Giorno: 22 Dicembre 2012

Primarie parlamentari Pd, ufficializzata la rosa dei candidati

La Direzione provinciale ha varato la lista dei candidati che parteciperanno alle primarie Sono otto, quattro donne e quattro uomini, i candidati che domenica 30 dicembre parteciperanno alle primarie Pd per la scelta dei candidati al Parlamento in vista delle politiche 2013. La Direzione provinciale del partito, nella mattinata odierna, ha varato ufficialmente la lista. Eccone la composizione, con i candidati in ordine alfabetico: Roberto Adani, manager di reti d’impresa, ex sindaco di Vignola Davide Baruffi, segretario provinciale Pd Mariangela Bastico, parlamentare uscente Manuela Ghizzoni, parlamentare uscente Maria Cecilia Guerra, sottosegretario di Stato Giuditta Pini, segretario provinciale Gd Matteo Richetti, presidente dell’Assemblea legislativa Regione Emilia-Romagna Stefano Vaccari, assessore Provincia di Modena La Direzione provinciale del partito ha, inoltre, deliberato di chiedere alla consigliera comunale Giulia Morini (che non ha raccolto il numero totale di firme richiesto dal regolamento per partecipare alle primarie) la disponibilità ad essere, nell’ordine, il nono candidato modenese della lista regionale Pd, senza però partecipare alle primarie di domenica 30 dicembre. www.pdmodena.it

Primarie parlamentari, le regole della consultazione

Si vota domenica 30 dicembre dalle 8 alle 21 in 112 seggi allestiti a Modena e provincia. La scheda delle primarie per la scelta dei parlamentari del Pd non conterrà la lista dei nomi, ma sarà l’elettore stesso che dovrà scrivere il cognome dei candidati scelti. Si può esprimere una o due preferenze: se si opta per la doppia preferenza si deve votare obbligatoriamente per un uomo e per una donna. Nel caso in cui l’elettore voti due uomini o due donne, il secondo voto sarà annullato. Quando si vota – Domenica 30 dicembre, in Emilia Romagna, si terranno le elezioni primarie per la scelta delle candidature del Pd al Parlamento in occasione delle elezioni politiche 2013. Grazie all’impegno di circa un migliaio di volontari, saranno in funzione, dalle 8.00 del mattino alle 21.00 della sera, con orario continuato, 112 seggi allestiti in tutta la provincia. Ogni elettore dovrà recarsi al seggio che corrisponde al proprio numero di sezione elettorale: l’elenco completo dei seggi per le primarie dei parlamentari Pd si trova sul sito www.pdmodena.it. …

Bersani al rush finale «Lavoriamo uniti», di Maria Zegarelli

«Ora abbiamo il rush finale: portare il Pd per la prima volta al governo del Paese». Mentre Pier Luigi Bersani fa il brindisi natalizio con i dipendenti del Nazareno, i rumors di Palazzo iniziano a far filtrare una notizia che manda nel panico i centristi in cerca d’autore: non è affatto certo che Mario Monti si candidi per la premiership o sia disposto a fare l’endorsement alle liste che attendono soltanto la sua benedizione. Anzi, sarebbe sempre più convinto di dover mantenere la sua posizione super partes. Sarà che la voce è arrivata anche al candidato del centrosinistra, ma chi ci ha parlato racconta che Bersani «è assolutamente sereno e aspetta di ascoltare dallo stesso premier cosa intende fare» nella conferenza stampa di domani mattina. Non ci sta a farsi tirare dentro questo dibattito fondato sul «si dice», tanto più che quello che pensa lo ha detto chiaramente: Monti è una risorsa per il Paese, per lui ci sarebbe sicuramente un ruolo. Ma, ha anche aggiunto, i partiti che nascono attorno al nome di un …

“Buon futuro all’Italia”, di Walter Veltroni

Quello pronunciato da Veltroni ieri alla Camera è stato il suo ultimo discorso da parlamentare. Signor Presidente, oggi sarebbe dovuto finire il mondo, ma non è successo, almeno fin qui. Lo aveva predetto un popolo geniale e moderno, che pensava che il tempo fosse semplicemente un ripetersi di eventi ciclici sempre uguali. Ma avevano torto: la vita e il tempo sono sempre inediti: sono le opere degli uomini, il loro pensiero, le loro azioni, che possono ripetersi. Ma se una previsione apocalittica incontra tanta attenzione è perché la nostra civiltà è oggi dominata dal più pericoloso dei sentimenti, l’unico del quale avere davvero paura: la paura. Oggi più prosaicamente finisce una legislatura, non la vita degli uomini. Ma possiamo per una volta non rivolgere il nostro sguardo al passato? Possiamo non rimproverarci responsabilità dalle quali ciascuno in misura diversa, nessuno tra i soggetti organizzati della società italiana, è esente? Possiamo parlare agli italiani di ciò che sarà e non di ciò che è stato? Lo dico per uscire dal carattere ciclico, da quella specie di …

“Non basta più la par condicio”, di Giovanni Valentini

Se uno vuole farsi ascoltare dagli altri, non deve alzare la voce, bensì abbassarla; è questo che suscita autentica attenzione. (da “Il senso di una fine” di Julian Barnes – Einaudi, 2012 – pag. 33) Si chiama “sostegno privilegiato”. Ed è quello che le aziende editoriali e televisive non possono prestare ai loro proprietari o azionisti di controllo, titolari di cariche di governo: vale a dire, testualmente, “qualsiasi forma di vantaggio, diretto o indiretto, politico, economico o di immagine”. Lo stabilisce il combinato disposto di quella che proprio qui in passato abbiamo denominato “legge Frasparri”, l’intreccio perverso tra l’infausta legge Frattini sul conflitto di interessi e la famigerata legge Gasparri sulla riforma televisiva. Due aborti; due misfatti commessi dal centrodestra nel 2004 per proteggere gli interessi il-legittimi di Silvio Berlusconi, il premier-tycoon che ha fondato il suo potere sul regime televisivo. Oggi, come si sa, il Cavaliere non ha (fortunatamente) cariche di governo, ma s’è già ricandidato (purtroppo) alla presidenza del Consiglio ed è comunque il leader di un partito politico. Al momento, dunque, a …

“Chi paga ora il conto per l’italianità di Alitalia?”, di Tiziano Treu

A suo tempo l’italianità è stata invocata per salvare l’Alitalia. Fu un grave errore che noi denunciammo a suo tempo con le ragioni che ora sono confermate. Questi anni hanno dimostrato che l’operazione era economicamente instabile e sfruttata solo per ragioni politiche. Esisteva un’alternativa: l’alleanza con Air France era già stata esplorata e avrebbe potuto dare vantaggi economici invece di perdite e un respiro europeo che l’Alitalia di oggi, da sola, non ha. Ora la situazione dell’ex compagnia di bandiera si è aggravata per l’evoluzione dei mercati sia sul breve raggio (competizione col treno) sia sul medio (competizione con le low cost) per cui rilanciare l’Alitalia si può fare solo con una vera e propria ristrutturazione di strategie e con risorse fresche che i “capitani coraggiosi” di allora non hanno. Così rischiamo di avere un mercato italiano molto ricco che viene conquistato con pochi spiccioli, come purtroppo è successo in altri settori della nostra economia. La soluzione di rivendere la compagnia allo stato è assolutamente impraticabile e per fortuna la Cassa depositi e prestiti, anche …

“Si può amare la nostra Costituzione?”, di Gustavo Zagrebelsky

Il discorso di Roberto Benigni sulla Costituzione è stato per molti una rivelazione: rivelazione, innanzitutto, di principi fino a lunedì scorso, probabilmente, ignoti ai più; ma, soprattutto, rivelazione di ciò che sta nel nucleo dell’idea stessa di Costituzione. In un colpo solo, è come se fosse crollata una crosta fatta di tante bana-lità, interessate sciocchezze, luoghi comuni, che impedivano di vedere l’essenziale. Non si è mancato di leggere, anche a commento di quel discorso, affermazioni che brillano per la loro vuotaggine: che la Costituzione è un ferrovecchio della storia, superata dai tempi, figlia della guerra fredda e delle forze politiche di allora. Benigni, non so da chi, è stato definito “un comico”, “un guitto”. Il suo discorso è stato la riflessione d’un uomo di cultura profonda e di meticolosa preparazione, il quale padroneggia in misura somma una gamma di strumenti espressivi che spaziano dall’ironia leggera, alla tenerezza, all’emozione, all’indignazione, alla passione civile. La Costituzione, collocata in questo crogiuolo d’idee e sentimenti, ha incominciato o ricominciato a risuonare vivente, nelle coscienze di molti. È stato come …