Giorno: 11 Settembre 2012

"Nuovi concorsi universitari, la valutazione è fai-da-te", Luciano Mecacci

C’è scarsa atteenzione sulla stampa e nell’opinione pubblica sui gravi problemi che stanno emergendo dopo la pubblicazione a metà agosto dei nuovi criteri da adottare per valutare nei prossimi concorsi per professore universitario sia chi aspira a essere membro della commissione esaminatrice sia chi si candida al passaggio da ricercatore a professore associato o da associato a professore ordinario. Solo l’Unità nell’articolo di Mario Castagna ha fatto riferimento al possibile accoglimento da parte del Tar Lazio del ricorso subito presentato dall’Associazione Italiana dei Costituzionalisti in merito ai parametri (in particolare, le mediane) che avrebbero dovuto imprimere una svolta al sistema di valutazione della ricerca scientifica nel nostro Paese (anche ai fini della progressione nella carriera dei docenti universitari) e che invece si stanno dimostrando un nuovo pasticcio. Al di là della fondatezza dei valori statistici introdotti, vanno messi in evidenza tre aspetti generali di questo cosiddetto nuovo sistema che dimostra quanto invece esso conservi vecchie impostazioni. In primo luogo, permane una gerarchia nei tre gradi della carriera universitaria rispetto al valore internazionale della produzione scientifica …

"Nuovi concorsi universitari, la valutazione è fai-da-te", Luciano Mecacci

C’è scarsa atteenzione sulla stampa e nell’opinione pubblica sui gravi problemi che stanno emergendo dopo la pubblicazione a metà agosto dei nuovi criteri da adottare per valutare nei prossimi concorsi per professore universitario sia chi aspira a essere membro della commissione esaminatrice sia chi si candida al passaggio da ricercatore a professore associato o da associato a professore ordinario. Solo l’Unità nell’articolo di Mario Castagna ha fatto riferimento al possibile accoglimento da parte del Tar Lazio del ricorso subito presentato dall’Associazione Italiana dei Costituzionalisti in merito ai parametri (in particolare, le mediane) che avrebbero dovuto imprimere una svolta al sistema di valutazione della ricerca scientifica nel nostro Paese (anche ai fini della progressione nella carriera dei docenti universitari) e che invece si stanno dimostrando un nuovo pasticcio. Al di là della fondatezza dei valori statistici introdotti, vanno messi in evidenza tre aspetti generali di questo cosiddetto nuovo sistema che dimostra quanto invece esso conservi vecchie impostazioni. In primo luogo, permane una gerarchia nei tre gradi della carriera universitaria rispetto al valore internazionale della produzione scientifica …

"Una scuola su tre a rischio sicurezza", di Luciana Cimino

In una scuola su tre (su due al sud) mancano i certificati di sicurezza. Migliaia stanno su territori a rischio sismico o idrogeologico. Non è solo l’intonaco che cade, l’infiltrazione d’acqua, l’umidità. Lo stato dell’edilizia scolastico nel nostro Paese è drammatico, al punto che in alcune città le amministrazioni si trovano nel dilemma se aprire una scuola non a norma o lasciare a casa i bambini. Casi come quello di Catanzaro, dove 5 scuole hanno chiuso perché inagibili negli ultimi due anni e dove solo questa estate il prefetto ha sospeso l’ordinanza che avrebbe impedito le attività in altre due primarie del centro, o come quello di Campobasso, dove il sindaco qualche giorno fa ha minacciato di rinviare l’apertura delle sue 30 scuole se non avesse avuto dal ministero la deroga sulla certificazione anti incendio, fotografano una realtà al limite dell’emergenza. Una situazione con la quale il governo Monti ha iniziato a fare i conti: fra pochi giorni il Ministero dell’Istruzione presenterà un rapporto sulle condizioni degli edifici scolastici, una sorta di mappatura ufficiale con …

"Una scuola su tre a rischio sicurezza", di Luciana Cimino

In una scuola su tre (su due al sud) mancano i certificati di sicurezza. Migliaia stanno su territori a rischio sismico o idrogeologico. Non è solo l’intonaco che cade, l’infiltrazione d’acqua, l’umidità. Lo stato dell’edilizia scolastico nel nostro Paese è drammatico, al punto che in alcune città le amministrazioni si trovano nel dilemma se aprire una scuola non a norma o lasciare a casa i bambini. Casi come quello di Catanzaro, dove 5 scuole hanno chiuso perché inagibili negli ultimi due anni e dove solo questa estate il prefetto ha sospeso l’ordinanza che avrebbe impedito le attività in altre due primarie del centro, o come quello di Campobasso, dove il sindaco qualche giorno fa ha minacciato di rinviare l’apertura delle sue 30 scuole se non avesse avuto dal ministero la deroga sulla certificazione anti incendio, fotografano una realtà al limite dell’emergenza. Una situazione con la quale il governo Monti ha iniziato a fare i conti: fra pochi giorni il Ministero dell’Istruzione presenterà un rapporto sulle condizioni degli edifici scolastici, una sorta di mappatura ufficiale con …

"Ricerca, 800 milioni ai giovani scienziati", di Eugenio Bruno

Una buona notizia per i giovani scienziati arriva dall’Ue. Il Consiglio europeo della ricerca (Cer) ha selezionato i 536 studiosi alle prime armi che si divideranno i quasi 800 milioni di euro previsti per gli «Starting Grant 2012». Del gruppo fanno parte ricercatori di 41 nazionalità e 21 Paesi; 24 quelli di provenienza italiana. Si tratta del finanziamento più importante mai erogato dall’organizzazione paneuropea costituita nel 2007 per finanziare la ricerca d’avanguardia e promuovere l’eccellenza scientifica nel Vecchio continente. Le sovvenzioni di avviamento del Cer sono destinate a ricercatori a inizio carriera di qualunque nazionalità purché si siano già stabiliti in Europa oppure siano disposti a stabilirvisi. Ogni finanziamento può raggiungere i 2 milioni di euro per un periodo massimo di 5 anni. Per sostenere una nuova generazione di studiosi di punta viene poi previsto che ogni vincitore del «Grant» possa comporre il proprio team attingendo al bacino di oltre 3.000 studenti di dottorato e post-dottorato. Come avviene per tutte le iniziative del Cer anche questa selezione parte dal basso: i singoli partecipanti hanno indicato …

"Ricerca, 800 milioni ai giovani scienziati", di Eugenio Bruno

Una buona notizia per i giovani scienziati arriva dall’Ue. Il Consiglio europeo della ricerca (Cer) ha selezionato i 536 studiosi alle prime armi che si divideranno i quasi 800 milioni di euro previsti per gli «Starting Grant 2012». Del gruppo fanno parte ricercatori di 41 nazionalità e 21 Paesi; 24 quelli di provenienza italiana. Si tratta del finanziamento più importante mai erogato dall’organizzazione paneuropea costituita nel 2007 per finanziare la ricerca d’avanguardia e promuovere l’eccellenza scientifica nel Vecchio continente. Le sovvenzioni di avviamento del Cer sono destinate a ricercatori a inizio carriera di qualunque nazionalità purché si siano già stabiliti in Europa oppure siano disposti a stabilirvisi. Ogni finanziamento può raggiungere i 2 milioni di euro per un periodo massimo di 5 anni. Per sostenere una nuova generazione di studiosi di punta viene poi previsto che ogni vincitore del «Grant» possa comporre il proprio team attingendo al bacino di oltre 3.000 studenti di dottorato e post-dottorato. Come avviene per tutte le iniziative del Cer anche questa selezione parte dal basso: i singoli partecipanti hanno indicato …

"I doveri di un governo", di Chiara Saraceno

Un Ministro dello Sviluppo che, quando faceva il banchiere, ha contribuito a salvare l’Alitalia (a spese del contribuente) non può limitarsi a dire agli arrabbiatissimi lavoratori dell’Alcoa che non c’è niente da fare. È troppo tardiva la correzione di ieri: ormai il danno è fatto. Ed è sperabile che il ministro del Lavoro non riprenda il refrain che le è caro. Ovvero che: «Il lavoro non è un diritto. Bisogna meritarselo, anche con il sacrificio». Di sacrifici dei lavoratori, specie manuali, è purtroppo piena la storia anche recente, anche di ieri, con l’operaio di Taranto ustionato gravemente mentre lavorava a mettere a norma uno degli impianti più scandalosamente pericolosi del nostro paese. Di fronte alla crescita inarrestabile della disoccupazione, cui si unisce quella della inattività per scoraggiamento e disperazione, nessuno, tanto meno chi governa, può permettersi di dire alternativamente che non c’è nulla da fare e che se non si ha lavoro è perché non lo si merita abbastanza. Il problema del mercato del lavoro italiano, della disoccupazione giovanile che non rallenta, della disoccupazione dei …