Giorno: 20 Febbraio 2013

"Bersani sfida i grillini e boccia le larghe intese", di Maria Zegarelli

Al professor Mario Monti che ipotizza (spera?) una grande coalizione Pier Luigi Bersani replica che questa non è altro che un’«ipotesi lunare», mai il Pd di nuovo in una maggioranza con Berlusconi. E sarebbe singolare se a una manciata di giorni dal voto il centrosinistra paventasse l’ipotesi di un nuovo ibrido a Palazzo Chigi tenuto insieme dal Professore che super partes non è più. E se Monti torna ad attaccare l’alleanza con Sel, Bersani rimette i paletti attorno alla sua coalizione pronta a discutere «con la testa aperta con tutti quelli che hanno buona volontà» ma non a perdere pezzi. «Che il problema diventi Vendola replica il segretario , caro Professore, mi fa un po’ ridere». Meno lunare un’altra ipotesi, quella che sembra prendere corpo con l’avvicinarsi del voto: una presenza importante del M5s di Beppe Grillo, dato come possibile secondo partito del Paese. Tanto che il candidato premier del centrosinistra non può che farci i conti. «Intese con i grillini?», gli chiedono durante una videochat con il Corriere. it. «Faremo scouting, per capire se …

Renzi «Cerchiamo i voti casa per casa» di Vladimiro Fruletti

Ieri ha fatto il pieno a Prato e Arezzo (hanno dovuto spostare l’incontro già fissato alla Borsa merci in piazza, per la troppa gente). Scene già viste in Campania, Lombardia, Liguria, Pie- monte e lo scorso fine settimana in Veneto. Oggi sarà in Sicilia, a Palermo assieme a Bersani. Poi, domani ancora tre tappe in Lombardia con Ambrosoli e la sera Firenze assieme a tutti i candidati fiorentini al Parlamento. Poi venerdì a Bologna e Modena. Insomma il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, ha fatto un vero e proprio tour elettorale «da non candidato, ma da militante» dice. Sindaco, oggi lei sale di nuovo su un palco assieme a Bersani… «È naturale, quando Pier Luigi mi ha chiesto di accompagnarlo in questa ultima tappa sono stato molto felice di aderire perché credo che in questo momento sia giusto che ciascuno faccia tutto quello che è nelle sue possibilità per l’ultimo sforzo. Sono i 5 giorni che segneranno i prossimi 5 anni. E quindi vanno vissuti con l’impegno personale totale da parte di tutti. Io fra …

"Un Rapporto Almadiploma: calano del 32% le assunzioni dei diplomati", di Giulia Boffa

Almadiploma ha pubblicato un Rapporto sulla situazione dei diplomati dopo la fine della scuola: cosa fanno? Trovano lavoro o si iscrivono all’università? E con quali risultati? I diciannovenni sono in calo nel nostro Paese, del ben 37% negli ultimi 27 anni, ma è aumentato il numero di coloro che si diplomano: nel 2011 è stato il 74%, ben il doppio degli anni ’80. Nel passaggio dal diploma all’università invece il tasso è rimasto pressochè invariato, attorno al 29%, per diverse cause: il ridotto interesse, le difficoltà economiche delle famiglie e la mancanza di politiche per il diritto allo studio, rispetto all’accesso agli studi universitari di questa fascia di popolazione giovanile. Nello stesso tempo diminuisce il tasso di occupazione giovanile, cresce quello di disoccupazione (pari al 36,6% tra i 15- 24enni), calano del 32% le assunzioni di diplomati nel 2012 (Sistema Excelsior-Unioncamere-Ministero del Lavoro). E diventa sempre più rilevante il numero di coloro che non fanno nessuna scelta e che ricadono nella categoria dei NEET (Not in Education, Employment or Training), giovani che non studiano e …

"Il lavoro non c’è o è precario: nove milioni in difficoltà", di Massimo Franchi

Si allarga sempre di più l’oceano del disagio sociale provocato dalla «difficoltà con il lavoro». La Cgil ieri ha stimato in 9 milioni le persone che ne fanno parte. Il calcolo è presto fatto: i quasi 3 milioni di disoccupati (2 milioni 875 mila a dicem- bre 2012, il picco più alto degli ultimi 20 anni); i 3,4 milioni di lavoratori che nel 2012 hanno usufruito della cassa integrazione; i quasi tre milioni fra precari, scoraggiati e part time involontari («caratteristica del nostro Paese con pochissime ore lavorate e dunque pochissimi contributi che fanno avvicinare la situazione di questi lavoratori a quelli dei precari»). «Se si sommano i lavoratori che si trovavano nella cosiddetta “area del disagio”, cioè precari o part time involontari, a quelli della cosiddetta “area della sofferenza occupazionale”, vale a dire disoccupati, scoraggiati immediatamente disponibili a lavorare e persone in cassa integrazione, con i nove milioni totali il 2012 si conferma l’anno nero dell’occupazione in Italia», affermano il presidente della Fondazione Di Vittorio, Fulvio Fammoni e il segretario confederale della Cgil, con …

"Scuola: Basta con la politica dei piccoli passi", di Benedetto Vertecchi

Continua lo stillicidio di provvedimenti (o di annunci di provvedimenti) su questo o quell’aspetto del funzionamento delle scuole e delle università. Di volta in volta si tratta – sono solo alcuni esempi del calendario scolastico, della scelta dei libri di testo o delle prove di ammissione ai corsi di laurea. Si procede all’insegna della casualità, senza tener conto che in attività complesse, come sono quelle educative, non si possono modificare alcuni aspetti senza produrre mutamenti anche negli altri. A dispetto del gran parlare che si fa dell’educazione scolastica come di un sistema, tutto si può dire dell’azione di governo tranne che sia sostenuta da interpretazioni di sistema. L’effetto è una crescente incertezza fra gli insegnanti e gli allievi, che vedono cambiare le condizioni del loro impegno senza che sia possibile individuare un disegno d’insieme. E non potrebbe essere altrimenti, se solo si considerasse che da troppo tempo alla base degli interventi di politica scolastica non c’è l’intento di sviluppare l’educazione adeguandola al mutare della domanda sociale, ma solo quello di fornire un livello minimo di …

"Foggia, in 5 lingue il contratto per i braccianti", di Gino Martina

Per le organizzazioni delle aziende è l’accordo più importante d’Italia. Per la Flai Cgil segna una nuova conquista. Per i lavoratori migranti è l’affermazione di diritti finalmente accessibili. Perché il suo testo è stato tradotto per la prima volta in cinque lingue diverse: romeno, bulgaro, polacco, arabo e francese. È il nuovo contratto provinciale dei braccianti agricoli della Capitanata, come è chiamata la provincia di Foggia. Riguarda oltre 46mila addetti, di cui almeno 19mila (dati ufficiali Inps) provenienti da altri Paesi, soprattutto Romania e Bulgaria. Quella di Foggia è la zona che, assieme al resto della Puglia e alla Campania per il pomodoro, l’uva e le olive, e della Sicilia per uva e agrumeti, raccoglie quasi il 60% dei lavoratori del settore agricolo italiano. Le campagne della zona Nord della Capitanata, da San Severo al Gargano, da giugno a luglio si trasformano. Diventano immensi tappeti rossi colorati dai pomodori, diretti alle 7mila aziende di immagazzinamento, imballaggio, trasporto e trasformazione. Le ditte dell’indotto sono solo un anello di una filiera che vede operare 26.849 aziende agricole, …

"L'Ilva chiede la cassa integrazione per 6.500 operai", di Giusi Fasano

Saranno al massimo 6.417 a Taranto, 23 a Torino, 67 a Patrica (Frosinone) e 39 a Legnaro (Padova). Per tutti è stata chiesta la cassa integrazione straordinaria per due anni (a rotazione e a partire dal 3 marzo) per consentire all’Ilva di mettere a punto il risanamento ambientale previsto dall’Autorizzazione integrata. L’annuncio è di ieri. I vertici dello stabilimento siderurgico hanno fatto due conti sulla produzione partendo «dall’assetto di marcia degli impianti nel corso della ristrutturazione». Risultato: si produrranno ogni giorno circa 18 mila tonnellate di acciaio nel periodo di fermata dell’altoforno 1. Circa 10 mila, invece, quando saranno fermi contemporaneamente gli altiforni 5 ed 1. Numeri decisamente inferiori alle 30 mila tonnellate al giorno realizzabili «in pieno assetto produttivo» e che giustificano, secondo l’azienda, il ricorso a una cassa integrazione così estesa. Ed è proprio l’estensione dei lavoratori coinvolti il primo dei punti criticati dai sindacati di categoria, tutti concordi nel trovarli «esagerati». Donato Stefanelli, segretario generale della Fiom- Cgil di Taranto, mette in discussione lo strumento stesso della casa integrazione: «Non siamo d’accordo …