Giorno: 4 Settembre 2012

"Draghi sfida la Bundesbank", di Raffaella Cascioli

«L’acquisto di bond a 3 anni non è aiuto di stato». Oggi Hollande da Monti. Nelle stesse ore in cui il debito federale americano si avvicina a grandi passi a quota record di 16mila miliardi di dollari, il presidente della Bce Mario Draghi sgombra il campo dalle speculazioni dell’ultimo mese. L’acquisto di bond fino a tre anni da parte dell’Eurotower non costituisce finanziamento monetario agli stati dell’eurozona, non ci sarà violazione dei trattati da parte della Bce e, soprattutto, Draghi & Co. restano più che mai contrari alla concessione di una licenza bancaria al fondo permanente salva-stati Esm. In avvio di una settimana decisiva per Eurolandia e impegnativa per la Bce, chiamata giovedì nel direttivo a svelare l’armageddon contro il rischio di contagio della crisi, Mario Draghi anticipa la propria strategia a Bruxelles in un’audizione a porte chiuse all’europarlamento. Forte di una larga maggioranza nel board della Bce e dell’assenso del governo tedesco, il banchiere centrale tira dritto sull’acquisto dei titoli di stato a breve. In attesa di contare i voti nel direttivo di giovedì, …

"Draghi sfida la Bundesbank", di Raffaella Cascioli

«L’acquisto di bond a 3 anni non è aiuto di stato». Oggi Hollande da Monti. Nelle stesse ore in cui il debito federale americano si avvicina a grandi passi a quota record di 16mila miliardi di dollari, il presidente della Bce Mario Draghi sgombra il campo dalle speculazioni dell’ultimo mese. L’acquisto di bond fino a tre anni da parte dell’Eurotower non costituisce finanziamento monetario agli stati dell’eurozona, non ci sarà violazione dei trattati da parte della Bce e, soprattutto, Draghi & Co. restano più che mai contrari alla concessione di una licenza bancaria al fondo permanente salva-stati Esm. In avvio di una settimana decisiva per Eurolandia e impegnativa per la Bce, chiamata giovedì nel direttivo a svelare l’armageddon contro il rischio di contagio della crisi, Mario Draghi anticipa la propria strategia a Bruxelles in un’audizione a porte chiuse all’europarlamento. Forte di una larga maggioranza nel board della Bce e dell’assenso del governo tedesco, il banchiere centrale tira dritto sull’acquisto dei titoli di stato a breve. In attesa di contare i voti nel direttivo di giovedì, …

"Chi ingrassa paga", di Gilberto Muraro

È abortita la proposta del ministro Balduzzi di tassare le bevande zuccherate. È un peccato. Sollevava problemi tecnici non banali e richiedeva molto equilibrio. Appariva tuttavia giustificata sul piano dei principi dall’obbligo di solidarietà in campo sanitario. Perché limita la libertà individuale per impedire quelle dipendenze e quelle cattive abitudini che in futuro limiterebbero gravemente la libertà dell’individuo. Ed è una politica che vede numerose applicazioni all’estero. L’imposta sulle bevande zuccherate proposta dal ministro della Salute Balduzzi è stata affossata sul nascere dalla forte reazione delle imprese interessate che hanno fatto balenare drammatici contraccolpi sull’economia e sulle famiglie. Giusto o sbagliato che fosse sul piano della politica economica nell’attuale congiuntura, il progetto aveva sollevato anche una questione di principio che è bene affrontare comunque, a futura memoria. SOLIDARIETÀ SOCIALE E RESPONSABILITÀ INDIVIDUALE Vari osservatori avevano infatti sollevato un problema etico-politico : è bene che lo Stato imponga stili di vita con la fiscalità ? Se si pensa alla benzina e alle sigarette, si è portati a rispondere che il problema non esiste perché lo Stato …

"Chi ingrassa paga", di Gilberto Muraro

È abortita la proposta del ministro Balduzzi di tassare le bevande zuccherate. È un peccato. Sollevava problemi tecnici non banali e richiedeva molto equilibrio. Appariva tuttavia giustificata sul piano dei principi dall’obbligo di solidarietà in campo sanitario. Perché limita la libertà individuale per impedire quelle dipendenze e quelle cattive abitudini che in futuro limiterebbero gravemente la libertà dell’individuo. Ed è una politica che vede numerose applicazioni all’estero. L’imposta sulle bevande zuccherate proposta dal ministro della Salute Balduzzi è stata affossata sul nascere dalla forte reazione delle imprese interessate che hanno fatto balenare drammatici contraccolpi sull’economia e sulle famiglie. Giusto o sbagliato che fosse sul piano della politica economica nell’attuale congiuntura, il progetto aveva sollevato anche una questione di principio che è bene affrontare comunque, a futura memoria. SOLIDARIETÀ SOCIALE E RESPONSABILITÀ INDIVIDUALE Vari osservatori avevano infatti sollevato un problema etico-politico : è bene che lo Stato imponga stili di vita con la fiscalità ? Se si pensa alla benzina e alle sigarette, si è portati a rispondere che il problema non esiste perché lo Stato …

Scuola, 30 studenti per aula «Una su tre è fuori norma», di Valentina Santarpia

Ammassati, con pochi centimetri a dividerli dai compagni, e spazi compressi rispetto ai limiti di sicurezza: sono gli studenti delle «classi pollaio», secondo il Codacons il 30% delle classi italiane, 110 mila su 367 mila. E questa sarebbe una stima per difetto, perché contempla solo le classi con più di 25 studenti: prendendo in considerazione anche quelle che non rispettano gli spazi fissati dalle norme comunitarie (1,8o metri quadrati a disposizione ad alunno fino alle scuole medie, 1,96 mq per gli studenti delle superiori), «si arriva al 70%», dice il Codacons, con una stima quindi di oltre 257 mila classi non a norma. Di fatto, sia che si guardi il fenomeno da un punto di vista amministrativo (con le nuove norme che regolano il numero massimo e minimo di studenti per aula), sia che lo si consideri dal punto di vista strettamente logistico di spazi, «l’inizio del prossimo anno scolastico sarà una bagarre», secondo il presidente del Codacons Carlo Rienzi. Per decreto ministeriale, nelle scuole dell’infanzia possono esserci non più di 26 bambini per classe …

Università: Ghizzoni, test denunciano inadeguate politiche scolastiche e universitarie

“I test di ingresso non sono il problema, ma solo il campanello d’allarme della crisi del sistema della conoscenza causato delle inadeguate politiche scolastiche e universitarie degli ultimi anni. – lo dichiara Manuela Ghizzoni, presidente della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei Deputati – Numero chiuso e programmato sembrano esse scelte determinate più da problemi organizzativi, che da valutazioni sulla capacità del mercato di assorbire nuovi laureati. In un contesto generato da politiche di tagli agli atenei e da norme poste per circoscrivere l’offerta formativa – spiega Ghizzoni – i test di ingresso sono la copertura per non risolvere alla radice alcuni i problemi dell’università e della scuola. È da quest’ultima, infatti, che dovrebbe arrivare l’indirizzo all’orientamento sulla scelta universitaria: un ciclo formativo di cinque anni dovrebbe rappresentare un percorso capace di mettere a valore le attitudini degli studenti, di orientarli nella scelta adeguata anche attraverso iniziative di concerto con gli atenei. Una scelta che, troppo spesso, rischierebbe di scontrarsi anche con la mancanza di risorse per la piena realizzazione del diritto allo …

"Due studenti su dieci non arrivano al diploma", di Mario Castagna

La dispersione scolastica italiana è tra le più alte in Europa. Peggio di noi solo Spagna, Portogallo e Malta. Tra classi pollaio e ritardi tutte le criticità. I primi a ricominciare saranno il 5 settembre gli studenti altoatesini ma il grosso degli alunni tornerà tra i banchi tra il 12 ed il 17 settembre. Ancora più difficile sarà ricominciare l’anno alla scuola Morvillo Falcone di Brindisi, dove il 19 maggio scorso un attentato ha provocato la morte di Melissa Bassi ed il ferimento di 9 sue compagne di scuola. «È stata un’estate particolare questa ci spiega Martina Carpani, presidentessa della consulta provinciale degli studenti di Brindisi con gli psicologi al lavoro per cercare di far superare ai ragazzi il trauma della morte a scuola». Per il primo giorno di scuola stanno organizzando un ricordo di Melissa, sicuramente un minuto di silenzio ma anche qualcosa di più. Quel giorno di maggio tutti si aspettavano un noioso giorno di scuola, come scritto in un instant book che raccoglieva i pensieri degli studenti brindisini dopo l’attentato e pubblicato …