Giorno: 12 Ottobre 2008

Lavoro, Damiano: “Normativa governo mette a rischio 60mila posti in P.A.”

Dichiarazione di Cesare Damiano, viceministro del governo ombra del PD. “Quando si parla di precari nella P.A. è bene ricordare che non ci sono solo quelli del settore della ricerca, bensì tutti coloro che lavorano nella stessa P.A.. Nel caso di una mancata conferma di questi precari una stima attendibile parla di un impatto occupazionale negativo di circa 60mila persone. Per questo è necessario mantenere la vecchia normativa per consentire un assorbimento graduale di questi lavoratori, indispensabili per il funzionamento dei servizi. Le norme che invece il Governo introduce peggiorano la situazione precedente. Quello che noi chiediamo è che il Governo ritiri il suo emendamento. Per quanto riguarda la norma sui contratti a termine, da me introdotta per i settori privati nel protocollo sul welfare e condivisa da tutte le parti sociali, essa si proponeva di salvaguardare l’occupazione. Precisamente si prevedeva che dopo 36 mesi di attività con contratto a termine ed una sola proroga di 8 mesi, frutto di un avviso comune delle parti sociali, si stabilizzassero i lavoratori non lasciandoli a casa come …

“Tre scialuppe contro il naufragio”, di Stefano Fassina

Dietro la crisi della finanza, c’è la crisi dell’economia reale. L’occupazione, i redditi dei lavoratori e dei pensionati, i consumi delle famiglie, gli investimenti delle imprese sono al centro della tempesta. Una tempesta scatenata dalle difficoltà delle persone in carne ed ossa, non dall’impazzimento della borsa globale, aperta 24 ore su 24 da Tokyo a New York, via Shanghai, Hong Kong, Mosca, Londra, Parigi, Milano, Rio de Janeiro, Città del Messico. Come è accaduto tutto questo? Il motore truccato dalla finanza ha incominciato ad incepparsi quando la Federal Reserve, seguita inevitabilmente dalle altre banche centrali dell’occidente, a partire dalla fine del 2005, è stata costretta ad innalzare i tassi di interesse a causa dell’insostenibile livello raggiunto dal debito estero degli Stati Uniti. Aumenti delle rate per mutui e carte di credito, quindi. Poi, l’impennata dei prezzi dell’energia e dei prodotti alimentari ha ulteriormente morso i bilanci delle famiglie. Non a caso la scintilla dell’incendio della foresta è stata prodotta dai mutui subprime, i prestiti ad elevatissimi tassi variabili dati alle famiglie messe peggio in termini …