Giorno: 19 Febbraio 2012

“Va di moda uccidere le donne”, di Valeria Abate

Di solito a botte o a coltellate, quasi sempre per mano di mariti, fidanzati o ex. In Italia c’è una vittima ogni tre giorni, e va sempre peggio. Se Laura sappia o meno che l’omicidio è la causa principale di morte per le donne, non glielo leggi in faccia. Quello che vedi chiaramente invece, mentre racconta l’incubo di quasi dieci anni di violenze subite da parte del marito, è il sollievo per esserne uscita. Perché, alla fine, quel che resta non sono le botte, ma la consapevolezza di essersi ripresi la propria vita. Certo, c’è pure la paura che l’epilogo della storia potesse essere diverso, come è stato per Stefania Noce, attivista 24enne di “Se Non Ora Quando” di Catania, accoltellata dal fidanzato che non si rassegnava ad essere ex. Anche per Maura Carta le cose sono andate diversamente, presa a pugni fino ad essere uccisa dal figlio schizofrenico, una delle 19 vittime dall’inizio dell’anno al 15 febbraio. E se i numeri sono questi, non c’è da aspettarsi niente di buono per il 2012, “considerando …

"Va di moda uccidere le donne", di Valeria Abate

Di solito a botte o a coltellate, quasi sempre per mano di mariti, fidanzati o ex. In Italia c’è una vittima ogni tre giorni, e va sempre peggio. Se Laura sappia o meno che l’omicidio è la causa principale di morte per le donne, non glielo leggi in faccia. Quello che vedi chiaramente invece, mentre racconta l’incubo di quasi dieci anni di violenze subite da parte del marito, è il sollievo per esserne uscita. Perché, alla fine, quel che resta non sono le botte, ma la consapevolezza di essersi ripresi la propria vita. Certo, c’è pure la paura che l’epilogo della storia potesse essere diverso, come è stato per Stefania Noce, attivista 24enne di “Se Non Ora Quando” di Catania, accoltellata dal fidanzato che non si rassegnava ad essere ex. Anche per Maura Carta le cose sono andate diversamente, presa a pugni fino ad essere uccisa dal figlio schizofrenico, una delle 19 vittime dall’inizio dell’anno al 15 febbraio. E se i numeri sono questi, non c’è da aspettarsi niente di buono per il 2012, “considerando …

“Dove sono finiti gli adulti”, di Massimo Recalcati

I genitori sembrano essersi smarriti nello stesso mare dove ogni giorno si perdono i loro figli senza più nessuna distinzione generazionale. È sempre più difficile crescere in un mondo che sogna l´eterna giovinezza Dai videogame ai social network si è diffuso un modello di società a “responsabilità zero”. Il film americano intitolato Young Adult di Jason Reitman sembra darci – già solo nel titolo – la temperatura della strana febbre che sta colpendo il cosiddetto mondo degli adulti. Il fenomeno è accecante nella sua evidenza: gli adulti si sono persi. In questo film la loro scomparsa viene celebrata come un miraggio di rigenerazione; l´adulterazione dell´adulto consisterebbe nella sua regressione ad una immaturità testarda, al recupero (impossibile) del tempo passato, ad un rifiuto della responsabilità. La trama è eloquente: una ex-scrittrice divorziata ritorna nel suo paesino del Minesota per riprendere il suo fidanzatino del liceo che nel frattempo si è sposato e ha un figlio senza tener conto in nessun modo della irreversibilità del tempo. Cosa sta accadendo? Se un adulto è qualcuno che prova assumere …

"Dove sono finiti gli adulti", di Massimo Recalcati

I genitori sembrano essersi smarriti nello stesso mare dove ogni giorno si perdono i loro figli senza più nessuna distinzione generazionale. È sempre più difficile crescere in un mondo che sogna l´eterna giovinezza Dai videogame ai social network si è diffuso un modello di società a “responsabilità zero”. Il film americano intitolato Young Adult di Jason Reitman sembra darci – già solo nel titolo – la temperatura della strana febbre che sta colpendo il cosiddetto mondo degli adulti. Il fenomeno è accecante nella sua evidenza: gli adulti si sono persi. In questo film la loro scomparsa viene celebrata come un miraggio di rigenerazione; l´adulterazione dell´adulto consisterebbe nella sua regressione ad una immaturità testarda, al recupero (impossibile) del tempo passato, ad un rifiuto della responsabilità. La trama è eloquente: una ex-scrittrice divorziata ritorna nel suo paesino del Minesota per riprendere il suo fidanzatino del liceo che nel frattempo si è sposato e ha un figlio senza tener conto in nessun modo della irreversibilità del tempo. Cosa sta accadendo? Se un adulto è qualcuno che prova assumere …

"Pensiero cattolico contro liberismo? Al Pd serve eccome", di Gianni Gennari

«Il pensiero cattolico può aiutare il Pd a vincere il liberismo». Manca un punto interrogativo, quindi è questa la convinzione di Stefano Fassina in vista dell’iniziativa del primo marzo per una crescita politico culturale dell’attuale Pd con la sua storia complessa, carica di un passato non tutto morto e ideologico, ma anche fatto di valori che hanno presente e futuro. Questo mi pare importante non solo per vincere il liberismo, cioè primato della forza, del denaro, dei pochi su tutto il resto, ma anche semplicemente per «vincere», in termini di consenso, e quindi realizzare un disegno politico, istituzionale e culturale più giusto per l’Italia: giustizia sociale, giovani, donne, lavoro, solidarietà, non discriminazione, accoglienza, rispetto delle regole, sobrietà. Ho l’età per ricordare alcuni momenti anni 70 in cui ho toccato con mano la vicinanza dei valori della fede cattolica, alla luce del Concilio e di alcuni testi papali del tempo (Pacem in Terris di Giovanni XXIII, Ecclesiam suam e Populorum Progressio di Paolo VI, per esempio) anche alla vita di quella che allora era la base …

“Pensiero cattolico contro liberismo? Al Pd serve eccome”, di Gianni Gennari

«Il pensiero cattolico può aiutare il Pd a vincere il liberismo». Manca un punto interrogativo, quindi è questa la convinzione di Stefano Fassina in vista dell’iniziativa del primo marzo per una crescita politico culturale dell’attuale Pd con la sua storia complessa, carica di un passato non tutto morto e ideologico, ma anche fatto di valori che hanno presente e futuro. Questo mi pare importante non solo per vincere il liberismo, cioè primato della forza, del denaro, dei pochi su tutto il resto, ma anche semplicemente per «vincere», in termini di consenso, e quindi realizzare un disegno politico, istituzionale e culturale più giusto per l’Italia: giustizia sociale, giovani, donne, lavoro, solidarietà, non discriminazione, accoglienza, rispetto delle regole, sobrietà. Ho l’età per ricordare alcuni momenti anni 70 in cui ho toccato con mano la vicinanza dei valori della fede cattolica, alla luce del Concilio e di alcuni testi papali del tempo (Pacem in Terris di Giovanni XXIII, Ecclesiam suam e Populorum Progressio di Paolo VI, per esempio) anche alla vita di quella che allora era la base …

"Occasione da non perdere", di Stefano Lepri

La recessione in cui l’economia italiana si trova non durerà a lungo: le parole del governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco a Parma non annunciano nuove avversità, temperano invece il forte pessimismo con cui il 2012 era iniziato. Meno di un mese fa, il Fondo monetario internazionale aveva pronosticato al nostro Paese due anni di arretramento, e più grave nelle cifre. Nel frattempo sui mercati i rendimenti dei titoli del Tesoro sono scesi. Al momento, ci spiega la Banca d’Italia, ci troviamo fuori pericolo: la nostra finanza pubblica «è comunque su un sentiero sostenibile». Ciò non toglie che si debba fare di tutto per attenuare le difficoltà a cui andremo incontro in questa prima metà dell’anno. In questo momento, è cruciale il ruolo delle banche; più di quanto non appaia. Lo strumento principale con cui l’area dell’euro è stata tenuta insieme, e a parte la Grecia prende a rinsaldarsi, è l’operazione con cui la Banca centrale europea ha rifinanziato le banche per tre anni al tasso dell’1%, nelle cifre da loro desiderate. Secondo estremisti e …