Mese: Febbraio 2013

E non diteci «non avete capito Grillo», di Stefano Menichini

La schiera di quelli che «io ve l’avevo detto» potrebbe anche astenersi, stasera, dall’alzare il suo coro saccente di fronte al prevedibile grande spettacolo di piazza San Giovanni gremita di simpatizzanti di Beppe Grillo. Lo possiamo scrivere fin d’ora: sarà l’evento memorabile di questa campagna elettorale (anche se una riserva va conservata: le dimensioni di quella piazza rappresentano una sfida per chiunque). Il successo elettorale di M5S non è una sorpresa, non più di quanto lo fu nel ’94 la consacrazione di un fenomeno leghista che marciava già da tempo, e che era stato intercettato dai radar dei media e dei politici esattamente com’è accaduto coi grillini negli ultimi due anni. I professionisti della previsione inascoltata rimprovereranno ai partiti (al solito, al Pd) di non aver capito. Di «aver sottovalutato». Non è vero. Il fenomeno grillino è stato visto, capito e tutt’altro che sottovalutato. Soprattutto dall’attuale Pd a trazione emiliana, zeppo di dirigenti ormai abituati a considerare come veri antagonisti i grillini e non più né Pdl né Lega. Il fatto è che un conto …

"Il Paese stordito e la resistenza del Cavaliere", di Michele Prospero

Il quadro che esce dal voto è a tinte fosche. Sembrano scomparire, oggi ma forse anche n el futuro prossimo, le risorse civiche indispensabili per affrontare le grandi emergenze storiche. Con il 30 per cento dei voti al Senato e con il 27 per cento alla Camera, Berlusconi appare come il Cavaliere dell’ingovernabilità. Fa ovunque il pieno dei consensi rimasti fedeli alla destra e approfitta in qualche modo del successo dell’antipolitica di Grillo per imporre una drammatica cura dimagrante alla sinistra. È cresciuta in fretta un’onda anomala imprevedibile nelle sue dimensioni che vede un Paese (ancora?) europeo dividersi tristemente tra chi aspetta il postino con l’assegno dell’Imu e chi attende i mille euro al mese come suo agognato reddito di cittadinanza. Dopo il tecnico è tornato il comico e promette sfaceli per la tenuta della democrazia parlamentare. Tutti hanno dimenticato in gran fretta le colpe della destra per il disastro del Paese e hanno cancellato d’incanto le indelebili responsabilità del Cavaliere nella catastrofe economica. L’immagine simbolo di questa campagna elettorale rimane quella di Berlusconi che …

"Dopo lo tsunami", di Massimo Giannini

Lo tsunami è arrivato. E come promesso dal tour che l’aveva preceduto nelle piazze, è stato devastante. L’onda anomala e gigantesca di Beppe Grillo si abbatte sul sistema politico italiano, e lo stravolge per sempre. Il “non-partito” Cinque Stelle è il primo partito del Paese. La metamorfosi è compiuta. Il comico genovese diventa un leader vero, che esce dalla rete della Wiki-politica ed entra a pieno titolo nel circuito delle istituzioni. Il voto del 24-25 febbraio diventa un gigantesco Vaffa-Day. La tempesta grillina seppellisce definitivamente la Prima e la Seconda Repubblica, e uccide sul nascere la Terza. Tra le macerie restano un Parlamento difficilmente governabile e un corpo elettorale altamente infiammabile. La sinistra assapora il retrogusto assai amaro di una vittoria quasi simbolica: grazie a una manciata di voti: può lucrare l’alto premio di maggioranza garantito dal Porcellum alla Camera, ma non può avere l’autosufficienza dei seggi al Senato, neanche con l’inutile stampella di Monti. Al fondo, hanno prevalso i populismi. Le forze che hanno investito sulla rabbia sociale, scaricandola contro l’Europa e le tasse, …

"Il pianeta delle disuguaglianze. E’ l’ingiustizia che uccide la democrazia", di Zygmunt Bauman

Nel suo nuovo libro Bauman tratta il tema della ricchezza che non dà benessere “La corsa al profitto individuale non è un vantaggio per tutti: le disparità crescono”. Uno studio recente dell’Istituto mondiale per la ricerca sull’economia dello sviluppo (World Institute for Development Economics Research) dell’Università delle Nazioni Unite riferisce che nel 2000 l’1 per cento delle persone adulte più ricche possedeva da solo il 40 per cento delle risorse globali, e che il 10 per cento più ricco deteneva l’85 per cento della ricchezza mondiale totale. La metà inferiore della popolazione adulta del mondo possedeva l’1 per cento della ricchezza globale. Ma questa è solo l’istantanea di un processo in corso… Notizie sempre più negative e sempre peggiori per l’uguaglianza degli esseri umani, e quindi anche per la qualità della vita di tutti noi, si susseguono di giorno in giorno. «Le disuguaglianze planetarie attuali avrebbero fatto arrossire di vergogna gli inventori del progetto moderno, Bacone, Descartes o Hegel»: è la considerazione con cui Michel Rocard, Dominique Bourg e Floran Augagner concludono l’articolo “Le genre …

"L’Europa ci guarda. Il voto italiano può spostarla a sinistra", di Paolo Soldini

Nella cabina elettorale Dio ti guarda, Stalin no. Così recitava un memorabile slogan delle campagne elettorali democristiane negli anni ’50. Si potrebbe attualizzarlo così: nella cabina elettorale dell’anno di grazia 2013 è l’Europa che ci guarda. Anzi, non solo ci guarda ma è, per così dire, lì con noi. Oddio: può turbare qualcuno l’idea di portarsi dentro al seggio Angela Merkel, François Hollande, Cameron o Barroso e Van Rompuy. O magari Barack Obama, sia pure in spirito. Ma è proprio come se ci fossero. Perché mai nella storia le elezioni politiche italiane sono state attese con tanta partecipazione, e anche una certa ansia, al di là delle Alpi e oltre il mare. E mai sono state così influenti sulla vita dei non italiani. Certo, da quando è iniziata la faticosissima corsa dell’Europa verso il proprio compimento politico ogni elezione è stata importante non solo per i cittadini del paese in cui si teneva ma per tutti gli europei. È un fatto logico, che ci dovrebbe spingere a capire quanto sia più che mai insensato, qui …

"Infanzia, investire sui servizi educativi", di Giovanna Zunino

Il problema numero uno quando si parla di servizi per l’infanzia nella fascia zero-tre anni sono i finanziamenti. Come spiega bene il rapporto sui costi dei nidi del Gruppo nazionale nidi infanzia insieme con il Cnel «il ritardo dell’Italia non è da imputare a enti locali disattenti ma soprattutto ai governi che si sono succeduti dagli anni Settanta». Quanto riportato sopra è tratto dal Rapporto di monitoraggio del III Piano d’azione per l’infanzia e l’adolescenza predisposto dall’Osservatorio nazionale. Ma nel nostro Paese oggi non sono in sofferenza solo i servizi educativi per la fascia 0-3 anni perché anche la scuola dell’infanzia statale, per la prima volta dal 1968-anno di sua istituzione-, ha subito un calo nel numero di sezioni mentre sono aumentati i bambini e questo significa che in troppe situazioni ci sono sezioni che superano i trenta. L’aumento di richiesta di iscrizione alla scuola statale deriva da un incremento delle nascite, ma dipende soprattutto dal fatto che la scuola statale è gratuita e, come si comprende facilmente, in tempo di crisi questo è un …

"Grillo è il frutto della cultura berlusconiana degli anni 80", di Maria Zegarelli

Parlare in queste ore con i candidati di centrosinistra vuol dire rassegnarsi a scrivere con parecchi condizionali. E con la certezza che ogni discorso sarà accompagnato da una buona dose di scongiuri. «Se vinceremo», «se il centrosinistra ce la farà anche al Senato»… Miguel Gotor, storico, candidato capolista in Umbria per il Senato, usa con moderazione i «se», tuttavia preferisce soffermarsi su questa lunga fase storico-politica del nostro Paese, più che sulle previsioni sul futuro. Gotor, siamo al tramonto del ventennio berlusconian-leghista o è solo una battuta d’arresto? «Ho fondate speranze che ciò avvenga. Non parlerei però di ventennio sul piano politico perché Berlusconi e la Lega hanno governato per otto degli ultimi dieci anni, mentre negli anni Novanta Berlusconi ha governato per soli sei mesi». Quando è iniziata la trasformazione antropologica della politica? «Parlerei di un trentennio di egemonia culturale berlusconiana,iniziata negli anni Ottanta, e quel processo ce lo porteremo dietro ancora per diverso tempo. Ha cambiato un nostro modo di essere (anche a sinistra) e credo che il risultato di Grillo rientri in …