Giorno: 20 Aprile 2013

Parlamentari Pd “Napolitano oggi la miglior risposta possibile”

La nota di Baruffi, Galli, Ghizzoni, Guerra, Kyenge, Patriarca, Pini, Richetti e Vaccari. I parlamentari modenesi del Pd Baruffi, Galli, Ghizzoni, Guerra, Kyenge, Patriarca, Pini, Richetti e Vaccari hanno convintamente votato Giorgio Napolitano, dopo che sono state bruciate le due candidature di Marini e Prodi. “Non ci sono scusanti per quanto accaduto in precedenza – scrivono – restava solo il dovere di porre rimedio in fretta per restituire al Paese certezza e stabilità istituzionale. E la migliore risposta possibile è oggi il presidente Giorgio Napolitano”. «Abbiamo convintamente votato Giorgio Napolitano. Un voto conseguente agli esiti delle votazioni di giovedì e venerdì, in cui si sono bruciate le candidature di Marini e Prodi. Giovedì scorso, abbiamo interpretato la richiesta giunta dagli elettori del territorio, dal gruppo dirigente e dagli amministratori locali dichiarando pubblicamente l’astensione sul voto a Franco Marini e invocando una pausa di riflessione. Una posizione non residuale all’intero dei grandi elettori democratici, alla quale Bersani, Vendola e Tabacci hanno risposto con una candidatura in grado di ricomporre sia il partito sia la coalizione e …

L’addio di Bersani «Uno su quattro tra noi è un traditore», di Simone Collini

«Abbiamo prodotto una vicenda di una gravità assoluta. Sono saltati i meccanismi di responsabilità e di solidarietà. Uno su quattro di noi ha tradito. Per me è inaccettabile». È l’ora più drammatica per il Pd. E per Bersani. Le dimissioni, smentite alle otto della sera dal quartier generale del partito, poche ore dopo vengono annunciate dallo stesso segretario davanti ai parlamentari riuniti al Capranica. Il leader democratico non solo rinuncia definitivamente all’idea di guidare quello che in questi cinquanta giorni ha definito un «governo di cambiamento», ma va all’assemblea dei grandi elettori del Pd e annuncia le proprie dimissioni, spie- gando che saranno effettive non appena verrà eletto il prossimo Capo dello Stato: «Non posso accettare il comportamento di oggi. Per me è troppo». Poi l’annuncio dell’addio, di fronte a un’attonita assemblea. «Continuerò a dare una mano. I capigruppo con me devono da subito contattare le altre forze politiche per trovare una soluzione definitiva sul Quirinale. Noi da soli il Presidente della Repubblica non lo facciamo». Poche parole, cariche di amarezza, al termine delle quali …

"Se una donna uccisa è una notizia qualsiasi", di Natalia Aspesi

Sta diventando una notizia qualsiasi, anche un po’ ripetitiva, quindi sempre meno interessante, basta prima pagina e titoloni, quasi sempre sensazionali e sbagliati, inutili i commenti, tanto ormai si è detto tutto, e arzigogolato su tutto. Ne hanno ammazzato un’altra e un’altra ancora, una si sono accontentati di sfigurarla, e avanti così. È come se fosse diventata un’abitudine farlo e subirlo, e una barba venirne informati. Ci indigniamo? Riempiamo le piazze? Chiediamo giustizia? Pretendiamo che non succeda più? Mah, ci si è logorati anche a protestare. E poi, mentre si è lì a dire la nostra, con cartelloni e cori, ecco che da qualche parte ne ammazzano un’altra. Per le istituzioni era un impiccio prima, figuriamoci adesso, c’è ben altro da pensare con il casino politico sempre più contorto. Certo col famoso rinnovamento che per ora si è accasciato, si troverà forse il tempo di buttar lì un volonteroso pensiero: ma intanto chissà, persino in quella folla di italiani pro o contro Marini o Prodi o chiunque altro, che fuori da Montecitorio brucia la tessera …