Giorno: 25 Settembre 2012

"Papà non paga? E a scuola spunta la mensa separata", di Fabio Poletti

A Cavenago di Brianza, che più Brianza non si può, è scoppiata la guerra del panino. Da una parte ci sono due sorelline di origini siriane di 7 e 9 anni che hanno rischiato di saltare il pasto alla scuola elementare Ada Negri perché i loro genitori non avevano pagato il buono mensa. E come loro rischia di fare la stessa fine un altro centinaio di bambini non in regola con la retta della refezione che costa 4 euro e 20 centesimi a testa al giorno. Dall’altra parte c’è la società che gestisce la mensa, la multinazionale francese Sodexo – che nel 2011 ha fatturato nel mondo 16 miliardi e 47 milioni di euro – che piange per un avanzo da 23 mila euro di rette non pagate, solo in questa scuola prefabbricata a un piano con un giardino spelacchiato attorno, che ospita 600 bambini tra elementari e medie e una palestra. La Sodexo che vuole i suoi soldi ha minacciato di dare ai bambini con i genitori inadempienti un panino vuoto e un succo …

"Papà non paga? E a scuola spunta la mensa separata", di Fabio Poletti

A Cavenago di Brianza, che più Brianza non si può, è scoppiata la guerra del panino. Da una parte ci sono due sorelline di origini siriane di 7 e 9 anni che hanno rischiato di saltare il pasto alla scuola elementare Ada Negri perché i loro genitori non avevano pagato il buono mensa. E come loro rischia di fare la stessa fine un altro centinaio di bambini non in regola con la retta della refezione che costa 4 euro e 20 centesimi a testa al giorno. Dall’altra parte c’è la società che gestisce la mensa, la multinazionale francese Sodexo – che nel 2011 ha fatturato nel mondo 16 miliardi e 47 milioni di euro – che piange per un avanzo da 23 mila euro di rette non pagate, solo in questa scuola prefabbricata a un piano con un giardino spelacchiato attorno, che ospita 600 bambini tra elementari e medie e una palestra. La Sodexo che vuole i suoi soldi ha minacciato di dare ai bambini con i genitori inadempienti un panino vuoto e un succo …

"Bersani a Renzi: l’albo non è contro di te", di Laura Matteucci

«La politica deve cambiare. Mi pare che la situazione sia arrivata a un punto insostenibile, credo che la Polverini stessa abbia fatto un gesto che va comunque sottolineato». Per Pier Luigi Bersani, che chiude a Milano la festa democratica, è inevitabile parlare della situazione del Lazio, che definisce «un caso drammatico», e delle dimisioni della presidente. Il segretario dei Democratici ribadisce che lo scandalo della Regione Lazio pone l’urgenza dell’adozione di «nuove regole». «Non a caso noi facciamo le primarie, perché questo tema del rapporto tra politica e società è il problema numero uno. È essenziale che le istituzioni riacquisiscano credibilità nei confronti dei cittadini dice Quello che serve è una terapia d’urto». Un tema che richiama anche le primarie, per le quali a breve, il 6 ottobre, il Pd fisserà oltre ai tempi le proprie regole. A partire dall’albo non gradito ai renziani, ma che per Bersani è semplicemente «un registro normale di chi va a votare», «una norma anti-Batman, non anti-Renzi». «Renzi aggiunge fa bene ad aver fiducia. Le regole non sono da …

"Bersani a Renzi: l’albo non è contro di te", di Laura Matteucci

«La politica deve cambiare. Mi pare che la situazione sia arrivata a un punto insostenibile, credo che la Polverini stessa abbia fatto un gesto che va comunque sottolineato». Per Pier Luigi Bersani, che chiude a Milano la festa democratica, è inevitabile parlare della situazione del Lazio, che definisce «un caso drammatico», e delle dimisioni della presidente. Il segretario dei Democratici ribadisce che lo scandalo della Regione Lazio pone l’urgenza dell’adozione di «nuove regole». «Non a caso noi facciamo le primarie, perché questo tema del rapporto tra politica e società è il problema numero uno. È essenziale che le istituzioni riacquisiscano credibilità nei confronti dei cittadini dice Quello che serve è una terapia d’urto». Un tema che richiama anche le primarie, per le quali a breve, il 6 ottobre, il Pd fisserà oltre ai tempi le proprie regole. A partire dall’albo non gradito ai renziani, ma che per Bersani è semplicemente «un registro normale di chi va a votare», «una norma anti-Batman, non anti-Renzi». «Renzi aggiunge fa bene ad aver fiducia. Le regole non sono da …

"Inidonei con biglietto di ritorno", di Franco Bastianini

L’inquadramento tra il personale amministrativo dei docenti inidonei non sarà irreversibile. Un decreto firmato dal ministro dell’istruzione, Francesco Profumo, e alla controfirma dei responsabibili dell’economia e della funzione pubblica, data per imminente, elenca tutti gli elementi ritenuti necessari per dare applicazione alle disposizioni contenute nell’art.14, commi 13 e 14 della legge agosto2012 n. 135. Rispetto ad anticipazioni circolate nelle scorse settimane, il documento contiene diverse novità la più importante delle quali è quella che non esclude la possibilità di un rientro nel ruolo docente anche dopo l’inquadramento nel ruolo Ata. Il provvedimento conferma che tanto i docenti inidonei quanto quelli titolari delle classi C555 e C999 devono transitare nei ruoli del personale Ata con la qualifica di assistente amministrativo o tecnico di cui al vigente contratto collettivo nazionale scuola, sottoscritto il 29 settembre 2007, con la precisazione che per il personale delle classi C555 e C999 i profili professionali di inquadramento saranno assegnati in base al titolo di studio posseduto. L’inquadramento nell’area contrattuale del personale Ata, con decorrenza 1° settembre 2012, sarà disposto a mezzo …

"Inidonei con biglietto di ritorno", di Franco Bastianini

L’inquadramento tra il personale amministrativo dei docenti inidonei non sarà irreversibile. Un decreto firmato dal ministro dell’istruzione, Francesco Profumo, e alla controfirma dei responsabibili dell’economia e della funzione pubblica, data per imminente, elenca tutti gli elementi ritenuti necessari per dare applicazione alle disposizioni contenute nell’art.14, commi 13 e 14 della legge agosto2012 n. 135. Rispetto ad anticipazioni circolate nelle scorse settimane, il documento contiene diverse novità la più importante delle quali è quella che non esclude la possibilità di un rientro nel ruolo docente anche dopo l’inquadramento nel ruolo Ata. Il provvedimento conferma che tanto i docenti inidonei quanto quelli titolari delle classi C555 e C999 devono transitare nei ruoli del personale Ata con la qualifica di assistente amministrativo o tecnico di cui al vigente contratto collettivo nazionale scuola, sottoscritto il 29 settembre 2007, con la precisazione che per il personale delle classi C555 e C999 i profili professionali di inquadramento saranno assegnati in base al titolo di studio posseduto. L’inquadramento nell’area contrattuale del personale Ata, con decorrenza 1° settembre 2012, sarà disposto a mezzo …

"Il sindaco scomodo", di Manuela Modica

Una vita d’intimidazioni quella del sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini. L’ultima è di venerdì notte. Questa volta è un barcone che va a fuoco, uno di quelli che ha trasportato un po’ miracolosamente i migranti sulle coste italiane di Lampedusa. Non solo, uno di quelli dati in dono dalla Prefettura alla associazione culturale Askavuza, destinati alla realizzazione del museo dell’immigrazione. Un barcone simbolico, quindi, accompagnato da volantini eloquenti: «No ai clandestini liberi per l’isola u capisti? Alla prossima gruppo armato Lampedusa Libera». E di eloquente c’è soprattutto quell’interrogativo: «U capisti?» (l’hai capito?). Diretto a una persona specifica: il sindaco. Quella Nicolini i cui incendi improvvisi punteggiano il ritmo della sua attività politica, del suo impegno civico: l’officina del padre, il casotto di Legambiente di cui era direttrice, prima la jeep e poi il pulmino del marito. Un lungo curriculum di intimidazioni che vanno di pari passo con le lotte ambientaliste, ma non solo. E che però, visti i risultati, farebbe pensare che questa strana cinquantenne, sindaco da pochi mesi ma già vicesindaco ad appena 23 …