Giorno: 10 Febbraio 2013

"Cancellati 480 posti al giorno uno su cinque è under 35", di Enrico Marro

Quattrocentottanta occupati in meno al giorno. Tanto ci è costata la recessione più grave del Dopoguerra. I conti li ha fatti l’ufficio studi della Confartigianato in uno studio sul mercato del lavoro dal 2007 a oggi di prossima pubblicazione. Gli occupati erano 23 milioni e 541 mila ad aprile 2008. Allora, giustamente, si diceva che una delle priorità dell’Italia era di aumentare il numero di persone che lavorano. L’aggiornamento degli obiettivi di Lisbona (Europa 2020) prevede infatti per l’Italia un target del 67-69% di occupati nella fascia d’età 20-64 anni da raggiungere entro il 2020. Eravamo al 63% nel 2008, cioè a meno quattro dall’obiettivo. Purtroppo la crisi mondiale ha cambiato il corso delle cose e la priorità è diventata un’altra: evitare la falcidia di posti di lavoro. Che purtroppo c’è stata. A dicembre 2012 gli occupati sono stati calcolati dall’Istat in 22 milioni e 723 mila: 818 mila in meno rispetto a quattro anni e mezzo prima, 480 posti persi al giorno, appunto. E il tasso di occupazione (20-64 anni) è sceso al 61%: …

"Cambiare l’Italia, sfida europea", di Claudio Sardo

La dichiarazione di Torino, con il sostegno a Pier Luigi Bersani di tutti i leader progressisti europei, costituisce uno degli eventi più importanti di questa confusa campagna elettorale. E proietta il suo significato oltre il voto del 24-25 febbraio se, come speriamo, il segretario del Pd vincerà le elezioni e avrà il compito di guidare il governo italiano. Innanzitutto non è vero che l’Europa vuole Monti. Le cancellerie europee – come del resto ogni cittadino italiano dotato di buon senso – sanno perfettamente che la vera sfida da noi è tra la sgangherata e pericolosa destra di Berlusconi e la ricostruzione nazionale proposta da Bersani. Persino i leader conservatori, a partire da Angela Merkel, hanno voluto rendere pubblica la loro completa sfiducia verso il Cavaliere e l’accozzaglia Pdl-Lega, incoraggiando Monti ad entrare in gioco e contendere l’elettorato moderato, pur nella consapevolezza che oggi non è in grado di competere per il primato. L’Italia è parte dell’Europa. L’Italia può risollevarsi dalle macerie della seconda Repubblica solo se collegata all’Europa migliore. E l’Europa non riuscirà a riavere …

"Il buono il brutto il bello e il cattivo", di Eugenio Scalfari

Mentre cominciavo a scrivere queste note mi sono arrivate due notizie: la prima è una dichiarazione effettuata da un gruppo di candidati nelle liste civiche di Monti che fa capo a Lorenzo Dellai, ex presidente della Provincia autonoma di Trento, che suggerisce agli elettori di votare Ambrosoli alla presidenza della Regione Lombardia anziché il candidato montiano Albertini; uno stesso suggerimento era già stato dato da Ilaria Borletti Buitoni, capolista montiano in Lombardia per la Camera dei deputati. La seconda notizia è che Monti ha da parte sua espresso un parere contrario rilanciando la candidatura di Albertini alla Regione, anche se non ha alcuna possibilità di riuscita e giova soltanto alla eventuale vittoria di Maroni. Non è un bell’esempio di coerenza con gli interessi generali della democrazia e del paese. Ma veniamo ora ad un quadro più generale della situazione. Mancano 14 giorni al voto e la gente si è stufata della politica e di questa campagna elettorale. Lo leggo su molti giornali, ma è proprio così? A me non pare. Gli ascolti dei dibattiti televisivi …