Giorno: 9 Febbraio 2012

Decreto Crescitalia

Le dieci proposte prioritarie del Partito Democratico nel campo delle Liberalizzazioni, presentate al Senato. “Deve essere fatto un ulteriore passo in avanti perché il paese ne ha grande bisogno. Il decreto del governo è il primo tentativo serio di liberalizzare il mercato”. Il decreto legge liberalizzazioni ha “un ampissimo raggio d’azione che cercheremo di rendere più incisivo con le nostre proposte”. Il presidente dei senatori del PD, Anna Finocchiaro, assicura che il partito sosterrà il provvedimento messo in campo dal governo anche se “non sarà facile perché la difesa dei privilegi è molto forte”. Il Partito democratico terrà “il punto su tutto” anche se il governo porrà la fiducia, assicura Finocchiaro. Le proposte di modifica riguarderanno circa 40 interventi, attraverso i quali sarà effettuata “la manutenzione sul documento uscito dal Consiglio dei ministri”, spiega il senatore Pierpaolo Baretta. “Vorremmo che il testo uscisse dall’esame del parlamento rafforzato e completato” in tre settori: diritti dei consumatori, produttività del paese e giovani. I settori nei quali si incide, attraverso il decreto legge, “sono moltissimi, dal gas alle …

"Un passo avanti", di Federica Resta e Luigi Manconi

Sarà forse un piccolo passo, ma va nella direzione giusta: e, soprattutto, risponde a un’idea del diritto e a una concezione della pena ispirate a robusti principi garantisti. Il primo decreto-legge del ministro Severino affronta un tema cruciale: la dignità – prima vittima dell’attuale drammatica situazione delle carceri – delle persone private della libertà. Sebbene, infatti, non risolva – come ovviamente non potrebbe fare un solo provvedimento – tutti i problemi della realtà penitenziaria italiana, il decreto-legge sul sovraffollamento nelle carceri, su cui il governo ha posto la questione di fiducia, ne disciplina alcuni degli aspetti più importanti: quello della custodia degli arrestati per reati di minore gravità; quello della detenzione domiciliare per condannati non socialmente pericolosi che abbiano espiato gran parte della pena e, infine, quello degli ospedali psichiatrici giudiziari. Sul primo punto, il Parlamento ha addirittura rafforzato quanto disposto inizialmente dal decreto, prevedendo che l`arrestato per reati di minore gravità (esclusi comunque rapina, scippo, estorsione, furto in abitazione), in attesa della convalida, sia condotto agli arresti domiciliari. Solo in caso di indisponibilità di …

“Un passo avanti”, di Federica Resta e Luigi Manconi

Sarà forse un piccolo passo, ma va nella direzione giusta: e, soprattutto, risponde a un’idea del diritto e a una concezione della pena ispirate a robusti principi garantisti. Il primo decreto-legge del ministro Severino affronta un tema cruciale: la dignità – prima vittima dell’attuale drammatica situazione delle carceri – delle persone private della libertà. Sebbene, infatti, non risolva – come ovviamente non potrebbe fare un solo provvedimento – tutti i problemi della realtà penitenziaria italiana, il decreto-legge sul sovraffollamento nelle carceri, su cui il governo ha posto la questione di fiducia, ne disciplina alcuni degli aspetti più importanti: quello della custodia degli arrestati per reati di minore gravità; quello della detenzione domiciliare per condannati non socialmente pericolosi che abbiano espiato gran parte della pena e, infine, quello degli ospedali psichiatrici giudiziari. Sul primo punto, il Parlamento ha addirittura rafforzato quanto disposto inizialmente dal decreto, prevedendo che l`arrestato per reati di minore gravità (esclusi comunque rapina, scippo, estorsione, furto in abitazione), in attesa della convalida, sia condotto agli arresti domiciliari. Solo in caso di indisponibilità di …

Stragi naziste, i parlamentari hanno presentato un’interrogazione

Identici testi sono stati depositati al Senato e alla Camera dai parlamentari modenesi Pd. L’impegno era stato preso subito dopo la pubblicazione della sentenza della Corte dell’Aja: in mattinata, i parlamentari modenesi del Pd Barbolini, Bastico, Garavini, Ghizzoni, Miglioli e Santagata hanno presentato una interrogazione con la quale sollecitano il governo, e il ministro Terzi in particolare, ad avviare i negoziati bilaterali con la Germania necessari a definire la questione degli indennizzi dei familiari delle vittime delle stragi naziste. E’ stata presentata, questa mattina, in contemporanea alla Camera e al Senato, l’ interrogazione indirizzata al presidente del Consiglio e al ministro degli esteri messa a punto dai parlamentari modenesi sul tema dei risarcimenti ai familiari delle vittime delle stragi naziste dopo la sentenza della Corte internazionale di giustizia dell’Aja. I senatori Barbolini e Bastico e i deputati Garavini, Ghizzoni, Miglioli e Santagata interrogano il governo, e in particolare il ministro Terzi, per sapere “quale iniziativa intenda intraprendere per avviare, al più presto, il negoziato tra il nostro paese e la Germania, così come richiesto dalla …

"Una relazione da rafforzare", di Pierluigi Battista

Il governo Monti ha svolto più che egregiamente i compiti a casa. Ha ridato credibilità e centralità all’Italia. Ha fatto del nostro Paese un interlocutore autorevole dell’Europa (e degli Stati Uniti, come ha confermato sul Corriere l’ambasciatore Usa a Roma). Ha avviato una politica economica dolorosa ma efficace, rimesso sui binari i conti impazziti, allontanato il fantasma del fallimento. Ma basta? Forse, a costo di apparire incontentabili, non basta. Perché gli incoraggianti risultati sui conti sembrano un po’ più opachi, se dalle formule matematiche si passa alla vita vera degli italiani, alle emozioni e ai simboli che ne cementano la coesione. È vero, un governo tecnico non ha come obiettivo il consenso. Ma la prospettiva di un destino comune è pur sempre la missione di un governo che, oltre all’autorevolezza e alla competenza, deve saper trasmettere agli italiani fiducia, forza, energia in uno dei momenti più difficili della loro storia. Se il naufragio di una nave colpisce l’immaginazione pubblica e ferisce come un’umiliazione l’intera compagine nazionale per la sconsideratezza di comandanti fatui e tremebondi, un …

“Una relazione da rafforzare”, di Pierluigi Battista

Il governo Monti ha svolto più che egregiamente i compiti a casa. Ha ridato credibilità e centralità all’Italia. Ha fatto del nostro Paese un interlocutore autorevole dell’Europa (e degli Stati Uniti, come ha confermato sul Corriere l’ambasciatore Usa a Roma). Ha avviato una politica economica dolorosa ma efficace, rimesso sui binari i conti impazziti, allontanato il fantasma del fallimento. Ma basta? Forse, a costo di apparire incontentabili, non basta. Perché gli incoraggianti risultati sui conti sembrano un po’ più opachi, se dalle formule matematiche si passa alla vita vera degli italiani, alle emozioni e ai simboli che ne cementano la coesione. È vero, un governo tecnico non ha come obiettivo il consenso. Ma la prospettiva di un destino comune è pur sempre la missione di un governo che, oltre all’autorevolezza e alla competenza, deve saper trasmettere agli italiani fiducia, forza, energia in uno dei momenti più difficili della loro storia. Se il naufragio di una nave colpisce l’immaginazione pubblica e ferisce come un’umiliazione l’intera compagine nazionale per la sconsideratezza di comandanti fatui e tremebondi, un …