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Scuola: Ghizzoni, a Scampia non chiudano presidi democratici

“Non possiamo permettere che, a causa dell’incuria politica nei confronti della scuola, chiudano tre edifici scolastici nel quartiere di Scampia. – lo dichiara Manuela Ghizzoni, presidente della Commissione Cultura, Scienze e Istruzione della Camera dei Deputati, dopo la denuncia del presidente della municipalità. – La scuola non è solo luogo di istruzione e formazione, ma un vero e proprio presidio democratico e di socialità. In un territorio vessato dalla criminalità organizzata, quale è Scampia, la scuola diviene lo strumento necessario per garantire la presenza dello Stato e fornire alternative al modello culturale e sociale quotidianamente imposto. Per troppo tempo il Parlamento e i Governi si sono disinteressati dell’edilizia scolastica, sia sul piano normativo sia su quello finanziario. Dall’approvazione della “legge Masini” del ’96, che consentì di predisporre e di attuare piani di intervento nell’edilizia scolastica grazie che affidavano alle regioni l’attività programmatoria, si sono susseguiti, invece, piani straordinari con un approccio verticistico che ha esautorato gli Enti Locali dalla programmazione e non ha dato certezze nei tempi e nei modi dell’erogazione dei finanziamenti. Per fare luce sullo stato del sistema nazionale degli edifici scolastici e per avviare un monitoraggio dei risultati ottenuti – spiega la presidente Ghizzoni – ho presentato una proposta di legge per l’istituzione di una Commissione d’Inchiesta parlamentare, perché solo attraverso la conoscenza della programmazione dei finanziamenti e della capacità di spesa si può ripartire per avviare un percorso di lungo termine sull’edilizia scolastica. Garantire la presenza di strutture statali sicure – conclude Ghizzoni – è il primo passo verso la valorizzazione della scuola e per la tutela del diritto allo studio.”