Giorno: 10 Aprile 2013

Baruffi, Ghizzoni e Kyenge “Rifinanziare la cassa in deroga”

I parlamentari modenesi del Pd Davide Baruffi, Manuela Ghizzoni e Cécile Kyenge hanno firmato una mozione che impegna il Governo a rifinanziare al più presto gli ammortizzatori sociali in deroga. Come da più parti denunciato, con le risorse attualmente disponibili si riuscirà a coprire le richieste dei lavoratori delle aziende in crisi solo fino alla fine del mese di maggio. Un impegno concreto a sostegno del lavoro e dell’occupazione: i parlamentari modenesi del Pd Davide Baruffi, Manuela Ghizzoni e Cécile Kyenge hanno firmato una mozione che impegna il Governo “ad assumere ogni iniziativa utile, anche con carattere d’urgenza, per assicurare la copertura finanziaria per il ricorso agli ammortizzatori sociali in deroga necessari per tutto l’anno 2013”. Come denunciato da Regioni e sindacati, la situazione si sta facendo drammatica: con le risorse disponibili si arriverà a coprire le richieste solo fino alla fine del mese di maggio. “Quella che si prospetta è una vera e propria emergenza sociale – scrivono i deputati modenesi del Pd insieme al capogruppo Pd alla Camera Roberto Speranza e all’ex ministro …

"La grande alleanza europea anti evasori", di Roberto Bagnoli

Per contrastare l’evasione fiscale che ogni anno costa all’Europa oltre mille miliardi di euro, i cinque Paesi più importanti di eurolandia (Germania, Francia, Italia, Gran Bretagna e Spagna) stanno lavorando a un progetto pilota per stanare i furbi rafforzando lo scambio di informazioni. Se ne parlava nei giorni scorsi quando il portavoce della Commissione Olivier Bailly aveva invitato gli stati membri ad affrontare la questione soprattutto dopo la scandalo-inchiesta sui paradisi fiscali fatta da The international consortium of investigative journalists. Ora è ufficiale: i cinque ministri dell’Economia dei rispettivi Paesi hanno inviato una lettera alla Commissione per illustrare il progetto. Se avrà successo potrà costituire una boccata d’ossigeno ai malandati conti pubblici europei. Oggi, tra l’altro, il Consiglio dei ministri italiano affronterà la definizione del Def (Documento di economia e finanza) che potrebbe certificare un debito pubblico al 130% dopo l’operazione sblocca debiti, mentre il sottosegretario all’Economia Gianfranco Polillo ammonisce che un’eventuale abolizione della Tares costerebbe 1 miliardo di euro di minori entrate. Le proposte dei cinque Paesi sul fisco si basano sulla «trasparenza» in …

"Il compito del traghettatore", di Alfredo Reichlin

La lotta per impedire al Pd di governare (ricordiamo che si tratta del primo partito, che ha la maggioranza assoluta alla Camera ed è primo anche al Senato benché al di sotto, per non molti voti, della maggioranza necessaria) è aspra ma tuttora aperta. I giornali commentano il precedente del ’76. Anche allora emerse dalle elezioni una situazione di ingovernabilità. Pci e Dc ebbero più o meno gli stessi voti e ciò provocò, come ora, uno stallo. Il rischio fu su- perato dal «coraggio» delle «larghe intese», cioè dal coraggio di Enrico Berlinguer, il quale pur di evitare al Paese il trauma di un ritorno alle elezioni accettò che Giulio Andreotti formasse il governo, mentre il Pci garantiva l’astensione. Il cosiddetto governo delle «non fiducia». Ecco la «piccola» differenza da oggi. Sta nel fatto che le parti si sono invertite. Oggi è Berlusconi che non ha il coraggio e il senso di responsabilità che ebbe Berlinguer. Non si esce da questa crisi senza un serio discorso di verità. E a me la verità sembra la …

Università, Ghizzoni e Galli “Missioni fondamentali per la ricerca”

I parlamentari modenesi Pd hanno interrogato i ministri dell’Istruzione e dell’Economia. I deputati modenesi del Pd Manuela Ghizzoni e Carlo Galli hanno depositato una interrogazione a risposta in Commissione indirizzata al ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e al ministro dell’Economia e delle Finanze per tentare di salvaguardare il regolare svolgimento delle attività di ricerca delle università italiane messo in serio pericolo dalla “stretta” ulteriore sulle spese per missioni contenuta in una recente circolare della Ragioneria dello Stato. Le attività di ricerca nelle Università si basano anche sul necessario confronto con quanto stanno facendo altri enti nel mondo e sul controllo delle fonti che, non sempre, com’è naturale, sono vicine a casa. E’ per questo che la “stretta” sulle spese per missioni già prevista nel 2010 dall’allora governo Berlusconi, ma resa ancor più pressante con una circolare emanata nel febbraio scorso dal dipartimento della Ragioneria dello Stato rischia seriamente di mettere in discussione il regolare svolgimento dell’attività di ricerca degli studiosi italiani. L’argomento oggi è stato portato direttamente sul tavolo del ministro dell’Istruzione Profumo e …

"In Emilia si muovono i rimborsi", di Ilaria Visentini

Saranno un paio di milioni di euro o poco più i soldi che arriveranno nelle zone terremotate emiliane oggi, 10 aprile, scadenza della quarta tranche per i pagamenti dei lavori di ricostruzione, attingendo ai 6 miliardi della Cassa depositi e prestiti. Controvalore di qualche decina di pratiche di privati, ma ancora nessuna di imprese. Una goccia nel mare. «Ma il meccanismo è partito e sta ingranando, le domande in lavorazione sono migliaia tra i nostri uffici, quelli dei comuni, le associazioni di categoria e i professionisti», ribatte l’assessore regionale alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli, che proprio stamattina incontra i vertici di Confindustria per fare il punto su iter delle domande e problemi tuttora aperti. Sono 62 le richieste Sfinge arrivate – a ieri – in regione per un importo di 54 milioni di euro, ma ancora nessuna è andata in pagamento. Si tratta delle pratiche telematiche completate e inviate dalle imprese attraverso le quali accedere ai contributi per la ricostruzione dei capannoni (con la copertura al 100% dei danni), per la sostituzione dei macchinari …

"Nella fabbrica dei falsi le lauree 110 e frode", di Ettore Livini e Gina Kolata

Lo spread? Nossignori. Il peggior nemico dell’euro è la “Lauree Patacca Spa”, la fiorente industria multinazionale di diplomi millantati, tesi copiate e titoli di studio venduti da improbabili atenei online, che sta facendo ridere (e tremare) mezza Europa. I casi di Renzo Bossi e di Oscar Giannino sono solo la punta dell’iceberg. Una Laureopoli continentale che rischia di chiudersi ora con il botto: nel tritacarne deisospettièfinitaieri Alenka Bratusek, neo-primo ministro della Slovenia incaricato di salvare il paese (e forse anche la moneta unica) dal crac. «Il paper che le ha garantito un master in Scienze sociali — dicono implacabili i suoi accusatori — è la fotocopia in carta carbone di altri studi accademici». L’università di Lubiana ha aperto un procedimento di verifica e Bratusek ha già annunciato — facendo correre i brividi a molte cancellerie della Ue — che se il plagio fosse provato «darebbe subito le dimissioni». Chi è senza peccato, del resto, scagli la prima pietra: la tentazione della scorciatoia accademica è una storia vecchia come il narcisismo dell’uomoealimentadasempre un indotto economico a …

"Cassa in deroga già finita: servono altri 2,5 miliardi", di Massimo Franchi

«Siamo tutti molto preoccupati, i soldi stanno già finendo». E le risorse che il prossimo governo dovrà trovare non sono più il miliardo finora previsto, ma molto probabilmente più del doppio: 2,5 miliardi. Sulla cassa integrazione e mobilità in deroga, gli ammortizzatori sociali che riguardano piccole aziende (sotto i 15 dipendenti) e settori non industriali e che non è finanziata direttamente da imprese e lavoratori (come invece cassa integrazione ordinaria e straordinaria), il grido di dolore arriva direttamente dagli assessori regionali al Lavoro, coloro che gestiscono le richieste delle imprese in difficoltà. Se un mese fa, assieme ai sindacati, avevano sostenuto che i soldi stanziati dal governo sarebbero bastati fino a giugno, ora si devono ricredere. «Le richieste sono aumentate molto più di quanto avevamo previsto, siamo al 60% in più dell’anno scorso», spiega Gianfranco Simoncini, assessore toscano e coordinatore del settore lavoro per la Conferenza delle Regioni. Quasi tutti i suoi colleghi hanno fatto pubbliche dichiarazioni dello stesso tenore: non abbiamo più soldi. L’esempio della Toscana è forse uno dei meno urgenti, ma rende …