Giorno: 14 Giugno 2009

“PD, la formula per vincere: territorio, resistenza e onestà” di Jolanda Buffalini

Quelli della «mission impossible»: le donne e gli uomini che hanno navigato contro il vento di destra che spira in Europa e che spinge forte in Italia il vascello della Lega Nord, la corazzata del Pdl. Candidate/i del partito democratico che hanno vinto in una situazione difficile oppure che hanno perso ma ottenuto un risultato da cui ripartire. L’Unità è andata a cercarli questi uomini e queste donne nuove, scommessa del rinnovamento della politica e della rivincita. Abbiamo cercato dentro il Pd perché il primo obiettivo è capire se il partito nato con le primarie del 14 ottobre di due anni fa, abbia gambe per camminare e teste su cui contare. Ci siamo chiesti: c’è l’identikit del candidato/a vincente? Che caratteristiche ha? Anticipiamo che no, i giornalisti de l’Unità hanno incontrato persone con storie e radici diverse però accomunate da qualcosa che cercheremo di delineare nei suoi tratti ideali, culturali e politici incrociando i temi del loro impegno. tutto ciò che ci possa far comprendere se il Pd sia ancora il prodotto della fusione fredda …

Si chiama democrazia. Berlusconi non ci fa paura

Berlusconi ha paura. Paura che la sua stessa maggioranza non possa più sostenerlo. Ma con una rimozione freudiana riesce ad accusare la stampa e il segretario del PD, Dario Franceschini, di orchestrare una campagna di calunnie sulla sua persona con un esplicito richiamo, davanti alla platea dei giovani industriali a Santa Margherita Ligure, ad un “progetto eversivo” contro di lui per attuare un ribaltone , cacciandolo da palazzo Chigi. E rivolgendosi a imprenditori e telecamere invita a “non dare più pubblicità a una sinistra e ai media che cantano ogni giorno la canzone del pessimismo”. Come se non bastasse poi precisa: “parlavo di Franceschini”. “In tutto il mondo queste parole – ha replicato il leader del PD in una conferenza stampa convocata nel pomeriggio – si chiamano intimidazioni, secondo lui non dovrei più comparire sui giornali perché dico cose non gradite. Berlusconi non mi ha mai fatto né mai mi farà paura, invito tutti coloro che hanno posti di responsabilità nel Paese a reagire perché per tutti è il momento della dignità e del coraggio. …

“Sorpresa: l’indulto ha un effetto positivo” di Francesco Drago, Roberto Galbiati e Pietro Vertova

Studiato per ridurre almeno temporaneamente il sovraffollamento delle carceri italiane, l’indulto del 2006 è stato tra i provvedimenti più criticati della scorsa legislatura. Perché favoriva i criminali e diminuiva il valore deterrente e la credibilità del sistema penale, sostenevano i contrari. Ma il provvedimento stabiliva che se fossero tornati in carcere per un nuovo reato, i beneficiari avrebbero dovuto scontare anche la pena residua in aggiunta alla nuova. Insomma, ha dato certezza alla pena. E questo ha determinato un calo delle recidive. L’ultimo provvedimento di indulto approvato dal Parlamento italiano è quello del 2006, votato a maggioranza qualificata dei due terzi il 29 luglio di quell’anno. Con quel provvedimento si è commutata parte della pena per la maggior parte dei reati commessi prima del 2 maggio 2006. L’immediata conseguenza dell’indulto è stata la scarcerazione anticipata di circa 25mila soggetti, nel mese di agosto del 2006. Studiato per ridurre almeno temporaneamente l’inaccettabile sovraffollamento delle carceri italiane, l’indulto è stato tra i provvedimenti più criticati della scorsa legislatura. Le obiezioni fondamentali all’indulto sostenevano la sua natura criminogena …