Giorno: 23 Settembre 2012

"Dat: perché sarebbe meglio evitare la legge", di Stefano Semplici

Solo con una robusta dose di ingenuità si poteva immaginare che questa legislatura si sarebbe conclusa senza che si tornasse a discutere del disegno di legge sulle dichiarazioni anticipate di trattamento. Non si tratta, a questo punto, di dare ragione a chi sostiene che tanto lavoro non merita di andare sprecato piuttosto che a coloro che denunciano il significato tutto strumentale ed elettorale della pretesa di approvare definitivamente il testo. Gli uni e gli altri recitano la loro parte in un copione scontato. È meglio allora restare sui contenuti del disegno di legge, per capire cosa accadrebbe davvero e trarne un sommesso suggerimento. Il testo contiene una incongruenza palese, che rende impossibile la chiara identificazione della platea dei destinatari. Nell’art. 1 e nel comma 1 dell’art. 3 ci si riferisce ai soggetti incapaci di intendere e di volere e dunque, per citare solo l’esempio più facile, alle centinaia di migliaia di malati di Alzheimer che si trovino in uno stato avanzato della loro malattia. Ma nel comma 5 dello stesso art. 3 si specifica che …

"Dat: perché sarebbe meglio evitare la legge", di Stefano Semplici

Solo con una robusta dose di ingenuità si poteva immaginare che questa legislatura si sarebbe conclusa senza che si tornasse a discutere del disegno di legge sulle dichiarazioni anticipate di trattamento. Non si tratta, a questo punto, di dare ragione a chi sostiene che tanto lavoro non merita di andare sprecato piuttosto che a coloro che denunciano il significato tutto strumentale ed elettorale della pretesa di approvare definitivamente il testo. Gli uni e gli altri recitano la loro parte in un copione scontato. È meglio allora restare sui contenuti del disegno di legge, per capire cosa accadrebbe davvero e trarne un sommesso suggerimento. Il testo contiene una incongruenza palese, che rende impossibile la chiara identificazione della platea dei destinatari. Nell’art. 1 e nel comma 1 dell’art. 3 ci si riferisce ai soggetti incapaci di intendere e di volere e dunque, per citare solo l’esempio più facile, alle centinaia di migliaia di malati di Alzheimer che si trovino in uno stato avanzato della loro malattia. Ma nel comma 5 dello stesso art. 3 si specifica che …

"Montessori: l’infanzia liberata. Ventimila le sue scuole nel mondo ma in Italia ce ne sono soltanto 136", di Pietro Greco

Nel 1913 “la bella italiana” sbarca in America, salutata dal New York Tribune come “the most interesting woman of Europe”, la donna più interessante del Vecchio Continente. Venti anni dopo «la bella italiana» deve lasciare definitivamente l’Italia, perché come scrive Roberta Passione nel ricco Dizionario biografico delle scienziate italiane (secoli XVIII-XX), curato da Miriam Focaccia e Sandra Linguerri, appena uscito nelle edizioni Pendragon «l’”educazione alla libertà” che (… ) propugna poco collima con l’orientamento sempre più autoritario della scuola fascista». Con 22.000 scuole di ogni ordine e grado a lei dedicate e a lei ispirate in tutto il mondo, Maria Montessori è la donna italiana che ha avuto e ha tuttora più influenza nel mondo. È dunque con lei che vogliamo chiudere questa breve carrellata che, nel corso dell’estate, ci ha portato a conoscere alcuni dei grandi scienziati italiani che nel XX secolo hanno «fatto politica», indicando al Paese un percorso di crescita culturale, di progresso civile e di sviluppo economico che l’Italia non ha voluto seguire. Scelta per la quale, oggi, paghiamo conseguenze piuttosto …

"Montessori: l’infanzia liberata. Ventimila le sue scuole nel mondo ma in Italia ce ne sono soltanto 136", di Pietro Greco

Nel 1913 “la bella italiana” sbarca in America, salutata dal New York Tribune come “the most interesting woman of Europe”, la donna più interessante del Vecchio Continente. Venti anni dopo «la bella italiana» deve lasciare definitivamente l’Italia, perché come scrive Roberta Passione nel ricco Dizionario biografico delle scienziate italiane (secoli XVIII-XX), curato da Miriam Focaccia e Sandra Linguerri, appena uscito nelle edizioni Pendragon «l’”educazione alla libertà” che (… ) propugna poco collima con l’orientamento sempre più autoritario della scuola fascista». Con 22.000 scuole di ogni ordine e grado a lei dedicate e a lei ispirate in tutto il mondo, Maria Montessori è la donna italiana che ha avuto e ha tuttora più influenza nel mondo. È dunque con lei che vogliamo chiudere questa breve carrellata che, nel corso dell’estate, ci ha portato a conoscere alcuni dei grandi scienziati italiani che nel XX secolo hanno «fatto politica», indicando al Paese un percorso di crescita culturale, di progresso civile e di sviluppo economico che l’Italia non ha voluto seguire. Scelta per la quale, oggi, paghiamo conseguenze piuttosto …

"L'antipolitica dei berluscones", di Claudio Sardo

La vergogna dei soldi pubblici spesi alla regione Lazio per ostriche e vini, per regali di lusso e maxi-bollette private, per dubbi collaboratori e viaggi poco politici alimenta la sfiducia e il disprezzo dei cittadini verso i partiti e le istituzioni. Per tanti è la dimostrazione del teorema della politica sporca, dei partiti tutti uguali, della democrazia ormai declinante e sostanzialmente irriformabile. Si tratta di uno scandalo nato in casa Pdl, e proprio per questo gli opinionisti di destra sono i più agguerriti nel sostenere che tutti sono responsabili alla stessa maniera. Renata Polverini, presidente della giunta regionale, ha avuto la possibilità – appena rese pubbliche le circostanze pecorecce e i dati sconvolgenti della gestione Fiorito-Batman dei fondi assegnati al gruppo Pdl – di porre fine a questo spettacolo miserabile e compiere il solo atto che potesse segnalare, pur nel disonore, un desiderio autentico di riparazione: le dimissioni, lo scioglimento del consiglio e l’avvio delle procedure per nuove elezioni. Ma ciò non è avvenuto. Le dimissioni sono diventate invece oggetto di negoziati oscuri, di minacce …

"L'antipolitica dei berluscones", di Claudio Sardo

La vergogna dei soldi pubblici spesi alla regione Lazio per ostriche e vini, per regali di lusso e maxi-bollette private, per dubbi collaboratori e viaggi poco politici alimenta la sfiducia e il disprezzo dei cittadini verso i partiti e le istituzioni. Per tanti è la dimostrazione del teorema della politica sporca, dei partiti tutti uguali, della democrazia ormai declinante e sostanzialmente irriformabile. Si tratta di uno scandalo nato in casa Pdl, e proprio per questo gli opinionisti di destra sono i più agguerriti nel sostenere che tutti sono responsabili alla stessa maniera. Renata Polverini, presidente della giunta regionale, ha avuto la possibilità – appena rese pubbliche le circostanze pecorecce e i dati sconvolgenti della gestione Fiorito-Batman dei fondi assegnati al gruppo Pdl – di porre fine a questo spettacolo miserabile e compiere il solo atto che potesse segnalare, pur nel disonore, un desiderio autentico di riparazione: le dimissioni, lo scioglimento del consiglio e l’avvio delle procedure per nuove elezioni. Ma ciò non è avvenuto. Le dimissioni sono diventate invece oggetto di negoziati oscuri, di minacce …

Le donne-sindaco della Locride scuotono il Pd sulla legalità “Unico rimedio all’antipolitica”, di Concita De Gregorio

Questi sono posti dove le teste di maiale non si indossano ai toga party, te le lasciano mozzate sullo zerbino davanti a casa. “E’ un rito arcaico della ‘ndrangheta ma noi qui ci siamo nate e non ci lasciamo impressionare, lo sappiamo che è così”, dice Elisabetta Tripodi, sindaco di Rosarno. Dove l’indennità da sindaco, lo stipendio, è di 800 euro al mese che diventano “411 virgola 80 centesimi perché ne lascio la metà al comune per le spese sociali”. Sono paesi e città dove se il boss locale ti spara alla macchina ti danno la scorta, ma – spiega Carolina Girasole, sindaco di Isola Capo Rizzuto – “io non l’ho voluta la scorta, ho detto la scambio per due funzionari bravi per i comune, due giovani assunti per concorso. Risultato: mi hanno tolto la scorta e non mi hanno dato i funzionari”. Il giornale del mattino arriva anche a Decollatura, confine con Lamezia Terme: quando il sindaco Annamaria Cardamone legge l’intervista al capogruppo Pd alla Regione Lazio Esterino Montino, suo collega di partito, che …