Giorno: 29 Settembre 2010

"La macchina della paura", di Roberto Saviano

Ho detto ieri, dialogando con i lettori e gli spettatori di Repubblica Tv, che ormai la politica in Italia è una cosa buia, che non appassiona più nessuno, né chi la fa, né chi la segue. Su questa affermazione mi hanno scritto in tanti, che credo abbiano condiviso con me questo sentimento di impotenza, avvertito talvolta come un impedimento, la denuncia di qualcosa che ostruisce la partecipazione, il normale rapporto che un cittadino deve avere con la vita pubblica del suo Paese. E insieme, c´è un altro sentimento in chi mi scrive: rabbia e ribellione per sentirsi espropriati dalla politica come strumento di impegno e di cambiamento, rifiuto di accettare che questa stagnazione prevalga. Chi analizza fatti, episodi e metodi della politica italiana, in questo momento, non può che avere una reazione di spavento e pensare: non è per me. Ricatti, timori, intimidazioni. Tutti hanno paura. Anche io ho paura: non ho nulla da nascondere, con la vita ridotta e ipercontrollata cui sono costretto, ma sento questo clima di straordinaria ostilità, e vedo l´interesse a …

I ricercatori universitari contro la riforma Gelmini: «O cambia o proseguiremo la protesta», di Claudio Tucci

I ricercatori universitari chiedono alla Camera di modificare il Ddl Gelmini e annunciano battaglia: «se non avremo risposte positive, continueremo a dichiararci indisponibili alla didattica, l’unico strumento di protesta che abbiamo», hanno sottolineato ieri in audizione alla commissione Cultura di Montecitorio, dove è alle battute conclusive l’esame della riforma degli atenei. Il Governo per ora prende appunti e attraverso la relatrice al Ddl, Paola Frassinetti (Pdl) risponde che la via maestra per sbloccare la situazione dei ricercatori, che a causa della riforma rischiano di rimanere incastrati in questo ruolo a vita, passi attraverso i concorsi, che però in molti atenei sono bloccati per via della carenza dei fondi. Ma non è escluso, ha aggiunto Frassinetti, che presenterò emendamenti al provvedimento, concordati con il ministro Gelmini”, probabilmente direttamente in aula, dove il testo dovrebbe approdare il 4 o il 5 ottobre. Del resto, ha aggiunto, la discussione sul provvedimento è stata «ampia e approfondita e ha visto prender parte agli interventi anche diversi deputati di altre commissioni». Saranno emendamenti «poco significativi», hanno commentato i rappresentati della …

"Il Pd prepara l’intesa anti-Bossi", di Rudy Francesco Calvo

La linea d’attacco del partito di Bersani. La scelta del governo di porre la fiducia sulle dichiarazioni che Berlusconi renderà oggi alla camera sottrae qualsiasi margine di manovra ai dissidenti della maggioranza, che non potranno presentare propri documenti, ma anche all’opposizione, che su quei documenti poteva ipotizzare una forma di convergenza, magari sotto forma di un’astensione. All’interno del Partito democratico, infatti, sono ormai tutti convinti della necessità di sostenere in qualche modo lo sganciamento dei finiani dalla maggioranza, aiutando al contempo il nascituro Terzo polo a prendere forma. Il modello è quello della Sicilia dove, nonostante i mal di pancia trasversali agli schieramenti interni, il Pd ha scelto praticamente all’unanimità di sostenere il governo Lombardo con Fli, Udc, Mpa e Api. «Noi ripetiamo che la maggioranza berlusconiana è in crisi – spiega Paolo Gentiloni, uno dei promotori del documento dei 75 – il nostro compito deve essere quello di accelerarne l’esito ». Uno dei modi possibili poteva essere quello di astenersi su un eventuale documento promosso dai “terzisti” all’interno della seduta di oggi alla camera. …

"Il cavaliere tira a campare", di Curzio Maltese

Alla fine Berlusconi ha deciso di morire democristiano. Dopo tanti proclami incendiari, le roboanti minacce leghiste, la guerra mediatica al «traditore» Fini, il presidente del Consiglio stamattina si presenta alla Camera con un bel discorso doroteo che gli consenta di tirare a campare ancora qualche mese, magari un anno o due, grazie alla benevolenza dei “traditori”. È una scena da commedia dell´arte, come ammirare Capitan Fracassa che rinfodera la spada e tira fuori vino e tarallucci. E il popolo, la famosa gente, cui era delegato il «giudizio di Dio» sulla spaccatura nel centrodestra? Le invocazioni di elezioni subito, a ottobre, novembre, fosse pure a Natale? Niente, il popolo può attendere. In poltrona, davanti a questo spettacolo ridicolo messo in scena dal grande fustigatore dei teatrini della politica. Ma più teatrino di questo, dove s´è mai visto? Berlusconi e Fini sono nemici mortali, nel senso che ormai la sopravvivenza politica dell´uno è alternativa a quella dell´altro. È chiaro a tutti. Eppure oggi li vedremo votare compatti i cinque punti di un governo il cui obiettivo si …

"Addormentarsi italiani e svegliarsi ratti", di Ferdinando Camon

Un personaggio di Kafka, destandosi una mattina, si trovò tramutato in scarafaggio: «Che cosa m’è accaduto?», si domandò terrorizzato. Il terrore non lo molla più. Noi, lettori occidentali, pensavamo che il grande scrittore praghese, ebreo, intuisse e rappresentasse gli incubi delle minoranze oppresse: essere declassati da uomini ad animali. Ma pensavamo tutto questo sforzando il cervello, per intuire una condizione che non sarà mai nostra: noi siamo occidentali, siamo europei, siamo cristiani, le condizioni a-umane o sub-umane non possono toccarci, sarebbe una contraddizione della storia, e noi siamo autori di storia, padroni della storia. Noi italiani, poi, siamo il centro della cristianità, il cuore dell’arte e della genialità. Mai saremo visti, dai fratelli europei, come animali repellenti o feroci. Non siamo lupi. Non siamo scimmie. Ed ecco, dalla civilissima Svizzera, e dalla parte più italiana della Svizzera, il Canton Ticino, esce uno spot pubblicitario che ci raffigura come topi, anzi toponi. I toponi sono topi grassi. Perché mangiano molto formaggio. Svizzero. Non lo fanno, ma lo mangiano. Entrano in casa e sbafano tutto. Peggio che …