzoni – può ancora ripensarci e lo può fare agendo sul piano programmatico proposto dal Governo per intervenire sulla scuola, che è lo strumento che definisce come e dove praticare i tagli e che è al momento in discussione nelle commissioni Cultura di Camera e Senato. Il Pd – continua –  nel ribadire la propria netta contrarietà sull’operato del governo in materia scolastica, chiede una rivisitazione radicale del piano al fine di potenziare le risorse destinate alla scuola e qualificare l’offerta formativa. I dati dell’Istat – conclude – non possono essere sottovalutati, il ministro Gelmini dovrebbe farsi un esame di coscienza e comprendere l’impraticabilità …

“Tagli di spesa e finti concorsi, così la ricerca soffoca i talenti”, di Ettore Livini

L’Italia del tappo generazionale, il paese “bloccato” che guarda con nostalgia al suo passato più che scommettere sul suo futuro ha uno specchio straordinario che riflette in modo cristallino tutte le sue debolezze strutturali: i suoi investimenti nella ricerca. La fuga di cervelli dal Belpaese è solo la punta dell’iceberg. La nostra università sono (malgrado tutto) una miniera d’oro di talenti – come dimostrano i loro successi appena mettono il naso oltrefrontiera – frustrati da un sistema imballato, incapace di valorizzarli. Prendiamo Pier Francesco Ferrari, 39 anni, una moglie e tre figli. Fosse un talento (presunto) del calcio come Ricardo Quaresma, potrebbe guadagnare 1.600 euro ogni 2 ore di lavoro, lo stipendio che l’Inter paga al suo talentuoso e deludente centrocampista. Capisse di finanza, magari quei 1.600 euro se li metterebbe in tasca ogni mezz’ora, com’è successo nel 2007 al numero uno di Unicredit Alessandro Profumo. Lui invece quella cifra se la suda in un mese (“Lavoro dalle 8.30 di mattina alle 19.30 di sera – precisa – più qualche ora al computer la sera, …