Giorno: 19 Dicembre 2012

Legge di stabilità: Ghizzoni, no a colpi di coda su università

“La scelta ragionieristica di tagliare 300 milioni all’università non solo denuncia una mancanza di visione sulla formazione superiore e sulla ricerca, ma è in netta controtendenza con il tentativo di uscire dalla crisi che le cittadine e i cittadini stanno pagando a caro prezzo. – lo dichiara Manuela Ghizzoni, presidente della Commissione Cultura, Scienze e Istruzione della Camera dei Deputati, in merito al mancato rifinanziamento dell’università in Commissione Bilancio al Senato durante l’esame della Legge di Stabilità. – Dopo anni di politiche ottuse e di tagli lineari, come denunciato anche dal rapporto Istat che vede l’Italia fanalino di coda nell’UE per le spese in ricerca, l’università non ha più nulla da tagliare, pena non solo la chiusura di molti Atenei, ma il collasso dell’intero sistema di formazione e ricerca. Se solo si leggessero i dati Ocse che rilevano l’importanza di avere un alto livello di formazione in una fase di recessione, e se si assumesse come un dato acclarato che la ricerca è il motore essenziale per la crescita, non si potrebbe non vedere la …

“Il dilemma del premier”, di Michele Prospero

Un partito solo, il Pd. E intorno aborti di partito, liste di magistrati, di comici, di transfughi. Con combinazioni cromatiche varie e da terre esotiche, miriadi di formazioni politiche sbucano come funghi. Senza storia, marciano verso il voto con un assillo: separare il candidato premier dal capo della coalizione, per entrare così in Parlamento superando le severe soglie del congegno elettorale. Anche il nascituro partito di Monti è solo un cartello elettorale o aspira a una identità e a un radicamento? Se in cantiere è un’altra lista, prosegue la decadenza della forma della politica. Se invece in gestazione è un partito, con un programma e con una fetta di società, è una sfida da valutare nella sua effettiva realizzabilità. Che i moderati intendano recidere la destra antipolitica e occupare uno spazio politico, non è uno scandalo. Qualcosa di simile andrà pur fatta per dare sepoltura a una destra aziendalista refrattaria ad assumere un’anima politica. Il problema è però relativo ai tempi e alle forze disponibili per la sfida. Una mossa solo in astratto coerente con …

“Concorso a cattedra, preselettive spietate: passa solo 1 candidato su 3!”, di Alessandro Giuliani

I più abili a rispondere in Toscana, Piemonte, Lombardia e Liguria. Peggio di tutti in Calabria, dove è risultato idoneo 1 ogni 5. Il Miur: la percentuale di ammessi in linea con le aspettative. E alle tante critiche per la proposizione dei quiz da cruciverba, viale Trastevere dice che si usa questa tipologia in tutti i concorsi pubblici, nazionali ed internazionali, a prescindere dalle figure professionali. Ma fare il docente non è una professione qualsiasi…. Nessuna sorpresa. Le ultime quattro sessioni delle prove preselettive per partecipare alle verifiche disciplinari del concorso a cattedra, tornato ad essere bandito dopo 13 anni, ha solo confermato quanto era emerso nella prima giornata: il passaggio della prova ha riguardato una minoranza dei partecipanti. Da un comunicato di resoconto del Miur risulta che “le prove svolte erano attesi 327.798 aspiranti docenti. Di questi, si sono presentati nelle sedi di concorso in 264.423. Hanno superato la prova 88.610 candidati, ovvero il 33,5%. Le regioni con le maggiori percentuali di successo, dove è stata superata la soglia del 40%, sono: la Toscana …

“La politica è bella”, di Sara Ventroni

Benigni accende i puri di cuore e manda in subbuglio la bile degli atei devoti. Saltimbanco senza padroni, sarto senza fettuccia e senza gesso, Benigni ha cucito un abito semplice e solenne, uno scampolo di parole sgargianti per la nostra nuda Costituzione. La sua eresia è questa: la politica è bella come la vita. Roberto l’ha vestita con la discrezione che si deve alla più bella del mondo. Non ha voluto esagerare con i fronzoli. Ce l’ha presentata senza trucco, scarna ed essenziale, così come si è svegliata, il 22 dicembre del 1947. Il testo dei padri e delle madri costituenti non suona le note trionfali di Beethoven ma ha la cadenza popolare di una laus semplice, frugale, potente come il verbo fatto carne. Un inno alla gioia. Una lode al creato intelligente. Un canto alle donne e agli uomini che hanno intelletto d’amore. Benigni, questa volta, invece di strizzare l’occhio ai milioni di cittadini che già lo amano, si è asciugato le labbra disidratate, ha tamponato la fronte madida di sudore per parlare, guardando …

Pdl: rinviare il voto di 15 giorni E blocca Stabilità e taglia-firme”, di Francesco Bei e Umberto Rosso

Allungare l’agonia della legislatura, guadagnare tempo, anche soltanto due settimane in più. Per votare il 24 febbraio o, addirittura, il 3 marzo. È questo l’ordine del Cavaliere: ha bisogno di martellare sulle televisioni prima che scatti la tagliola della par condicio. «Questa fretta di andare alle elezioni è una forzatura inutile», sostiene il Cavaliere da Vespa. Ammettendo poco dopo candidamente la vera ragione della melina: «Io punto al 40% ma dipende dalla quantità di ore televisive che posso avere». I suoi uomini, puntualmente, mettono in pratica il catenaccio. Ieri il Pdl si è inventato il pretesto della legge di stabilità e del decreto “dimezza firme” pur di impedire a Monti di dimettersi e a Napolitano di sciogliere le Camere. L’offensiva, che non piace al Colle, parte in conferenza dei capigruppo a Montecitorio. Fabrizio Cicchitto annuncia la novità: «Sulla legge di stabilità abbiamo intenzione di prenderci tutto il tempo necessario per esaminare bene il provvedimento». Quanto al decreto “dimezza firme”, il capogruppo Pdl insiste: «Lo vogliamo esaminare nelle virgole». Che si tratti di pretesti risulta evidente …

“Fiat, Marchionne parla a Melfi e esclude la Cgil dagli incontri”, di Massimo Franchi

Una Pomigliano 2. 0 qualcosa di molto vicino. A quasi un anno esatto dalla presentazione in pompa magna della Nuova Panda nello stabilimento campano, Sergio Marchionne e John Elkann concedono il bis a Melfi. Nello stabilimetip lucano i vertici della Fiat concluderaino un anno tormentato con un messa gio ottimista. Annunceranno i nuovi modelli che saranno prodotti a Melfi dal 2014, due piccoli Suv, realizzati sulla piattaforma B, quella delle utilitarie. Per i 5 mila operai di Melfi però si prospetta un 2013 di grande difficoltà. Proprio ieri la direzione della Fiat Sata ha comunicato ai sindacati un nuovo periodo di cassa integrazione per il mese di gennaio dal 14 al 21 gennaio 2013 e per i giorni 28 gennaio e 1 febbraio. Quello di Marchionne sarà un altro discorso politico, come quello de114 dicembre 2011. Il manager canado-abruzzese lo ha immaginato come un discorso di svolta in cui elogerà Monti e ne chiederà la candidatura e motiverà il cambio di strategia, i nuovi investimenti, proprio con l’opera di governo del premier tecnico che ha …

“Quando la società è orfana dello Stato”, di Barbara Spinelli

Mario Monti contro Silvio Berlusconi? Ancora una volta, quel che accade in Italia si decide a Milano: nelle sue istituzioni politiche, nelle sue università, nelle sue aziende, nelle personalità che di qui partono, a intervalli regolari, per conquistare Roma. «Milano è la chiave d’Italia», la clef d’Italie, diceva Margherita d’Austria, zia di Carlo V, quando la caduta del Ducato di Milano mise fine alle libertà dell’Italia nel Cinquecento. Fu chiave e resta tale non tanto per la geografia, quanto per le virtù e i vizi che la città ha mostrato di possedere, prima dell’Unità e fino ai giorni nostri: virtù d’impegno civile, vizi di estraneità allo Stato. Sia Berlusconi che Monti di questa città sono figli, di qui son salpati per Roma: il primo poggiando sulle sue aziende e su Milano 2, il secondo sul vivaio di economisti della Bocconi. Monti si ritiene alternativo all’inventore di Forza Italia, e certo non ha ingombranti interessi privati da anteporre a quelli pubblici. Ha una levatura e un respiro europeo del tutto assenti nel Cavaliere. Ma è alternativo …