Giorno: 25 Settembre 2010

"Guardiamo al futuro. Crediamo nella scuola", di Pier Luigi Bersani

Cari ragazzi e ragazze, insegnanti e lavoratori della scuola, genitori ed educatori, noi sappiamo che, nonostante i tagli drammatici del Governo, che sottraggono 8 miliardi di euro e compiono il più grande licenziamento di massa della nostra Repubblica, la scuola aprirà comunque le sue porte. Ce la farà per la straordinaria passione che gli insegnanti mettono nel loro lavoro di formazione dei cittadini di domani; ce la farà perché i dirigenti scolastici, grazie anche all’aiuto dei nostri amministratori, riusciranno a salvare il salvabile del tempo scuola richiesto dalle famiglie; ce la farà perché i pochi collaboratori scolastici rimasti faranno funzionare le scuole. Grazie a loro i bambini potranno riprendere i progetti educativi interrotti. Ma la cosiddetta ‘riforma epocale’ della scuola pubblica, approvata da Tremonti-Gelmini, assicurerà davvero la ‘qualità’ della scuola italiana? Aiuterà il nostro Paese a dimezzare il tasso di dispersione scolastica e a triplicare il numero di laureati come l’Europa ci chiede di fare entro il 2020? No, ne siamo certi. Aggraverà, al contrario, i cronici mali del nostro sistema scolastico. Aumenterà i divari …

"L´Italia, la transizione fallita e la mancanza di una destra normale", di Guido Crainz

Con la caduta del primo governo Prodi è venuto meno il progetto di una buona politica ed è prevalsa la partitocrazia dei partiti facendo riprendere le demagogie populiste. Sono senza veli i tratti portanti della politica berlusconiana, il suo porre al centro interessi personali e di azienda anche a costo di colpire le basi della democrazia e recare durissimi colpi all´informazione. In uno scenario sempre più degradato la crisi italiana appare ormai senza ritorno. “Metodo Boffo” come prassi quotidiana, dossier caraibici, protezione parlamentare a un esponente politico indagato per reati di camorra, sino a quel che sembra affiorare in Abruzzo: i rifiuti invadono di nuovo non solo Napoli ma l´intero paese. Ogni sguardo al sistema Italia ripropone tutti i nodi di una transizione drasticamente fallita, o mai iniziata. Illumina il riemergere, in forme modificate e aggravate, della crisi istituzionale ed etica che aveva portato al tracollo dei primi anni Novanta. Fu travolto allora il sistema dei partiti su cui si era basata per mezzo secolo la storia italiana, dopo meno di vent´anni è entrata in …

Summit ONU sugli Obiettivi del Millennio: Italia penultimo Paese

Tagli drammatici e ritardi del governo anche nell’ Aiuto Pubblico allo Sviluppo mondiale. Senatori Pd: “L’assenza di Berlusconi al vertice, dimostra il disinteresse del nostro governo agli obiettivi di pace e benessere mondiale. La nostra diplomazia ne risulta indebolita”. Si è concluso, oggi, a New York il vertice dell’ONU sui temi dello sviluppo del millennio con un annuncio formidabile: sono stati stanziati circa 40 miliardi di dollari, raccolti attraverso le donazioni di governi e associazioni, per arginare l’impoverimento del mondo. Ne ha dato notizia con grande entusiasmo, il Segretario generale dell’Onu, Ban Ki-Moon. “Sappiamo cosa serve per salvare le vite di donne e bambini – ha dichiarato il Segretario generale del Palazzo di Vetro – e sappiamo come le loro condizioni siano difficili, rispetto agli standard degli obiettivi del Millennio”. L’obiettivo che si pone l’ONU è molto arduo: salvare 16 milioni di vite umane entro il 2015. In rappresentanza dell’Italia però, non ha partecipato come doveroso, il Presidente del Consiglio italiano, impegnato ad incollare i pezzetti rimasti della maggioranza di governo, bensì il ministro degli …

"Il fuoco che smaschera il grande bluff del Cavaliere", di Roberto Saviano

«Perché gli abbiamo creduto a Berlusconi, e mò come se ne uscirà?». «Lo sapevo che tornava la monnezza e che Berluscone non aveva risolto niente. Questa è la politica». Sono le prime due frasi che ascolto da una radio locale che lascia sfogare i napoletani, che qui chiamano il primo ministro rendendo al singolare il suo nome: Berluscone, che avevano considerato il risolutore dell´emergenza rifiuti. Oggi tutto è tornato come prima, ad appena un anno dal decreto legge del 31 dicembre del 2009 che sanciva la fine dello stato di emergenza e del commissariamento straordinario. In realtà da mesi stava lentamente tornando la spazzatura ovunque ma parlare di nuova emergenza rifiuti sembrava impossibile, era vietato come la peggiore delle bestemmie. Ma il centro di Napoli è tornato a puzzare come una discarica, la provincia di Caserta ha nuovamente le strade foderate di spazzatura, la popolazione è tornata a ribellarsi per l´apertura di nuove discariche, terrorizzata che queste raccolgano non solo i rifiuti leciti ma anche quelli illeciti, come sempre accaduto nelle discariche campane. Non si …

"Le elezioni sono ora più vicine", di Marcello Sorgi

Ci sono dei momenti, nella furia di una tempesta, in cui una nave che pur avanza, sballottolata dalle onde, si piega su un fianco e sembra ormai destinata al naufragio: una sensazione del genere s’è avuta ieri, quando dopo due giorni di dibattito sulla «patacca», che Berlusconi avrebbe fatto costruire ad arte, per dimostrare che Giancarlo Tulliani, oltre che affittuario, è praticamente proprietario del famoso appartamento di Montecarlo venduto da An per decisione di suo cognato Gianfranco Fini, si è scoperto che «patacca» non era. Il ministro Rudolph Francis di Santa Lucia, l’isoletta caraibica paradiso di inaccessibili società off-shore, non poteva immaginare, con la conferenza stampa che ha autenticato il documento che accusa Tulliani, di aver probabilmente posto fine alla legislatura italiana cominciata poco più di due anni fa. Ma l’impressione, anche prima che oggi Fini cerchi di chiarire in un videomessaggio destinato a Internet, è che sia diventata impossibile una ricomposizione della maggioranza di centrodestra che martedì in Parlamento dovrebbe rilanciare il governo dopo la paralisi di quest’estate: destinata, invece, di conseguenza, a protrarsi …

"Nella Lega nervi a fior di pelle per un federalismo che non c’è", di Raffaella Cascioli

Al di là delle sparate di Bossi, i timori per una delega sempre più in bilico. C’è chi sostiene che, in questi giorni, i leghisti abbiano i nervi a fior di pelle. Che dietro le sparate di Bossi di un federalismo fiscale ormai messo in cassaforte, ci sia la preoccupazione che la tenuta della maggioranza sia tutt’altro che salda. Che la situazione potrebbe precipitare da un momento all’altro. Che al di là delle promesse di Calderoli stia slittando, di settimana in settimana, l’esame preliminare da parte del consiglio dei ministri (in quello lampo di ieri il tema non è stato affrontato) dei decreti clou del federalismo fiscale per l’impossibilità di mettere d’accordo quel che resta della maggioranza. Che la scadenza della delega a maggio 2011 sia ormai in vista e che i prossimi due mesi siano decisivi per capire se effettivamente il federalismo fiscale è in grado di prendere il largo. Alla luce dei tempi ristretti c’è già chi in casa leghista ha iniziato a fare il gioco della torre. Calendario alla mano, è probabile …

"Caos atenei, tutti contro le promesse del governo", di Gioia Salvatori

«Tra qualche giorno ci sarà un passaggio cruciale per la formazione della coscienza critica delle nuove generazioni: spiegare agli universitari perché il prof non c’è», dice uno studente. E allora saranno assemblee col megafono e riunioni, rabbia e striscioni più di adesso, perché ora nei corridoi si aggira solo chi deve fare esami. Intanto continua la mobilitazione nelle università italiane: diecimila ricercatori hanno deciso di non prestarsi alla docenza, l’inizio delle lezioni è a rischio in decine di atenei in tutta la Penisola e, mentre studenti e ricercatori (ieri la loro notte bianca su radio e tv web) annunciano sit in piazza Montecitorio contestualmente alla discussione del ddl Gelmini, l’università si prepara a tre giorni di mobilitazione negli atenei dal 4 al 6 ottobre. Non c’è unità tra base e professori di lungo corso: dopo la promessa di Tremonti di finanziare la riforma universitaria entro due mesi, finisce sotto il fuoco di fila la conferenza dei rettori (Crui) accusata dal coordinamento nazionale dei ricercatori, dalla rete degli universitari-Link, dall’Uds e dai giovani democratici, di flirtare …