Mese: Settembre 2012

"Il paternalismo di Stato", di Luigi Manconi

L’ipotesi di una tassa sulle bibite gassate ha suscitato scandalo e ilarità. E, soprattutto, una discussione lievemente demenziale, e talvolta sgangherata, a proposito della «libertà dei moderni» nei confronti di quel Leviatano che è il potere dello Stato. La questione è dannatamente seria e rappresenta addirittura uno dei nodi cruciali per il buono ed equo funzionamento dei sistemi democratici. In altre parole: qual è il limite di intervento dello Stato, delle sue istituzioni, delle sue leggi e dei suoi apparati nella vita privata dei cittadini? Fin dove può giungere quell’intervento? Quanto può condizionare le scelte relative alla sfera più riservata e intima delle nostre esistenze personali? I dilemmi sono questi. E sono dilemmi enormi perché, in un sistema democratico può porsi, per lo Stato, l’esigenza di tutelare due diritti e due interessi, entrambi legittimi e meritevoli di protezione e, tuttavia, suscettibili di entrare in conflitto. Dunque, al di là degli argomenti spesso non così appropriati cui si è fatto ricorso, anche l’appassionante rissa intorno alla «tassa sul rutto» aveva una sua importanza. In gioco c’erano, …

Bersani: "La sfida per il Paese"

Bersani chiude la Festa Democratica nazionale a Reggio Emilia Care Democratiche e cari Democratici, eccoci qui. Siamo tanti qui e siamo stati tanti, tantissimi, nelle oltre duemila feste che abbiamo organizzato ovunque. Siamo un partito capace di rimboccarci le maniche. Siamo un partito popolare. Siamo un partito libero, senza padroni. Abbiamo radici in ogni luogo del paese e vogliamo bene alle nostre comunità, ciascuno di noi alla sua. Ma tutti assieme vogliamo bene all’Italia. Le vogliamo bene e tuttavia non ci piace ancora abbastanza. Ci piacerà davvero solo quando sarà garantito il diritto di ognuno di studiare, di lavorare, di aver soccorso nel bisogno, senza discriminazioni e senza mai dover mendicare un diritto con il cappello in mano. E neppure il mondo così come è, ci piace abbastanza. Per la violenza che lo agita, per le guerre e il sangue sparso fino alle porte di casa nostra. La pace può venire solo dalla libertà. Noi siamo amici di ogni donna e di ogni uomo che nel mondo ha la forza di alzarsi in piedi e …

Bersani: "La sfida per il Paese"

Bersani chiude la Festa Democratica nazionale a Reggio Emilia Care Democratiche e cari Democratici, eccoci qui. Siamo tanti qui e siamo stati tanti, tantissimi, nelle oltre duemila feste che abbiamo organizzato ovunque. Siamo un partito capace di rimboccarci le maniche. Siamo un partito popolare. Siamo un partito libero, senza padroni. Abbiamo radici in ogni luogo del paese e vogliamo bene alle nostre comunità, ciascuno di noi alla sua. Ma tutti assieme vogliamo bene all’Italia. Le vogliamo bene e tuttavia non ci piace ancora abbastanza. Ci piacerà davvero solo quando sarà garantito il diritto di ognuno di studiare, di lavorare, di aver soccorso nel bisogno, senza discriminazioni e senza mai dover mendicare un diritto con il cappello in mano. E neppure il mondo così come è, ci piace abbastanza. Per la violenza che lo agita, per le guerre e il sangue sparso fino alle porte di casa nostra. La pace può venire solo dalla libertà. Noi siamo amici di ogni donna e di ogni uomo che nel mondo ha la forza di alzarsi in piedi e …

"Un nuovo umanesimo ci salverà", di Mauro Ceruti e Edgar Morin

Per i dotti dell’Umanesimo e del Rinascimento la civiltà europea poggiava su quattro colonne. Alle tre colonne delle tre grandi tradizioni monoteistiche (cristiana, ebraica, islamica) si aggiungeva la quarta colonna della sapienza degli antichi, della civiltà latina e greca riscoperta dagli umanisti nel Quattordicesimo e nel Quindicesimo secolo, attraverso le mediazioni più diverse, quali il monachesimo celtico e la cultura araba. Era un’immagine di unità nella diversità e di diversità nell’unità. Attraverso la loro integrazione e interazione, le quattro tradizioni producevano l’equilibrio e la solidità dell’intera costruzione. Lo specifico del l’identità europea, e dell’identità italiana all’interno dell’identità europea, è proprio questa diversità, che è ancora e molto di più della diversità delle quattro colonne: è diversità di culture materiali, di lingue, di paesaggi naturali e umani, di climi, di tradizioni, di Nazioni, di Regioni e di città… Il vero nucleo dell’Umanesimo sta dunque non in una replica formale dei modelli classici, ma in un nuovo modello di umanità, pervaso dallo spirito dell’accettazione reciproca e della convivenza delle diversità. La relazione fra passato e presente, fra …

"Un nuovo umanesimo ci salverà", di Mauro Ceruti e Edgar Morin

Per i dotti dell’Umanesimo e del Rinascimento la civiltà europea poggiava su quattro colonne. Alle tre colonne delle tre grandi tradizioni monoteistiche (cristiana, ebraica, islamica) si aggiungeva la quarta colonna della sapienza degli antichi, della civiltà latina e greca riscoperta dagli umanisti nel Quattordicesimo e nel Quindicesimo secolo, attraverso le mediazioni più diverse, quali il monachesimo celtico e la cultura araba. Era un’immagine di unità nella diversità e di diversità nell’unità. Attraverso la loro integrazione e interazione, le quattro tradizioni producevano l’equilibrio e la solidità dell’intera costruzione. Lo specifico del l’identità europea, e dell’identità italiana all’interno dell’identità europea, è proprio questa diversità, che è ancora e molto di più della diversità delle quattro colonne: è diversità di culture materiali, di lingue, di paesaggi naturali e umani, di climi, di tradizioni, di Nazioni, di Regioni e di città… Il vero nucleo dell’Umanesimo sta dunque non in una replica formale dei modelli classici, ma in un nuovo modello di umanità, pervaso dallo spirito dell’accettazione reciproca e della convivenza delle diversità. La relazione fra passato e presente, fra …

"Gerico, la prima smart city", di Alberto Melloni

Una teleferica che sale rovente al dirupo del Monastero delle Tentazioni permette di vedere dall’alto gli scavi archeologici sul bordo dell’oasi di Gerico, considerata la più antica città del mondo. È iniziata proprio qui 9500 anni fa una forma di vita — la città — che continua ad essere leva della condizione umana. Il portale Treccani (accessibile gratis come Wikipedia, ma immune dall’ideologismo dei wikiwriters) ricorda le «città» di Ur, Ugarit, Mersinia, Menfi, Harappa, Mohenjo-Daro che dalla fine del calcolitico entrano nella narrazione storica. Più su stanno le città-icona: Atene, che dà linguaggio alla politica come sacralità intrinseca alla vita comune; Sodoma, che, profanata la legge dell’ospitalità, sprofonda nel fuoco di giustizia dell’Altro per antonomasia. Icone fragili, le città erano il tema dell’Expo di Shanghai del 2010, che in un padiglione rappresentava la vita urbana come un tetto che non rovinava sui visitatori perché sorretto da due colonne di volumi: i libri sull’utopia. Da Campanella a Platone, da Confucio alla Bibbia ciò che impedisce ad Atene di diventare Sodoma, insegnava la Cina, è qualcosa di …

"Gerico, la prima smart city", di Alberto Melloni

Una teleferica che sale rovente al dirupo del Monastero delle Tentazioni permette di vedere dall’alto gli scavi archeologici sul bordo dell’oasi di Gerico, considerata la più antica città del mondo. È iniziata proprio qui 9500 anni fa una forma di vita — la città — che continua ad essere leva della condizione umana. Il portale Treccani (accessibile gratis come Wikipedia, ma immune dall’ideologismo dei wikiwriters) ricorda le «città» di Ur, Ugarit, Mersinia, Menfi, Harappa, Mohenjo-Daro che dalla fine del calcolitico entrano nella narrazione storica. Più su stanno le città-icona: Atene, che dà linguaggio alla politica come sacralità intrinseca alla vita comune; Sodoma, che, profanata la legge dell’ospitalità, sprofonda nel fuoco di giustizia dell’Altro per antonomasia. Icone fragili, le città erano il tema dell’Expo di Shanghai del 2010, che in un padiglione rappresentava la vita urbana come un tetto che non rovinava sui visitatori perché sorretto da due colonne di volumi: i libri sull’utopia. Da Campanella a Platone, da Confucio alla Bibbia ciò che impedisce ad Atene di diventare Sodoma, insegnava la Cina, è qualcosa di …