Giorno: 7 Settembre 2008

Bersani: la Gelmini si deve dimettere. Il Pd: «Lanceremo un’offensiva contro la distruzione della scuola: dobbiamo parlare a tutti gli italiani»

DALLA FESTA DEL PD di Firenze piovono bordate sul ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini. Sui tagli alla scuola annunciati dal governo e sul «sabotaggio» delle elementari non c’è traccia di dialogo, ma un’opposizione intransigente, che pensa anche all’ostruzionismo. «Da qui parte un’offensiva, la scuola diventare l’ossessione del nostro Paese, dobbiamo andare all’arrembaggio», annuncia il ministro ombra Maria Pia Garavaglia durante l’iniziativa «Salva la scuola, salva l’università, salva la ricerca», benedetta da Veltroni che nella sua intervista serale ha messo la scuola al primo punto nella campagna d’autunno del Pd. Tutti contro la Gelmini, dunque. Pierluigi Bersani chiede le sue dimissioni per la nota vicenda del concorso da avvocato sostenuto a Reggio Calabria: «Non può pretendere di fare il ministro dell’Istruzione, non ha credibilità per rivolgersi ai giovani. Da quale pulpito arrivano le prediche sul merito e il valore delle persone, degli studenti, degli insegnanti. Ci vuole coerenza tra parole e fatti». «Predica bene e razzola male», va all’attacco la giovane ministra ombra Pina Picierno che giudica «una follia» il 7 in condotta. Ma qui a Firenze …

“Analfabeti, un popolo in crescita. Sono quasi sei milioni, altri 13 a rischio”, di Alessandra Muglia

Tra pochi giorni, l’8 settembre, l’Unesco celebra la giornata mondiale per la lotta all’analfabetismo. E subito il pensiero va all’Africa dove si concentra gran parte degli oltre 750 milioni di «illetterati » presenti sulla Terra (due terzi sono donne, 72 milioni di bambini non sono mai andati a scuola). Ma la Giornata ha un senso anche per l’Italia, dove questa è una battaglia tutt’altro che vinta. Anzi, per certi aspetti, è una sfida nuova. Perché accanto al plotone di «vecchi» analfabeti sta nascendo un nuovo esercito di giovani e adulti. Un magistrato di Firenze, Silvia Garibotti, ha raccontato dei numerosi casi in cui i testimoni non sono in grado di leggere la formula di rito. Attilio Paparazzo, responsabile nazionale Cgil scuola, riferisce che «spesso i bidelli che arrivano in provveditorato per iscriversi nelle graduatorie scolastiche fanno fatica a inserire i propri dati o a leggere il modulo “sono cittadino italiano, dichiaro di aver assolto gli obblighi di leva”». Un esercito, insomma, del quale fanno parte quanti leggono e scrivono in modo talmente limitato da non …