Giorno: 9 Febbraio 2013

"Lombardia, la truffa del federalismo amorale", di Tito Boeri

C’è una proposta shock che può essere raccolta solo da uno schieramento che vada da Monti a Vendola passando per Bersani. Perché è questa l’unica potenziale coalizione del dopo voto che avrà in Parlamento i numeri per farlo e che può essere credibile nel prendersi questo impegno. Si tratta di porre un freno all’autonomia irresponsabile di Regioni ed enti locali, spacciata per federalismo dalla Lega Nord, per tagliare davvero i costi della politica locale. Eper impedire che scandali come quelli dei festini nel Lazio e dei rimborsi per la ristrutturazione della casa di Bossi in Lombardia possano ripetersi. Occorre permettere al Parlamento italiano di porre un tetto alle spese dei consigli regionali, provinciali e comunali in termini di compensi ai consiglieri, convegni, spese di rappresentanza e rimborsi ai gruppi consiliari. Oggi questo non è possibile. I principi del cosiddetto federalismo fiscale inseriti nella nostra Costituzione con la riforma del Titolo V sanciscono, all’articolo 119, che gli enti locali hanno piena “autonomia finanziaria di entrata e di spesa”. Dato che sono state decentrate le spese, ma …

"Vincono gli euroscettici con quell’accordo-beffa l’economia non ripartirà", di Andrea Bonanni

Il Parlamento europeo considerava inaccettabile scendere sotto la soglia dei 960 miliardi. Dopo 25 ore di negoziato ininterrotto, i capi di governo se ne sono usciti con un bilanciobeffa che prevede impegni di spesa per 959 miliardi e impegni di pagamento per 908. Lo spirito gesuitico del presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, questa volta ha superato se stesso. Ma certamente si è spinto oltre la soglia della credibilità. Adesso tutti naturalmente parlano di «un buon compromesso », ognuno guardando alle cifre che gli fanno più comodo. Ma il senso dell’accordo raggiunto ieri è abbastanza semplice: ha vinto Cameron e ha perso l’Europa. Per la prima volta la Ue taglia i propri bilanci rispetto al passato e certamente rinuncia ai mezzi necessari per mettere in campo politiche efficaci di stimolo alla crescita, alla competitività, alla ricerca e alle nuove tecnologie. Questi settori-chiave restano più che mai affidati alle politiche (e ai finanziamenti) nazionali. I Paesi ricchi del Nord, che non a caso peroravano la necessità dei tagli in nome dell’austerità, ne ricavano un piccolo …

Università di Modena e Reggio Emilia – Intitolazione a Giuseppe Dossetti del palazzo universitario di viale Allegri a Reggio Emilia.

Intenso programma di iniziative a Reggio Emilia in occasione del centenario della nascita di Giuseppe Dossetti, partigiano, uomo politico, padre costituente, giurista e docente universitario, monaco e sacerdote animato da spirito riformatore e innovatore. A Giuseppe Dossetti l’intitolazione del Palazzo universitario di via Allegri, Sabato 9 febbraio 2013, a partire dalle ore 10.30. “Per la città di Reggio Emilia, ma anche per Modena, – afferma il Rettore prof. Aldo Tomasi – Dossetti rappresenta una limpida figura di intellettuale a tutto tondo, alieno da pregiudizi, capace di schierarsi con decisione e fermezza dalla parte delle sue convinzioni, anche quando le sue idee non coincidevano col pensiero e la cultura dominanti. Questo tratto del suo carattere e della sua impronta scientifico-culturale ne fanno un esempio per i tanti studenti che avranno modo di calcare queste aule. Intitolando a lui questo spazio abbiamo la fondata speranza che l’evocazione del suo nome alimenti la curiosità di avvicinarsi alla sua conoscenza e stimoli la passione di approfondire il contributo morale che questo ha lasciato in eredità”. Programma Ore 10.30 scopertura …

Manifesto dell’ Associazione nazionale D.i.Re – Donne in Rete contro la violenza

Cinque richieste politiche rispetto alla violenza contro le donne, cinque punti che non devono mancare nel programma politico del futuro governo! Lo chiede l’associazione nazionale D.i.Re – Donne in Rete contro la violenza, che presenta il proprio Manifesto contro la violenza alle donne e chiede alle future e ai futuri parlamentari, alle donne e agli uomini del futuro governo, che siano assunti impegni precisi contro un fenomeno che in Italia ha numeri significativi ma scarse risorse per arginarlo. Sono 124 le donne uccise nel 2012 e 14mila quelle che si rivolgono, ogni anno, agli oltre sessanta centri antiviolenza aderenti a D.i.Re. Dati che rappresentano solo una minima parte del fenomeno, in assenza di un osservatorio nazionale sulla violenza contro le donne e il femminicidio. Gli oltre sessanta centri antiviolenza aderenti a D.i.Re affrontano il problema della violenza contro le donne forti di pratiche e metodologie e rappresentano luoghi di progettualità e di protagonismo femminile, di saperi e di speranze. Sono veri e propri “laboratori sociali” dove si produce sapere ed esperienza e dove, grazie alla …

Le cinque azioni del Pd per l’economia reale

Cinque azioni per rilanciare l’economia reale. Sono quelle lanciate dal segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, durante un incontro con il mondo del lavoro al quale ha partecipato a Torino con il sindaco Piero Fassino e con Cesare Damiano, capolista in Piemonte I. Le 5 azioni per l’economia reale: 1. Liquidità per dare respiro alle imprese con un piano di 50 miliardi in 5 anni per il pagamento dei debiti della Pubblica amministrazione verso le imprese. La misura sarà finanziata con l’emissione di titoli ad hoc sul modello dei Btp Italia 2. Investimenti con un grande piano di piccole opere: 7,5 miliardi di euro in tre anni per mettere in sicurezza scuole e ospedali. Con meno spese per i cacciabombardieri, fondi strutturali europei e sgravi fiscali per i privati che investono 3. Economia verde con lo sviluppo dell’efficienza energetica e delle energie rinnovabili e con la riqualificazione degli immobili, per rivitalizzare l’edilizia senza consumare territorio 4. Banda larga e Ict Una grande opera infrastrutturale per sviluppare un sistema di servizi che dia lavoro ai giovani …