Giorno: 3 Settembre 2010

"Perché parla il presidente", Nadia Urbinati

Il Presidente Napolitano ha fatto in questi anni un uso moderato della sua facoltà di esprimere opinioni sulla politica nazionale. Abbiamo avuto presidenti molto più loquaci di lui. In alcuni casi, si è dovuto coniare un verbo per descrivere il presidente e dare il senso della radicalità delle sue esternazioni.Francesco Cossiga fu chiamato “il picconatore” non solo per lo stile delle sue frequentissime esternazioni, ma soprattutto per il loro contenuto, a volte poco ortodosso per il ruolo che egli ricopriva. Questo non è stato e non è lo stile di Napolitano, sempre attento nella scelta dei temi (rigorosamente relativi agli interessi generali e ai diritti), sempre moderato e quasi delicato nello stile; soprattutto, sempre fedele al ruolo che la Costituzione gli attribuisce. E nonostante questo moderato protagonismo, le opinioni autorevoli del presidente non giungono mai in momenti non opportuni. Recentemente questa sua moderata e puntuale loquacità è diventata più incisiva. Poche settimane fa, quando era in corso la battaglia del fango nella quale si è consumato il sodalizio tra i finiani e il Pdl, il …

"Un ministro senza vergogna", di Francesca Puglisi*

Il libro dei sogni del ministro Gelmini contrasta con la drammatica realtà della scuola e dei problemi che si riverseranno sulle famiglie: l’anno scolastico parte con 50.000 classi senza insegnanti, 16.000 scuole senza presidi, 8 miliardi di euro in meno in tre anni e 170.000 lavoratori della scuola pubblica lasciati per strada dopo anni di lavoro. Il resto sono solo chiacchiere e numeri che non hanno alcun riscontro nella realtà. I nostri ragazzi toccheranno con mano i problemi della scuola, vivendo in aule sovraffollate, sopportando interminabili ore di lezione frontale, con la matematica somministrata come una purga e la fisica o l’informatica studiata sui libri e non nei laboratori, grazie al taglio degli insegnanti tecnico pratici. La Gelmini pensa di raggiungere l’obiettivo imposto dall’Europa 2020 di dimezzare la dispersione scolastica, legando gli studenti ai banchi con le pesanti catene dell’ordine e disciplina e non accendendo in loro la passione per la scoperta e la conoscenza, unendo il sapere al saper fare. Le bugie del Ministro saranno smascherate dai genitori che scopriranno quanto preziosi erano i …

Un milione di lavoratori e molte aziende a rischio

C’è un ministero vuoto a Roma, in via Molise. Ma non si tratta di ferie prolungate perché lo Sviluppo Economico è senza guida dal 4 maggio. “Uno scandalo”. Così Pier Luigi Bersani, segretario del Partito Democratico, definisce ai microfoni del Tg di La7 l’interim di Silvio Berlusconi al ministero dello Sviluppo economico, che dura dal 4 maggio, data in cui il titolare Scajola si è dimesso. “Nello stesso periodo – ha spiegato il leader del Pd – abbiamo almeno un milione di persone coinvolte dalla cassa integrazione, abbiamo decine di migliaia di piccole imprese che sono saltate o stanno saltando, abbiamo una industria ancora nei guai. Nessuno se ne preoccupa”. Bersani ha aggiunto che “questa è la prova maggiore del totale disinteresse di questo governo verso i dati reali della situazione italiana”, non dimenticando i precari della scuola e tutti i lavoratori che “vengono lasciati a casa dalla sera alla mattina senza uno straccio di ammortizzatore. Se ne occupa qualcuno in questo Paese? O continuiamo a chiacchierare solo dei problemi di Berlusconi?”. Per Luigi Zanda,vicepresidente …

Italiani di nome ma stranieri di fatto

Alla Festa democratica si discute dell’integrazione etnica. Livia Turco: “Occorre creare una nuova unità di Italia non solo con il federalismo ma soprattutto con l’integrazione. È da qui che nasce la grande campagna politica di autunno del Pd per fare in modo che chi nasce e cresce in Italia sia italiano” immagine documento È con un po’ di commozione che Livia Turco ha introdotto il suo intervento alla Festa Democratica di Torino. Il ricordo delle battaglie fatte alla fine degli anni ’90 proprio nel capoluogo piemontese per l’integrazione etniche in alcune zone a rischio come San Salvario e la promulgazione della legge sulla condizione dello straniero (L.40/98) proposta insieme all’attuale Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, le hanno dato quella spinta in più per prendere a cuore la soluzione al problema dell’integrazione degli stranieri in Italia. “Torino è un’eccellenza nelle politiche per l’integrazione – ha dichiarato la Turco –, una città abituata alla collaborazione e al dialogo. Con Napolitano iniziammo proprio qui, nel quartiere di San Salvario con grandi difficoltà. È bello vedere oggi che San …