Giorno: 11 Dicembre 2012

Beni culturali: Ghizzoni e Orfini (PD), provvedimento sul restauro in legge di stabilità

Necessario colmare vuoto normativo in settore strategico per l’Italia. “Il governo e i relatori colmino il vuoto legislativo e assumano il lavoro svolto in Parlamento all’interno della Legge di Stabilità, per dare finalmente risposta ai professionisti di un settore strategico per il nostro Paese, quale è il restauro dei Beni Culturali. – lo dichiarano Manuela Ghizzoni, presidente della Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei Deputati, e Matteo Orfini, responsabile Cultura del Partito Democratico – Alla Camera non ci sono i tempi tecnici per l’approvazione del disegno di legge per il conseguimento delle qualifiche professionali di restauratore di beni culturali, licenziato in prima lettura dal Senato, ma – spiega Ghizzoni – non possiamo, a causa delle scelte scellerate del PdL, lasciare cadere un provvedimento di cui hanno bisogno i lavoratori, per vedere riconosciuti i propri diritti, e lo Stato, per avere garanzie di qualità. Regolamentare le figure professionali che operano nel settore del restauro e della conservazione dei beni culturali è un passo necessario – concludono Ghizzoni e Orfini – per riconoscere la professionalità …

“Tre giorni, tre omicidi l’infinita strage delle donne”, di Michela Marzano

Aancora tre vittime. Che si aggiungono, nel giro di pochi giorni, alle tantissime donne che continuano a morire nonostante non si smetta più di denunciare in tutti i modi questa violenza inaudita e senza senso. Che cosa sta succedendo? Perché non si riesce a fermare il femminicidio? Che cosa non riusciamo ancora a capire?Il problema, di fronte a questo tipo di tragedie, è che le ragioni e le spiegazioni non bastano mai. Perché non ha senso accoltellare una donna solo perché ci sta lasciando. Non ha senso ucciderla solo perché non la si sopporta più o perché non si riesce a controllarsi. Non ha senso. Almeno se si parte dal presupposto che anche le donne, come gli uomini, sono degli esseri umani. E che, in quanto tali, non possono e non devono essere trattate come dei semplici oggetti. Solo un oggetto può essere distrutto per un capriccio o per rabbia. Solo di fronte ad un oggetto ci si può lasciare andare alle pulsioni distruttive senza remore e senza rimorsi. Ma forse il dramma è proprio …

“Scuole diverse, organico unico”, di Antimo Di Geronimo

Organico unico negli istituti di istruzione superiore che comprendono diversi tipi di scuole. E maggiore spendibilità delle abilitazioni possedute dai docenti titolari. Che potranno evitare di andare in soprannumero se ci saranno ore a sufficienza anche in scuole di diverso tipo, purché comprese nello stesso istituto superiore. La novità è contenuta nella bozza di decreto sulle nuove classi di concorso predisposta dal ministero dell’istruzione ed inviata al Consiglio nazionale della pubblica istruzione per il prescritto parere. In particolare la fusione degli organici delle scuole di cui si compongono gli istituti superiori è prevista dal comma 6 dell’articolo 4. Il dispositivo prevede che «a decorrere dall’entrata in vigore del presente decreto, l’organico delle istituzioni scolastiche della scuola secondaria di secondo grado è gestito unitariamente anche in presenza di percorsi di istruzione liceale, tecnica e professionale». La chiave di lettura è contenuta nella relazione illustrativa. Che individua la ratio della nuova disposizione nella necessità di una più razionale, efficace ed economica gestione degli organici. Il tutto per il tramite del trattamento unitario dell’organico assegnato a ogni istituzione …

“Ultimo scatto del governo Monti”, di Alessandra Ricciardi

Governo Monti, ultimo atto. Il precipitare della crisi politica rischia di lasciare sul campo alcuni provvedimenti messi a punto dal ministro dell’istruzione, Francesco Profumo. Tra questi, il nuovo regolamento sul reclutamento a cui dedichiamo un servizio nelle pagine a seguire. E così l’ultimo atto potrebbe essere la chiusura all’Aran dell’intesa per il recupero degli scatti di anzianità. Domani un nuovo vertice. Si tratta di aumenti automatici legati all’anzianità di servizio, che valgono dai 289 euro in più l’anno del primo scatto del personale ausiliario, tecnico e amministrativo fino ai 1600 euro dell’ultimo scatto, dopo 35 anni di servizio, di un docente delle scuole superiori. Bloccati dall’allora ministro dell’economia, Giulio Tremonti, poi da questi sbloccati, sono stati pagati per il 2010. Per il 2011, l’Economia aveva rilevato l’incapienza dei fondi, pari a una quota dei risparmi di spesa inferti con il decreto legge 112/2008, ovvero la cura dimagrante che ha tagliato alla scuola 8 miliardi e più di 100 mila posti. Dopo un lungo tira e molla tra i ministeri dell’economia, dell’istruzione e della funzione pubblica, …

“Il partito del suicidio finanziario”, di Mario Deaglio

Borsa che scende, «spread» che sale. Può sembrare una alchimia finanziaria lontana dalla vita di tutti i giorni, dai bilanci di imprese e famiglie. Purtroppo non è così, come abbiamo sperimentato negli ultimi cinque anni. Forse il modo migliore per rendersi conto dell’importanza di quest’infausta congiunzione consiste nel partire da una constatazione semplice e apparentemente incredibile: mediamente l’Italia deve restituire ai suoi creditori un miliardo di euro al giorno, domeniche escluse, ossia circa 300 miliardi l’anno per i prossimi 6-7 anni. Come fa l’Italia a restituire somme così ingenti? Immediatamente prima della scadenza, «rifinanzia» il debito, ossia si fa prestare, con le aste sul debito pubblico, una somma all’incirca pari a quella in scadenza, con questa rimborsa Btp, Cct, Bot e quant’altro, giunti al termine della loro vita. Sono ormai vent’anni che l’Italia fa così e ha gestito tutto sommato in maniera soddisfacente, dal punto di vista finanziario, un debito enorme. Grazie all’euro, il mercato ha a lungo attribuito il medesimo rischio al debito sovrano di tutti paesi della nuova moneta, e, per conseguenza, il …

“La tattica del rinvio”, di Piero Colaprico

Rimandare, troncare, addomesticare. Sono i tre verbi principali che Silvio Berlusconi coniuga nei processi. HA APPENA dichiarato che si ricandida ed ecco che Ruby fa saltare un’udienza del processo, ormai in dirittura d’arrivo. «Non vedo l’ora di andare a deporre», aveva detto Karima El Mahroung, nota un tempo nei night milanesi come Ruby Rubacuori. Aveva anche assicurato, parlando da neo-mamma, che lei che c’era stata, e aveva visto, sua figlia ad Arcore non ce la manderebbe proprio. Come avrebbe potuto reagire questa ex ragazza cresciuta in strada sotto il martellante contro- esame del pubblici ministeri Ilda Boccassini e Antonio Sangermano? E come non ricordare che sempre in questi giorni anche Giampiero Tarantini, imprenditore nei guai per coca, donne e ricatti, ha appena chiesto in quel di Bari un giudizio senza pubblico? No, non sfileranno più le sue ragazze a pagamento trasportate a Palazzo Grazioli e a Villa Certosa. Con un’immagine a pezzi in Italia e all’estero, Berlusconi sta giocando l’ultima, difficilissima partita tra politica e giustizia. Come sempre declinate alla sua maniera, ma non è …

Lavoro: Ghizzoni, dignità a istruzione professionale e garanzie per diritto allo studio

Necessario assicurare diritto all’istruzione superiore e pari opportunità per i giovani. “È necessario ridare dignità all’istruzione professionale, troppo spesso mortificata, e sviluppare l’istruzione tecnica superiore ITS, ma è altresì necessario garantire politiche di sostegno al diritto allo studio, per assicurare pari opportunità ai giovani “capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi”. Sul diritto all’istruzione il nostro Paese è ancora lontano dal rispetto della Carta costituzionale ed è ancor più lontano dai livelli europei. – lo dichiara Manuela Ghizzoni, presidente della Commissione Cultura, Scienze e Istruzione della Camera dei Deputati, commentando le parole della Ministro Fornero – I dati Ocse rilevano che maggiore è il livello di istruzione più facile è la permanenza nel mondo del lavoro e la garanzia di reddito, anche in un periodo di recessione, e – spiega la presidente della Commisisone Cultura – denunciano un dato socialmente odioso che vede una probabilità doppia di conseguire un titolo di istruzione superiore per un giovane di cui almeno un genitore è laureato. È dunque necessario che la politica faccia quanto possibile affinché non …