Giorno: 5 Settembre 2008

Assemblea alla Festa Democratica di Firenze “Salva la scuola, salva l’università, salva la ricerca” presente l’On. Ghizzoni

Salvare la scuola e il sistema educativo del Paese. Con questo obiettivo, i responsabili dell’Area Sapere del Pd hanno organizzato un’Assemblea nazionale per domani 6 settembre, nell’ambito della Festa Democratica, a Firenze, al Teatro Lorenese della Fortezza da Basso. “Con questa iniziativa – spiega Mariapia Garavaglia, ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca del governo ombra del Pd – vogliamo chiamare a una mobilitazione il mondo del sapere contro la politica educativa, scolastica ed universitaria del governo. I tagli di Tremonti, con buona pace degli slogan del ministro Gelmini, rischiano di mettere in ginocchio settori fondamentali della società italiana, con la chiusura di oltre 4000 scuole, con gli atenei ridotti negli organici e con il turn over bloccato, con centinaia di migliaia di precari che da anni insegnano e ai quali non viene garantito alcun futuro, senza contare il continuo esodo verso l’estero dei migliori cervelli della ricerca”. La manifestazione avrà inizio alle 10 con l’Assemblea plenaria alla quale interverranno Mariapia Garavaglia, Pina Picierno, ministro delle Politiche per i Giovani del governo ombra, Maria Coscia, responsabile della …

“Così la scuola torna a De Amicis “, di Sergio Mattarella

L’inserimento a sorpresa del maestro unico nel dl del 28 agosto è stato definito un colpo di mano: in effetti ne ha tutti i requisiti. Il comunicato ufficiale del consiglio dei ministri di quel giorno esclude espressamente che l’argomento sia stato inserito in quel decreto e, inoltre non vi è alcuna urgenza dato che sarà applicato tra un anno. Ma il vero colpo di mano, sostanziale, sta nell’aver deciso una questione di questa portata con decreto legge, in vigore già da quattro giorni: con poche righe viene travolto l’ordinamento, il modo di essere di un intero settore scolastico fondamentale e, finora, il più efficiente. In questo modo si è riusciti a eludere confronto, discussione e un vero esame parlamentare. La Gelmini, inoltre, si è abbandonata a dichiarazioni perentorie: «La scelta dei tre maestri alle elementari non ha avuto nessuna motivazione educazionale e pedagogica. È stata fatta per aumentare il numero degli insegnanti». È sorprendente che un ministro dell’istruzione si esprima in maniera così grossolana su una riforma realizzata con serietà diciotto anni addietro: occorre più …

In riga

  L’arroganza con cui Berlusconi ha liquidato la disponibilità di Fini a ragionare sul diritto di voto agli immigrati, è la chiara conferma di come la fusione in un unico partito di An e FI è minata da profonde contraddizioni e conferma come il premier sia prigioniero dei settori più chiusi e oltranzisti della Lega. Una vera e propria bufera sta investendo il centrodestra. La reiterata apertura del presidente della Camera Gian Franco Fini sul voto agli immigrati, dopo la sollecitazione del segretario del PD Walter Veltroni, ha scatenato durissime reazioni che rischiano di spaccare la maggioranza. Ad inveire contro Fini, questa volta, è stato il ministro degli Interni Roberto Maroni che da Verona non esita a mostrare tutta la sua contrarietà: “La Lega è sempre stata nettamente contraria al voto amministrativo degli immigrati e io confermo questa contrarietà. Anzi non credo che questa iniziativa andrà avanti”. E poi, per rimarcare ulteriormente il concetto, ha aggiunto: “Certamente non è nel programma di governo. Quindi non è all’ordine del giorno”. A rincarare la dose è sceso …