Giorno: 18 Febbraio 2012

“Fornero stoppa la Cigs. Sindacati sul piede di guerra”, di Luigina Venturelli

Sui tempi di discussione della riforma del mercato del lavoro, la ministra Elsa Fornero ha ribadito ai colleghi europei riuniti ieri a Bruxel- les quanto già detto alle parti sociali italiane: il governo conta di completarla «entro il mese di marzo» e «con il massimo consenso possibile». Sull’applicazione delle novità da introdurre, invece, la responsabile del Welfare ha parlato di «operatività non immediata», soprattutto per quanto riguarda la revisione degli ammortizzatori sociali, che sarebbe rimandata al dopo crisi. Gli «sgravi fiscali e nuovi servizi anche sostenuti dal fondo sociale Ue» per favorire l’occupazione femminile e al Sud, invece, sono stati già previsti nel decreto Salva-Italia di dicembre, e difficilmente si troveranno nuove risorse per introdurne di ulteriori. CASSA E INDENNIZZO La trattativa con i sindacati e le associazioni imprenditoriali, finalmente entrata nella sua fase decisiva, sarà comunque a tutto campo. Lunedì mattina, al prossimo incontro previsto nella sede del ministero di via Veneto, si parlerà innanzitutto del riordino dei contratti di lavoro, visto che «in Italia abbiamo troppe tipologie che hanno creato molta precarietà, specialmente …

"Fornero stoppa la Cigs. Sindacati sul piede di guerra", di Luigina Venturelli

Sui tempi di discussione della riforma del mercato del lavoro, la ministra Elsa Fornero ha ribadito ai colleghi europei riuniti ieri a Bruxel- les quanto già detto alle parti sociali italiane: il governo conta di completarla «entro il mese di marzo» e «con il massimo consenso possibile». Sull’applicazione delle novità da introdurre, invece, la responsabile del Welfare ha parlato di «operatività non immediata», soprattutto per quanto riguarda la revisione degli ammortizzatori sociali, che sarebbe rimandata al dopo crisi. Gli «sgravi fiscali e nuovi servizi anche sostenuti dal fondo sociale Ue» per favorire l’occupazione femminile e al Sud, invece, sono stati già previsti nel decreto Salva-Italia di dicembre, e difficilmente si troveranno nuove risorse per introdurne di ulteriori. CASSA E INDENNIZZO La trattativa con i sindacati e le associazioni imprenditoriali, finalmente entrata nella sua fase decisiva, sarà comunque a tutto campo. Lunedì mattina, al prossimo incontro previsto nella sede del ministero di via Veneto, si parlerà innanzitutto del riordino dei contratti di lavoro, visto che «in Italia abbiamo troppe tipologie che hanno creato molta precarietà, specialmente …

“Mettiamo al centro il lavoro e la dignità delle donne, delle donne del Sud e dei giovani”, di Rosy Bindi

La Presidente dell’Assemblea del PD Rosy Bindi ha partecipato all’iniziativa delle donne democratiche a Napoli: ‘Dal Sud con le Donne, Ricostruiamo l’Italia’: “È la prima volta che ci incontriamo senza il governo Berlusconi in campo e possiamo dire con orgoglio che non c’è più anche perché noi donne del del PD ci siamo fortemente impegnate”. La Presidente Rosy Bindi , nonostante l’influenza ha voluto partecipare all’iniziativa delle Donne democratiche sul Mezzogiorno , sottolineando l’importanza di “riflettere insieme sulla situazione meridionale delle donne. Ho apprezzato molto l’organizzazione dell’iniziativa – ha detto – che deve servire di preparazione ad un futuro che vogliamo migliore. Il nostro partito ha qui manifestato la sua capacità di essere presente e attivo nei territori, anche al Sud. È la prima volta che ci incontriamo senza il governo Berlusconi in campo e possiamo dire con orgoglio che non c’è più anche perché noi, come donne del del PD, ci siamo fortemente impegnate . Non è caduto solo per i suoi processi e per la perdita di credibilità in Italia e all’estero, ma …

"Mettiamo al centro il lavoro e la dignità delle donne, delle donne del Sud e dei giovani", di Rosy Bindi

La Presidente dell’Assemblea del PD Rosy Bindi ha partecipato all’iniziativa delle donne democratiche a Napoli: ‘Dal Sud con le Donne, Ricostruiamo l’Italia’: “È la prima volta che ci incontriamo senza il governo Berlusconi in campo e possiamo dire con orgoglio che non c’è più anche perché noi donne del del PD ci siamo fortemente impegnate”. La Presidente Rosy Bindi , nonostante l’influenza ha voluto partecipare all’iniziativa delle Donne democratiche sul Mezzogiorno , sottolineando l’importanza di “riflettere insieme sulla situazione meridionale delle donne. Ho apprezzato molto l’organizzazione dell’iniziativa – ha detto – che deve servire di preparazione ad un futuro che vogliamo migliore. Il nostro partito ha qui manifestato la sua capacità di essere presente e attivo nei territori, anche al Sud. È la prima volta che ci incontriamo senza il governo Berlusconi in campo e possiamo dire con orgoglio che non c’è più anche perché noi, come donne del del PD, ci siamo fortemente impegnate . Non è caduto solo per i suoi processi e per la perdita di credibilità in Italia e all’estero, ma …

Femminicidi, Ghizzoni “Un triste fenomeno trasversale alle culture”

“Facciamo che il prossimo “8 marzo” simboleggi un cambiamento profondo di mentalità”. Anche il 2012, a Modena, si apre con un “femminicidio”, un fenomeno che non possiamo né ignorare né sperare di catalogare tra quelli che riguardano persone provenienti da altri paesi, altre culture, altre religioni. Il commento della parlamentare del Pd Manuela Ghizzoni. «Avevamo chiuso il 2011 con un tristissimo primato: ben cinque “femminicidi” compiuti in provincia di Modena, cinque donne uccise da un uomo, nella stragrande maggioranza dei casi dal proprio compagno di vita. Apriamo questo 2012 con un nuovo “femminicidio”: una giovane signora polacca, Edyta Kozakiewicz, trovata assassinata e l’uomo che la ospitava, un italiano, fermato dagli inquirenti. E’ la conferma, semmai ne avessimo bisogno, che la violenza alle donne attraversa le culture e chi si ostina a circoscriverla ad espressione di determinate “etnie” nega i fatti: l’uomo che uccide una donna perché non le riconosce il diritto all’autonomia e alla libertà non è solo l’immigrato da terre lontane che qualcuno ritiene arretrate culturalmente, ma più spesso è il compagno di vita, …

"Primarie preziose contro l'antipolitica", di Paola Gaiotti de Biase

Il caso delle primarie di Genova è un dato della situazione politico-psicologica del Paese che deve fare oggetto di tutta la nostra attenzione. C’è, ed è forse prevalente rispetto all’esplicito appoggio al Pd, un area forte, motivata, non qualunquista né populista del Paese che si attende dal Pd un apporto al rinnovamento dello stile politico maggiore di quello effettivamente visibile. Il messaggio trasmesso in questi anni da Bersani è incontestabile e apprezzato, anche proprio per quello che riguarda il ruolo delle primarie nell’ascolto delle attese autentiche dei cittadini e della piena legittimazione delle loro scelte: un segnale del dover essere le primarie un segno dell’attenzione al Paese e non uno strumento della classe politica, di cui rischia di esprimerecomeaccaduto a Genova più le rivalità interne che la forza della governance. Semmai riduce l’efficacia del segnale una stampa troppo disattenta a tante cose positive che il Pd è andato maturando e costruendo per il Paese, fino a considerarlo talora estraneo e inesistente rispetto alla svolta radicale, e positiva, che stiamo vivendocon il governo Monti. Ma le …

“Primarie preziose contro l’antipolitica”, di Paola Gaiotti de Biase

Il caso delle primarie di Genova è un dato della situazione politico-psicologica del Paese che deve fare oggetto di tutta la nostra attenzione. C’è, ed è forse prevalente rispetto all’esplicito appoggio al Pd, un area forte, motivata, non qualunquista né populista del Paese che si attende dal Pd un apporto al rinnovamento dello stile politico maggiore di quello effettivamente visibile. Il messaggio trasmesso in questi anni da Bersani è incontestabile e apprezzato, anche proprio per quello che riguarda il ruolo delle primarie nell’ascolto delle attese autentiche dei cittadini e della piena legittimazione delle loro scelte: un segnale del dover essere le primarie un segno dell’attenzione al Paese e non uno strumento della classe politica, di cui rischia di esprimerecomeaccaduto a Genova più le rivalità interne che la forza della governance. Semmai riduce l’efficacia del segnale una stampa troppo disattenta a tante cose positive che il Pd è andato maturando e costruendo per il Paese, fino a considerarlo talora estraneo e inesistente rispetto alla svolta radicale, e positiva, che stiamo vivendocon il governo Monti. Ma le …