Giorno: 28 Settembre 2010

"Ecco il contratto della compravendita peones ingaggiati con 10mila euro ", di Carmelo Lopapa

Nel 2008 due ex leghisti premiati dal Pdl per le trame anti-Prodi. Pottino e Gabana non furono rieletti, ma in compenso ottennero un compenso mensile. Il ministro Elio Vito fu determinante nell´opera di convincimento. A proposito di calciomercato. Non c´è solo l´acquisto plateale e smaccato del deputato in carica, alla vigilia di un voto decisivo. Ci sono accordi e garanzie, sistemi e metodi tali da assicurare il presente e anche il futuro della pedina che si rende disponibile. Non necessariamente un seggio, magari un contratto ad personam. Con soldi sonanti. Tanti. Un tot al mese. Poco meno di quanti la pedina ne avrebbe guadagnati da parlamentare in carica. Di un paio di quei contratti Repubblica adesso è venuta in possesso. Qual è il metodo? Quale il sistema? Come funziona il mercato da Transatlantico nel reame di Silvio Berlusconi, laddove tutto ha un prezzo, tutto una ricompensa? Lo ricostruiamo attraverso la storia di due oscuri peones, ligi ex onorevoli del Nord-Est. Transitati dalla Lega al gruppo misto nella passata legislatura, alla fine del 2006, nel pieno …

"Furto con scasso. Lavoratori «derubati» di oltre 5mila euro", di Felicia Masocco

Un decennio decisamente in perdita, tra il 2000 e il 2010 l’economia nazionale ha annaspato e la crisi globale l’ha ulteriormente indebolita. Ci vorranno anni per recuperare: solo nel 2015 si potrà tornare ai livelli pre-crisi. La Germania, invece, ci tornerà l’anno prossimo. In questo quadro c’è chi ha pagato sempre e ha pagato di più: sono i lavoratori dipendenti che non hanno potuto né speculare né evadere le tasse. I salari nel decennio sono cresciuti sulla carta per via degli aumenti contrattuali (+2,1%). Ma per effetto dell’inflazione, dell’aumento delle tasse e della mancata restituzione del fiscal drag le buste paga si sono alleggerite in media di 5.453 euro. Il fisco però non ci ha rimesso, anzi. Ci sono stati 44 miliardi di maggiori entrate da lavoro dipendente a +13,1%, mentre tutte le altre sono calate del 7,1%. Non stupisce, quindi, la «redistribuzione » a cui si è assistito: i redditi delle famiglie con a capo un imprenditore o un libero professionista sono aumentati di 5.940 euro. La perdita di potere d’acquisto si fa sentire …

"La Lega sente aria di elezioni", di Michele Brambilla

La battutaccia di ieri di Umberto Bossi sui «romani porci» non stupisce più di tanto: si inserisce in un’ormai più che consolidata tradizione di linguaggio da caserma, anzi da lupanare. Del resto il leader della Lega (che tra le altre cose è anche un ministro della Repubblica) già in passato ci aveva spiegato che cosa si puliva con il tricolore, aveva già urlato a Casini dove glielo aveva messo Berlusconi (aprile 2008), aveva già mostrato il dito medio, fatto pernacchie, e via con questi tocchi di classe. Nella sua ormai lunga carriera non ha risparmiato nessuno: nemmeno Berlusconi, al quale ha dato del «Goebbels» (24 gennaio 1995) e del «mafioso» (15 settembre 1995), tanto che il Cavaliere in più di un’occasione si era sentito in dovere di reagire: «Bossi quando parla sembra un ubriaco al bar»; «Bossi è un disastro, una mente contorta e dissociata, un incidente della democrazia italiana, uno sfasciacarrozze con il quale non mi siederò mai più allo stesso tavolo». Perfino il professor Gianfranco Miglio, al quale oggi un sindaco leghista ha …

La legge è uguale per tutti. O no?

Ghedini e Alfano spiegano bene cosa interessa a Berlusconi: i suoi processi. Bersani fa appello al Parlamento: “Dica se legge è uguale per tutti”. “Un Berlusconi senza processi è il mio obiettivo e lo dico contro i miei stessi interessi perché non avrebbe più bisogno di un avvocato”. Non sconfiggere la crisi economica, non impegnarsi per una scuola pubblica di qualità, non investire nella ricerca. La priorità del governo è proteggere il premier e i suoi guai con la giustizia. È questa la priorità per Niccolò Ghedini, avvocato del premiere e parlamentare del Pdl. Secondo Ghedini grazie al continuo attacco a Berlusconi i magistrati possono continuare a godere dei loro privilegi da casta. A dargli manforte ieri a Milano alla Festa delle Libertà, c’erano il ministro delle Giustizia Angelino Alfano, Francesco Pionati, segretario dell’Alleanza di Centro, Giacomo Caliendo, sottosegretario alla Giustizia e indagato nell’inchiesta sulla P3, Filippo Berselli, presidente della commissione Giustizia del Senato. A guidare il dibattito il direttore del Tg1 Augusto Minzolini. Il segretario del PD, Pier Luigi Bersani, non aspetta a ribattere …

"Arte e nuvole fritte la città si ricostruisce anche con la cultura", di Jolanda Buffalini

I progetti lanciati dalla festa tematica del Pd non si fermano Workshop e iniziative per la città: come le «neole» di Bruna Esposito. E una raccolta fondi per restaurare le nicchiette insieme a l’Unità. È stata una bella idea concepire la Festa nazionale della cultura come “work in progress”, tanto più bella in quanto la festa democratica era a L’Aquila, dove il progredire dei lavori (della ricostruzione) stagna mentre ferve l’attività di nomina dei commissari con relative prebende e conflitti d’interessi. Come dice il testo che ha dato il via al workshop di scrittura con Emiliano Poddi «dal punto di vista di un architetto, una festa di partito è una tendopoli, la differenza sostanziale rispetto alle tendopoli del terremoto: che stavolta ci si poteva riunire liberamente e liberamente far circolare le idee». Bello pure, era una novità di quest’anno, coinvolgere dentro la festa l’arte contemporanea. Se ne parliamo ancora, dopo tanto che come festa è finita, è perché il work in progress continua, chiusi i battenti si fa circolare il corto montato con Virzì e …

Urla al Nord ma “magna” a Roma

Mentre per l’ennesima volta offende Roma e i romani dandogli dei porci, 800.000 euro dalla Capitale arrivano nell’inesistente Padania per la scuola privata della moglie. Puglisi: “Bossi non disdegna quei fondi mentre tagliano i soldi alla scuola pubblica”. Franceschini: “Il Pd presenterà mozione di sfiducia individuale”. Siamo alle solite. Nella massima difficoltà si contrattacca alzando la posta e disorientando l’attenzione pubblica. La Lega sa bene che il governo è al capolinea e per bocca del suo leader decide di alzare la polvere per nascondere il fallimento più evidente degli ultimi 15 anni. Durante l’ennesimo comizio di Lazzate a base di celodurismo e di cacciamoli tutti a pedate, Bossi parlando di Roma e dell’eventualità che nella capitale si possa disputare una Gran Premio di Formula1 si è lasciato andare con questo sproloquio: “i romani se lo possono dimenticare, Monza non si tocca e a Roma possono correre con le bighe. Basta con Senatus PopulusQue Romanus, il Senato e il popolo romano, io dico sono porci questi romani”. Applausi scontati della gente ignorante per le dichiarazioni di …