Giorno: 10 Ottobre 2008

Scuola, Ghizzoni: “Governo non ha conquistato fiducia studenti”

“Il governo potra’ pure ottenere la fiducia della sua maggioranza ma di certo non ha conquistato la fiducia del mondo della scuola che oggi alla manifestazione studentesca ha fatto sentire l’insofferenza per la ‘ricetta’ Gelmini-Tremonti”. Lo afferma la capogruppo della commissione Cultura della Camera, Manuela Ghizzoni. La grande partecipazione “e’ la dimostrazione che non si puo’ intervenire in un ambito cosi’ delicato e strategico come quello della istruzione e della conoscenza- aggiunge- senza il coinvolgimento di chi nella scuola lavora studia e fa ricerca”. E conclude la parlamentare: “Lo spazio per un ripensamento c’e’ ancora al Senato speriamo che il ministro Gelmini sappia cogliere questa occasione per correggere una legge ideologica, inutile e inadeguata ad affrontare concretamente i problemi della scuola italiana”. Com/Sca/ Dire, 10 ottobre 2008

“Il ritorno dello Stato (di necessità)”, di Ilvo Diamanti

C’è di che stropicciarsi gli occhi (e le orecchie) a leggere i titoli dei giornali di questi giorni. A sentire i discorsi dei leader. Politici, imprenditori, imprenditori politici e politici imprenditori. Presidenti della Repubblica e di Banche internazionali – europee, americane e quant’altro. Super-ministri del tesoro e delle finanze. Tutti quanti a invocare una nuova divinità, che, tuttavia, fa riemergere dalla nostra memoria qualche traccia, qualche ricordo. Ne avevamo sentito parlare altre volte, un tempo. Pare. Forse. Ma non ne siamo sicuri. Lo Stato. Rammentate: lo Stato? Proprio lui. Quello che non poteva neppure essere pronunciato senza venire sommerso dalla riprovazione pubblica (pardon: generale). Lo Stato. Caduto in disgrazia dopo gli anni Ottanta. E negli anni Novanta: innominabile. L’unico “stato” possibile: il participio passato del verbo essere. Appunto: lo Stato? E’ stato. Lo Stato imprenditore, lo Stato padrone. Che salva le aziende decotte. Lo Stato che fa i panettoni. Lo Stato che controlla i telefoni. E le poste. E le ferrovie. E la luce elettrica. Innominabile. Indicibile. Scacciato e sepolto dal Mercato. Dal Privato. Principio …

“Quel che resta dell’Università “, di Aldo Giannuli

Le notizie sono da bollettino di guerra: il Rettore della Statale di Milano dice che, a seguito dei tagli, non sa se già dal 2010 sarà costretto a bloccare il pagamento degli stipendi, quello di Siena dichiara che non sa come fare già dal 1° gennaio, e così via. Inoltre nel giro di sei anni andranno in pensione circa il 50% degli attuali ordinari ed associati; questa legge finanziaria prevede che, sino al 2012, solo un quinto di essi possano essere sostituiti con nuovi concorsi e, dal 2013 uno su due. Ovviamente, si apriranno vuoti paurosi nella didattica che saranno colmati o con il lavoro gratuito dei ricercatori (magari promossi “professori aggregati”, con lo stesso stipendio di oggi, per obbligarli a farlo a costo zero) o con contratti a tempo. Forse siamo maligni (d’altra parte, “qualcuno” ci ha insegnato che “a pensar male si fa peccato, però si indovina”) ma ci viene il dubbio che questa cura da cavallo abbia poco a che fare con reali esigenze di bilancio e punti invece ad una rapida …