Giorno: 9 Ottobre 2008

Cronache dal Parlamento

Giornata campale oggi alla Camera dei Deputati. Si sono susseguiti interventi sulla crisi finanziaria in atto, discussione e voto di fiducia sul decreto legge “cosiddetto” Gelmini sulla scuola, informativa del Governo sui recenti fatti di intolleranza e violenza di radice xenofoba, nonchè  la discussione su alcune mozioni concernenti iniziative in materia di accesso degli studenti stranieri alla scuola dell’obbligo e contrasto alla povertà e alla disuguaglianza sociale. Riportiamo gli interventi degli Onorevoli Bersani e Fioroni che ci sono sembrati significativi e soprattutto meritevoli di lettura. Informativa urgente del Governo sugli sviluppi della crisi finanziaria in atto Intervento dell’On.  Perluigi Bersani Signor Presidente, ciascuno di noi, in cinque minuti, deve dire quel che pensa della più grave crisi dal 1929 ad oggi: questo è quello che si concede al Parlamento. Faccio notare che ieri in Francia all’Assemblea nazionale c’è stato un ampio dibattito, così come è avvenuto in Germania la settimana scorsa: in tutti i Parlamenti europei si discute e in Paesi che non decidono meno di noi, ma che forse sanno decidere più di noi. …

“Scuola, sarà sciopero generale. Brunetta ai prof: guadagnate troppo”, di Mario Reggio

E alla Camera si vota la fiducia sul decreto. Corsa contro il tempo per l´approvazione ROMA – La scuola scende in piazza. Ieri sera i segretari di Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda hanno raggiunto l´accordo. Sciopero nazionale e manifestazione a Roma. La data sarà ufficializzata oggi, dopo il tentativo di conciliazione al ministero della Pubblica Istruzione. Ma probabilmente sarà giovedì 30 ottobre. Oggi alla Camera il voto di fiducia sul decreto Gelmini. Poi il provvedimento passerà al Senato. Una vera corsa contro il tempo perché, per diventare legge, dovrà essere approvato entro e non oltre il 31 ottobre. Domani saranno gli studenti della “Rete” a scendere in piazza in settanta città, «contro i tagli di 8 milioni di euro, contro un governo che racconta balle, per rivelare la verità all´opinione pubblica». In attesa delle manifestazioni e del voto di fiducia il ministro Renato Brunetta ha deciso di gettare benzina sul fuoco. «I nostri insegnanti lavorano poco, quasi mai sono aggiornati e in maggioranza non sono neppure entrati per concorso – afferma – ma grazie …

Scuola, On. Ghizzoni: “Maggioranza prenda distanza da Lega che offende Costituzione”

“Mi auguro che dalla maggioranza arrivi presto una condanna ed una netta presa di distanza nei confronti della Lega che oggi con il suo comportamento in Aula ha offeso la nostra costituzione”. Lo dichiara la capogruppo del Pd nella commissione Cultura della Camera, Manuela Ghizzoni, che aggiunge: “oggi, in aula alla Camera, abbiamo assistito ad uno spettacolo veramente indegno per un paese che sta festeggiando il 60esimo anniversario della propria Carta costituzionale e che ha provocato imbarazzo allo stesso presidente della Camera, Gianfranco Fini che ha dovuto richiamare l’on Goisis quando nel suo intervento è arrivata a sostenere che la distribuzione della Costituzione nelle scuole della provincia di Venezia equivale ad un gesto razzista nei confronti degli studenti veneziani”. “Le insofferenze del Carroccio nei confronti della Carta costituzionale – prosegue Ghizzoni – è riemersa poco dopo nel seguito dei lavori parlamentari con la scelta della Lega di non partecipare alla votazione dell’ordine del giorno che impegna il governo a distribuire gratuitamente una copia della Costituzione a tutti gli alunni delle scuole italiane”. “Mi auguro che …

“Alla guerra con armi vecchie”, di Federico Rampini

“La più violenta crisi finanziaria dagli anni Trenta” la definisce il Fondo monetario internazionale. Il paragone evoca il rischio che i danni finali possano aggravarsi molto, prima di vedere una vera schiarita. Se guardiamo all’indice più significativo della Borsa americana (S&P 500), dal 7 settembre 1929 all’8 luglio 1932 la sua caduta fu dell’86%. Attualmente lo stesso indice ha perso “solo” il 36% rispetto ai massimi dell’anno scorso. Se si prende alla lettera il parallelo tracciato dal Fondo monetario, la distruzione di risparmio rischia di essere appena iniziata. E che dire di beni ancora più essenziali che sentiamo minacciati, a cominciare dai posti di lavoro? I paragoni storici vanno maneggiati con cautela. Nella Grande Depressione degli anni Trenta il tasso di disoccupazione in America raggiunse il 25% della popolazione attiva. Oggi nonostante le ondate di licenziamenti siamo ancora sotto il 7% di disoccupazione americana. La differenza storica fondamentale sta nel salto immenso compiuto dalla presenza dello Stato nell’economia: era minima nel 1929, oggi è pervasiva. Neppure la cosiddetta “rivoluzione reaganiana e thatcheriana” degli anni Novanta …