Giorno: 4 Febbraio 2012

"Un decreto strappa di mano i beni dello Stato" di Luca Del Fra

Bufera sul frutto avvelenato contenuto nella legge per Roma Capitale che affida al Campidoglio funzioni nella valorizzazione e nella tutela del nostro patrimonio culturale. Con forti profili di incostituzionalità Il 20 gennaio scorso i funzionari del Comune si sono presentati a Palazzo Venezia chiedendo la documentazione su un piccolo restauro in corso, appenaunpaio di ponteggi. Gelosissimi delle loro competenze che comprendono la tutela dei beni culturali, i funzionari dello Stato si sono rifiutati e s’è scatenato un parapiglia: nervi tesi, voci stridule che si sovrapponevano, qualche minaccia, torve lettere tra le amministrazioni. È il primo frutto avvelenato del decreto attuativo sulla legge perRomaCapitale, che affida alCampidoglio funzioni nella valorizzazione e, tremate!, anche nella tutela dei Beni Culturali. Così, a dispetto delle leggi e della Costituzione repubblicana, il sindaco oltre che sulla città potrà allungare le mani anche sulla archeologia, l’arte, i monumenti: ovvero il nostro patrimonio più importante e prezioso. DECRETO FUORI LEGGE Redatto dal precedente esecutivo, approvato il 21novembre scorso nella prima riunione operativa del Consiglio dei ministri del governo Monti, e ora in …

“Un decreto strappa di mano i beni dello Stato” di Luca Del Fra

Bufera sul frutto avvelenato contenuto nella legge per Roma Capitale che affida al Campidoglio funzioni nella valorizzazione e nella tutela del nostro patrimonio culturale. Con forti profili di incostituzionalità Il 20 gennaio scorso i funzionari del Comune si sono presentati a Palazzo Venezia chiedendo la documentazione su un piccolo restauro in corso, appenaunpaio di ponteggi. Gelosissimi delle loro competenze che comprendono la tutela dei beni culturali, i funzionari dello Stato si sono rifiutati e s’è scatenato un parapiglia: nervi tesi, voci stridule che si sovrapponevano, qualche minaccia, torve lettere tra le amministrazioni. È il primo frutto avvelenato del decreto attuativo sulla legge perRomaCapitale, che affida alCampidoglio funzioni nella valorizzazione e, tremate!, anche nella tutela dei Beni Culturali. Così, a dispetto delle leggi e della Costituzione repubblicana, il sindaco oltre che sulla città potrà allungare le mani anche sulla archeologia, l’arte, i monumenti: ovvero il nostro patrimonio più importante e prezioso. DECRETO FUORI LEGGE Redatto dal precedente esecutivo, approvato il 21novembre scorso nella prima riunione operativa del Consiglio dei ministri del governo Monti, e ora in …

"Scuola, 10.443 prof in esubero. Il ministro Profumo lo sa?", di Fabio Luppino

Il ministro Profumo farebbe bene a confrontarsi con la realtà prima di lanciare idee apparentemente meravigliose. Proporre di fare un nuovo concorso per reclutare docenti cozza con una situazione del personale che consiglierebbe tutt’altro. L’anno scolastico 2012-2013 erediterà un quadro lavorativo ben poco incoraggiante. Ci sono 10.443 professori in esubero tra scuola primaria, medie e superiori. L’effetto ultimo delle riforme Tremonti-Gelmini che di posti ne hanno tagliati complessivamente 80mila. Docenti che, se nel frattempo non si mette mano a qualcosa, rischiano nel giro del prossimo biennio di essere messi in mobilità e licenziati. LA TABELLA (in Microsoft Office Excel) Sono insegnanti di ruolo che stanno assistendo alla vertiginosa contrazione delle ore della propria classe di concorso: l’ulteriore entrata a regime della riforma Gelmini nei licei porterà ancora contrazioni. Finiranno per avere spezzoni, nel caso migliore. Ma molti perderanno l’ambita cattedra e dovranno essere riconvertiti. Si è parlato di spostarli nel sostegno (qui ci sono molti posti da riempire) con corsi ad hoc, ma è ancora tutto fermo. Il quadro al momento è questo. Sono in …

“Scuola, 10.443 prof in esubero. Il ministro Profumo lo sa?”, di Fabio Luppino

Il ministro Profumo farebbe bene a confrontarsi con la realtà prima di lanciare idee apparentemente meravigliose. Proporre di fare un nuovo concorso per reclutare docenti cozza con una situazione del personale che consiglierebbe tutt’altro. L’anno scolastico 2012-2013 erediterà un quadro lavorativo ben poco incoraggiante. Ci sono 10.443 professori in esubero tra scuola primaria, medie e superiori. L’effetto ultimo delle riforme Tremonti-Gelmini che di posti ne hanno tagliati complessivamente 80mila. Docenti che, se nel frattempo non si mette mano a qualcosa, rischiano nel giro del prossimo biennio di essere messi in mobilità e licenziati. LA TABELLA (in Microsoft Office Excel) Sono insegnanti di ruolo che stanno assistendo alla vertiginosa contrazione delle ore della propria classe di concorso: l’ulteriore entrata a regime della riforma Gelmini nei licei porterà ancora contrazioni. Finiranno per avere spezzoni, nel caso migliore. Ma molti perderanno l’ambita cattedra e dovranno essere riconvertiti. Si è parlato di spostarli nel sostegno (qui ci sono molti posti da riempire) con corsi ad hoc, ma è ancora tutto fermo. Il quadro al momento è questo. Sono in …

"Perché lo spread conta (ma da solo non basta)", di Donato Masciandaro

In questi giorni si osserva con generale grande soddisfazione la riduzione dello spread dell’Italia, arrivato a quota 375, duecento punti sotto il picco del novembre scorso. Ma che cosa è oggi lo spread? Quando un termometro nato per indicare un rischio economico futuro diventa invece un segnale di crisi politica imminente, dobbiamo continuare a utilizzarlo come se niente fosse accaduto, ovvero interrogarci su come migliorarlo? Un effetto generale e pervasivo della crisi dei debiti sovrani europei avviatasi dal 2010 è il tracimare – anche nel linguaggio comune – del termine spread. I l significato del sostantivo spread ha subito una rapida evoluzione proprio a partire da quel momento. Lo spread BB10 di cui parliamo è la differenza tra il rendimento di un titolo italiano (BTp) e quello di un titolo tedesco (Bund) su uno stesso orizzonte temporale: dieci anni. Ma lo spread si può calcolare anche per Paesi diversi dall’Italia. In generale perciò la differenza tra i due rendimenti ci dà la misura di un rischio futuro: se lo spread è nullo, vuol dire che …

“Perché lo spread conta (ma da solo non basta)”, di Donato Masciandaro

In questi giorni si osserva con generale grande soddisfazione la riduzione dello spread dell’Italia, arrivato a quota 375, duecento punti sotto il picco del novembre scorso. Ma che cosa è oggi lo spread? Quando un termometro nato per indicare un rischio economico futuro diventa invece un segnale di crisi politica imminente, dobbiamo continuare a utilizzarlo come se niente fosse accaduto, ovvero interrogarci su come migliorarlo? Un effetto generale e pervasivo della crisi dei debiti sovrani europei avviatasi dal 2010 è il tracimare – anche nel linguaggio comune – del termine spread. I l significato del sostantivo spread ha subito una rapida evoluzione proprio a partire da quel momento. Lo spread BB10 di cui parliamo è la differenza tra il rendimento di un titolo italiano (BTp) e quello di un titolo tedesco (Bund) su uno stesso orizzonte temporale: dieci anni. Ma lo spread si può calcolare anche per Paesi diversi dall’Italia. In generale perciò la differenza tra i due rendimenti ci dà la misura di un rischio futuro: se lo spread è nullo, vuol dire che …

«È scandaloso. Questi fondi siano restituiti allo Stato», intervista a Pierluigi Castagnetti di Natalia Lombardo

Il parlamentare del Pd sollevò dubbi nel 2009 «Va recuperata la fiducia nella politica affrontando i nodi: articolo 49 della Carta e legge elettorale» Sconvolgente, è una vicenda di una gravità inaudita. L’ho detto a Rutelli: i fondi devono essere restituiti tutti e devono tornare allo Stato. Ma dobbiamo sciogliere alcuni nodi, per ridare legittimità ai partiti: attuare l’articolo 49 della Costituzione e cambiare legge elettorale». Pierluigi Castagnetti, Pd, presidente della Giunta per le autorizzazioni della Camera, è stato l’ultimo segretario del Ppi e l’ha traghettato nella Margherita. Lei pensa che il cosiddetto «tesoretto di Lusi» fosse destinato a finanziare un altro partito o correnti? «Non abbiamo elementi, e quando siamo di fronte a reati di tale gravità non si può giudicare senza elementi. Questa vicenda è gravissima, è la prima volta che un tesoriere si appropria dei soldi di un partito. E così tanti, 13 milioni fatti fuori, inimmaginabile. Io penso che Lusi in questi anni abbia usato la sua posizione di potere per elargire qualche finanziamento per delle attività politiche» Di chi? Dell’Api …